CANAVESE - Caro Presidente, così non si può più andare avanti: vogliamo un incontro urgente sulla situazione della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta. Firmato: Mauro Chianale, sindaco di Caluso. E a sottoscrivere la lettera, indirizzata al "governatore" del Piemonte Enzo Ghigo, sono stati tutti gli altri sindaci dei paesi toccati dalla linea nella sua tratta piemontese - Riccardino Massa di Montanaro, Gianfranco Bigoglio di Candia, Bartolomeo Brach Zanin di Mercenasco, Matteo Garetto di Strambino, Fiorenzo Grijuela di Ivrea, Vilmo Chiarotto di Montalto Dora, Fausto Francisca di Borgofranco, Eligio Morello di Tavagnasco e Fabrizio Bernabè di Quincinetto -, nonché il presidente dell'Assoutenti, Agostino Petruzzelli.
"Questa linea - scrive Chianale - riveste un'importanza fondamentale per l'economia del Canavese. Negli ultimi mesi, a causa dell'impresenziamento delle stazioni, il servizio fornito dalle F.s. ha subito un grave degrado, e tale situazione non si riesce a porre rimedio, a causa dei difficili rapporti con le società controllate dalle F.s. che sono coinvolte nella vicenda". Tutto questo per non parlare dei danni subiti dalla linea nel corso dell'alluvione, che ha ulteriormente aggravato la situazione. "E' urgente intervenire - conclude Chianale - per non rendere impraticabile il progettato sviluppo della linea, così come era stato prospettato nell'accordo tra la Regione e il Ministero dei Trasporti in relazione al Servizio Ferroviario Metropolitano".
A rincarare la dose ci pensa Petruzzelli, che ribadisce come una volta di più, dopo l'alluvione, è risultato chiara l'esistenza di figli e figliastri: mentre per l'autostrada Torino-Aosta e la statale 26 si è proceduto a interventi immediati, a un mese di distanza dall'evento la linea ferroviaria è pressochè nello stesso stato di allora. "Non solo - denuncia il presidente dell'Assoutenti - finora non ci sono stati interventi significativi, ma nemmeno si conoscono i tempi e i modi nei quali si intende intervenire per ripristinare il servizio".
Certamente i crolli dei ponti sul Chiusella a Cerone e sulla Dora a Montestrutto sono un bel problema, così come le frane e le erosioni che hanno danneggiato la linea in molte località valdostane. "Ma i sopralluoghi che abbiamo effettuato - spiega Petruzzelli - ci hanno convinto che si potrebbe ripristinare in tempi ragionevoli, diciamo due o tre mesi, la tratta tra Aosta e Pont Saint Martin e quella tra Chivasso e Borgofranco. Questo permetterebbe di riprendere il servizio locale in Valle, così come in Canavese, e limitare gli autobus sostitutivi al tragitto Borgofranco-Pont". E, parole quasi inaudite, in bocca a Petruzzelli: "Ben venga, in questa occasione, l'intervento del I Battaglione del Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, specializzato in interventi di protezione civile quali il ripristino di sedi ferroviarie: ben venga, in particolare, per la costruzione di un ponte provvisorio sul Chiusella".
Questi, per il rappresentante dell'Assoutenti, sono interventi da realizzare in tempi brevi. Sulla lunga distanza, invece, ci si deve porre l'obiettivo del completo ripristino della linea, da abbinare agli interventi già da molti anni progettati e finanziati (sottopassi e prolungamento dei binari di incrocio nelle principali stazioni valdostane) e a quelli che si potrebbero realizzare contestualmente al ripristino della linea (ad esempio un nuovo ponte sul Chiusella in grado di ospitare il raddoppio dei binari, o l'abbassamento della massicciata nei tratti in galleria per consentire l'elettrificazione).
"Riteniamo indispensabile - termina Petruzzelli - l'intervento delle due amministrazioni regionali interessate: chiediamo loro di esprimersi chiaramente sulle nostre proposte e di assumere un ruolo attivo nei confronti delle F.s.".
m.s.