IVREA - Dal 28 maggio al 9 giugno,
alle 21.30 nella chiesa del convento di San Bernardino in Ivrea, nell'ambito
del progetto di Residenza multidisciplinare di Ivrea e del Canavese, Teatro
di Dioniso presenta "Vado a veder come diventa notte nei boschi": un progetto
di Valter Malosti dedicato al "Ciclo di affreschi della Vita e Passione
di Cristo" di Giovanni Martino Spanzotti nella chiesa di San Bernardino,
tratto dal testo di Giovanni Testori "G. Martino Spanzotti e gli affreschi
di Ivrea" (pubblicato dal Centro Culturale Olivetti nel 1958). Con Giovanni
Moretti e Valter Malosti e la partecipazione del Coro Bajolese.
Qui di seguito riportiamo un brano
dell'opera di Testori.
… sapete anche voi come lavora il
mio Martino... Dice che più che disegnare, bisogna colorare e che
prima di colorare bisogna guardare, guardar tutto con cura, con amore,
anche le cose che nessuno ha mai notato, forse per la semplice ragione
che ci cadon sotto gli occhi ogni momento... E allora, sembra da ridere
che un maestro cui han affidato un lavoro come quello, tutta la storia
di Cristo su una parete, pensate un po', be', ecco, sembra da ridere che
si fermi invece a parlar con la gente che passa per le strade e si porta
nei campi, e che non finisca mai di guardarla, studiarla, quasi cercasse
lì, in mezzo a quei poveri diavoli, chi potrà far la Madonna,
chi il San Giuseppe, chi gli angeli. chi il Battista! Tante volte poi,
verso sera, vedo che prende su e solo, gli occhi pieni di malinconia, se
ne va in mezzo ai campi: 'Ma dove vai, o Martino?'; non mi risponde altro
che così: 'Vado a veder come diventa notte nei boschi'.
Questo saggio di Testori su Spanzotti,
scritto nel 1958, è ancora oggi il punto più alto della fortuna
critica del pittore piemontese. Qui Testori intreccia genialmente narrativa,
saggio e teatro.
Una quarantina di spettatori per
volta avranno l'opportunità di assistere al dialogo struggente tra
il padre Piero Spanzotti, pittore della vecchia generazione, e il figlio
Martino, avviato sulla strada del nuovo realismo prospettico della pittura
padana.
E, all'interno della chiesa di San
Bernardino, scoprire o riscoprire la potenza evocativa degli affreschi
di Martino Spanzotti, accompagnati dalla limpida ed emozionante scrittura
di Testori.
Per informazioni: Cooperativa Conte
Verde, 0125.43.206.