Nel corso della sua vita ormai lunga ha visto crescere molte altre iniziative missionarie, non solo ad opera degli Istituti religiosi nati per le Missioni, ma anche ad opera delle diocesi che hanno accolto l’invito del Papa Pio XII, il quale, con l’enciclica Fidei Donum del 1957, invitava anche le chiese locali ad aprirsi alla cooperazione missionaria. Il seme da Pio XII è cresciuto e si è sviluppato, favorito anche dalla crescente facilità delle comunicazioni e dei viaggi.
   La globalizzazione ha fatto il resto.
   Oggi America Latina ed Africa (un po’ meno l’Asia) sono alle porte di casa, senza contare le migliaia di loro figli che vivono proprio in casa con noi. Ha ancora senso oggi la Giornata Missionaria Mondiale? Si può dire infatti che non c’è diocesi e parrocchia che non abbia la “sua” missione, gemellata e seguita con particolare attenzione. E’ una bellissima fioritura di solidarietà e di mondialità. E’ la cooperazione missionaria personalizzata.
   Vorrei però segnalare, se mi  è consentito, anche i rischi di quella che talora appare come una vera e propria privatizzazione: la mia o nostra missione, il mio o nostro missionario, il nostro progetto, ecc..
   La Giornata Missionaria Mondiale ci ricorda allora che la Missione è di tutta la Chiesa e per tutta la Chiesa. Mi pare importante, in occasione della Giornata Mondiale, sospendere le iniziative particolari e convergere cattolicamente verso quest’unico impegno comune.
   Così come è importante, durante la Quaresima diocesana di fraternità, convergere nella cooperazione con la diocesi sorella di Barreiras.
   Restano tutti gli altri mesi dell’anno per dilatare gli spazi della generosità e della cooperazione tra le Chiese.
   Eviteremo così anche almeno in parte di ribaltare sulle chiese dei paesi più poveri i nostri squilibri, pastorali e caritativi, collaborando al fondo comune di solidarietà, della Chiesa Universale in ottobre, e della chiesa diocesana in Quaresima.
   Anche questo è un motivo che rende più che mai attuale la Giornata Missionaria Mondiale che deve diventare per tutti un richiamo ad aprirci agli orizzonti missionari della Chiesa Universale.
 
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