IL PAPA: L’ATTENZIONE AI RAGAZZI
“DEI MURETTI”
Giovani, cosa resta
Dopo Tor Vergata
Il Vescovo di ritorno dalla
Gmg 2000
La Giornata Mondiale della Gioventù
ha incontrato molti commenti favorevoli. Con il rischio di scadere nel
trionfalismo privo di autocritica. Le parole pronunciate dal Papa domenica
scorsa forse sono uno stimolo a superare questa tentazione. Giovanni Paolo
II ha invitato a rivolgere lo sguardo ai ragazzi che vivono sui muretti,
nelle piazze, nei bar. Si tratta di uno sguardo ricco di conseguenze. In
primo luogo ridimensiona il trionfo delle giornate romane. Non tutti i
giovani erano lì. In secondo luogo è un invito a percorrere
strade nuove. Entrare in contatto con questa parte importante di gioventù
infatti implica molte cose. Innanzitutto richiede un approccio rispettoso
delle loro personalità. Inoltre è uno stimolo per scoprirne
i valori di riferimento. Guai a chi si crede portatore di verità
di fronte a soggetti vuoti. Infine significa un cammino di conversione
vicendevole. Per il credente dal fondamentalismo, per il non credente dallo
scetticismo. L'incontro - indimenticabile la lezione di Giovanni XXIII
- è meglio dello scontro.
beppe scapino
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