IVREA - DOMANI ALLE 21 ALL’AUDITORIUM
EX “OFFICINA H” OLIVETTI, DIRETTA DA MONTE Una sera con Beethoven
e Schubert Settimo concerto della stagione
dell’Orchestra Sinfonica del Piemonte
IVREA - Prosegue domani, sabato
18 maggio, alle 21 all'auditorium ex "Officina H" Olivetti, la stagione
dell'Orchestra Sinfonica del Piemonte, con il suo settimo concerto.
In programma sono l'ouverture "Le
creature di Prométeo" e la Sinfonia n. 6 "Pastorale" di Ludwig van
Beethoven, e la Sinfonia n. 8 "Incompiuta" di Franz Schubert. Sul podio
dell'Orchestra Sinfonica del Piemonte il suo direttore stabile, Gianni
Monte.
Il concerto verrà replicato
alle 21 di martedì 21 maggio all'auditorium "Giovanni Agnelli" del
Lingotto di Torino, in occasione del tradizionale "Concerto di primavera"
del Gruppo Dirigenti Fiat.
Qualche nota sui brani in programma.
"Le creature di Prométeo" è la prima delle ouverture di Beethoven,
scritta tra il 1800 e l'inizio del 1801 come apertura dell'omonimo balletto
in due atti del celebre coreografo Salvatore Viganò.
Il balletto, rappresentato al Teatro
Imperiale di Vienna il 28 marzo 1801, era una celebrazione delle belle
arti sullo sfondo del pieno gusto neoclassico: qualcosa dell'aulica levigatezza
formale perseguita dal neoclassicismo circola nelle battute dell'Adagio;
l'Allegro molto con brio segue lo schema della forma sonata e muove da
un tema rapido e leggero dei violini.
Sulla genesi del più celebre
capolavoro sinfonico di Schubert sono ancora aperti molti interrogativi:
l'autografo, datato 30 ottobre 1822, fu dal compositore consegnato all'amico
Anselm Hüttenbrenner in quanto esponente dell'Unione Musicale Stiriana,
cui l'opera era probabilmente destinata come ringraziamento perché
aveva nominato Schubert membro onorario. Non sappiamo perché Schubert
non la finì, né perché Hüttenbrenner la tenne
nascosta per più di quaranta anni: solo il 17 dicembre 1865 Johann
Herbeck ne diresse a Vienna la prima esecuzione.
L'Incompiuta ci conduce al cuore
della poetica schubertiana, al suo nucleo di desolazione e confidenza con
la morte, tra vagheggiamenti del sogno e della memoria e lo schiudersi
improvviso di angosciosi abissi.
Torniamo a Beethoven.
Iniziata nell'estate del 1807 e
portata a termine nel maggio 1808, la Sesta Sinfonia è dedicata
al principe Lobkowitz e al conte Rasumowsky e ha avuto la prima esecuzione
il 22 dicembre 1808 al teatro An der Wien, sotto la direzione dell'autore.
Nel programma del concerto l'opera
era definita come "Sinfonia Pastorale, piuttosto espressione del sentimento
che pittura", mentre ognuno dei cinque movimenti portava un'indicazione
programmatica: "Piacevoli sentimenti che si destano nell'uomo all'arrivo
in campagna - Scena del ruscello - Allegra riunione di campagnoli - Tuono
e tempesta - Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità
dopo la tempesta": l'opera si collega quindi al genere della musica a programma
settecentesco nel momento stesso in cui lo supera, aprendo un nuovo capitolo
nei rapporti fra musica e natura: la natura, pur protagonista assoluta
dell'opera, entra in gioco in quanto vista e sentita dall'uomo, è
il tempio di una religione della benevolenza che ha nell'uomo il suo centro.
I biglietti costano 15 euro (ridotti
11 euro). Prevendita, ancora oggi, al Liceo musicale di corso Massimo d'Azeglio
69 (0125.42.51.23), dalle 14 alle 19; gli eventuali biglietti ancora disponibili
saranno messi in vendita direttamente al botteghino a partire da un'ora
prima dell'inizio del concerto.