MAGNANO - Nell’ambito delle attività
del Monastero di Bose, per la primavera estate sono in programma otto Concerti
Vesperali ad ingresso libero, che si terranno tra marzo e settembre nella
chiesa monastica della comunità (per informazioni e prenotazioni
telefonare allo 015.67.91.85).
“La bellezza crea ogni comunione”,
scriveva nel IV secolo Dionigi l’Areopagita: quest’intuizione profondamente
cristiana ha mosso anche il desiderio della comunità di aprire lo
spazio della lode monastica a un incontro tra le persone e la bellezza
della creazione artistica. Alcuni musici hanno voluto così condividere
la loro ricerca con la comunità, amici e ospiti e con quanti vorranno
partecipare come ascoltatori ai “Concerti del vespro”. Sono state proprio
la disponibilità e l’amicizia degli interpreti a permettere di proseguire
quell’esperienza di incontro tra la bellezza della musica e lo spazio della
preghiera, che ha caratterizzato le precedenti e fortunate stagioni della
manifestazione.
Otto gli appuntamenti in calendario
quest’anno, con alcuni tra i maggiori virtuosi italiani e stranieri: si
succederanno così Mario Brunello e l’Orchestra d’archi italiana
(Domenica delle Palme), l'ensemble biellese di Progetto Musica (Lunedì
dell’Angelo), e poi il Quartetto Stradivari, il duo Vitas-Bogino, la tromba
di Markus Stockhausen e il clarinetto di Tara Bouman, il flauto d’oro di
Raffaele Trevisani nel giorno della Trasfigurazione, l’ensemble “Soli deo
Gloria”, nella festa dell’Assunzione di Maria, e infine, in occasione del
X Convegno internazionale di spiritualità ortodossa, il violoncello
della grande interprete russa Natalia Gutman.
SI inizia, come detto, domenica
24 marzo alle 16. L’Orchestra d’archi italiana, con Mario Brunello, violoncello
e direttore, e Ivano Battiston, fisarmonica, propone di Dmitrij Sostakovic
il Quartetto n. 8 op. 110, e di Sofia Gubajdulina Le ultime sette parole
per violoncello, fisarmonica e orchestra d’archi: “Padre perdona loro perché
non sanno quello che fanno”, “Donna ecco tuo figlio”, “In verità
ti dico: oggi sarai con me in paradiso”, “Dio mio, Dio mio, perché
mi hai abbandonato”, “Ho sete”, “Tutto è compiuto”, “Padre, nelle
tue mani affido il mio spirito”.
L’Orchestra d’archi italiana, nata
nel 1994 da un gruppo di strumentisti desiderosi di rinnovare la propria
professione, ha trovato in Mario Brunello un preparatore ideale, facendo
così tesoro della grande scuola d’arco veneta con una motivata e
attenta ricerca del fraseggio e un inconfondibile gusto del suono e del
colore. Dal 1998 è complesso residente dell’Unione musicale di Torino.
Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli e Antonio Janigro, Nel
1986 ha vinto il Primo Premio dell’VIII Concorso Cajkovskij di Mosca. Suona
con le maggiori orchestre del mondo, con direttori quali Giulini, Gerviev,
Sawallisch, Bychkov, Cambrelling, Chung, Gatti, e in Duo con Massimo Somenzi
e Andrea Lucchesini.