Ci avviciniamo alla festa di Pentecoste,
festa della Chiesa locale, e siamo invitati dalla liturgia ad intensificare
la preghiera personale e comunitaria per invocare il Dono dello Spirito
Santo, con Maria e gli Apostoli nel Cenacolo, secondo la bella tradizione
del mese di maggio.
Come annunciato, celebreremo la
veglia di Pentecoste nelle vicarìe, mentre il giorno della festa
ci ritroveremo alle 15 in cattedrale, per la solenne concelebrazione diocesana.
Quest’anno la liturgia sarà arricchita dalla presenza di un gruppo
di adulti che riceveranno il Battesimo e la Cresima; ad essi si aggiungeranno
alcuni candidati al diaconato permanente che riceveranno il ministero del
Lettorato. Due bei segni dell’azione dello Spirito Santo, che chiama alla
fede in ogni età e fa crescere nella Chiesa i ministeri a servizio
di tutta la comunità. Nel gruppo dei candidati al diaconato permanente
altri si stanno preparando al Rito di Ammissione, che sarà celebrato
nel prossimo autunno. A Pentecoste inoltre pregheremo in modo particolare
per i giovani e per l’intenso programma che la Pastorale Giovanile ha preparato
per la prossima estate.
La Pentecoste segna il periodo di
conclusione della prima parte dell’anno pastorale - autunno, inverno e
primavera - e introduce al periodo estivo, altrettanto ricco e intenso
dal punto di vista religioso e pastorale ma con attività di tipo
diverso. A livello diocesano vogliamo dedicare questo scorcio di tempo
prima dell’estate sia ad una verifica delle attività svolte sia
soprattutto ad una tempestiva programmazione per la stagione 2002-2003.
In questa prospettiva si colloca il Consiglio Pastorale Diocesano dell’11
maggio, in cui avverrà la prima verifica del mese formativo tenutosi
in aprile. Il 7-8-9 giugno avremo la Tre Giorni pastorale, inserita nel
tema generale “Annunciare il Vangelo in un mondo che cambia” - come recita
il documento della Cei per il decennio 2001-2010 - nella quale potremo
continuare l’ascolto del “mondo che cambia”, parlare di unità pastorali,
cercare le linee per il prossimo anno pastorale. La Tre Giorni di settembre
invece (20-21-22 settembre), sarà dedicata alla lettura della Bibbia,
in particolare al libro degli Atti degli Apostoli. Con la Pentecoste inoltre
prenderà l’avvio il rinnovo di alcuni uffici diocesani, che spero
possa completarsi prima dell’estate.
Sono tanti motivi, dunque, per pregare
e per ritrovarsi, per vivere concretamente e fedelmente il Mistero della
Chiesa presente nella chiesa particolare, di cui ogni parrocchia e ogni
altra aggregazione ecclesiale deve sentirsi parte viva ed attiva, per non
scivolare in un’appartenenza teorica che di fatto si risolve in una chiusura
autoreferenziale. Per questo invito con insistenza alla veglia di Pentecoste
e alla celebrazione diocesana, uno degli appuntamenti comuni più
importanti indicati nel calendario diocesano.
In questo spirito di apertura universale,
propria della Pentecoste, chiedo infine una preghiera ed un impegno ancora
più intensi per la pace nella Terrasanta, oggi triste segno della
non volontà di pace delle potenze locali e mondiali. Diamo il nostro
sostegno ad ogni iniziativa di sensibilizzazione alla causa della vera
pace e della solidarietà con i Palestinesi che soffrono le conseguenze
più pesanti della guerra, ma soprattutto non dimentichiamo che l’arma
più forte a nostra disposizione resta quella della preghiera: se
fatta con perseveranza ci porterà ad una solidarietà sempre
più profonda e concreta e aprirà la strada alla forza dello
Spirito, che proprio a Gerusalemme donò alla Chiesa la prima Pentecoste.
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