Maggior attenzione per eventi internazionali.
In Italia si ripetono conflitti istituzionali e scontri fra maggioranza
ed opposizione.
CHIRAC PRESIDENTE Chirac ha vinto le elezioni presidenziali
in Francia con una maggioranza schiacciante. Le Pen non è riuscito
ad attirare nuovi consensi, mentre destra democratica e sinistre
si sono svegliate dal loro sonno. Un esito che non risolve i problemi che
il primo turno aveva sollevato. In primo luogo Chirac è un presidente
anomalo. Non la scelta fra un'alternativa ma un male minore. In secondo
luogo le prospettive della politica francese sono legate alle prossime
elezioni politiche, nelle quali le sinistre potrebbero aver imparato la
lezione e presentarsi unite, e all'uso che Chirac cercherà di fare
del voto che lo ha eletto. Infine, Le Pen è stato sconfitto ma rappresenta
una fetta notevole dell'elettorato. E non è l'unico caso di destra
xenofoba, antidemocratica in Europa. E l'assassinio del leader olandese
Fortuyn potrebbe peggiorare il clima politico europeo.
ACCORDI IN MEDIO
ORIENTE? La liberazione di Arafat sembra
aver sbloccato la situazione in Medio Oriente. Sembrano possibili trattative
sia per Betlemme, sia in vista di futuri accordi. E' certa una cosa. Quando
si parla di Medio Oriente nulla è sicuro. Gli equilibri sono precari.
Probabilmente anche perché i gruppi israeliani e palestinesi che
mirano alla pace sono fortemente minoritari. Questa cautela nelle analisi
non deve però eliminare le speranze. Anzi è importante sottolineare
ogni passo, anche piccolo, verso un accordo.
ANCORA SU NAPOLI Mi pare necessario fermarsi ancora
sugli arresti di poliziotti a Napoli. Questi episodi vanno analizzati con
cautela e con rispetto delle competenze istituzionali. I provvedimenti
giudiziari riguardano le responsabilità personali e si fondano su
accuse e su riscontri. L'inchiesta e l'eventuale dibattimento decideranno
poi sulla fondatezza delle accuse. In questa fase sono fuori luogo le dichiarazioni
di chi sposta l'oggetto dell'inchiesta dagli accusati alla Polizia in quanto
tale o criminalizza la Magistratura, soprattutto se queste dichiarazioni
sono espresse da chi ha responsabilità di governo ma non può
avere la conoscenza dei fatti che hanno condotto ai provvedimenti presi.
Una riflessione anche sulla dichiarazione del ministro Scaiola riguardante
il fatto che gli sbagli vanno colpiti tutti, dei poliziotti e dei magistrati.
Forse non bisogna confondere sbagli con reati. Gli sbagli sono possibili
e vanno corretti, i reati vanno puniti. Comunque va sottolineato il fatto
che il senso dello stato, il rispetto delle istituzioni, la democrazia
come sistema di regole sono ancora lontani dal comune sentire dei cittadini.
MAGGIORANZA
ED OPPOSIZIONE In una democrazia esiste poi la
dialettica fra maggioranza ed opposizione. Una dialettica che deve essere
corretta ma i cui strumenti non possono essere decisi dalla controparte,
come vorrebbe Berlusconi..