Le strade del vino
nel verde canavese
CANAVESE - Le "Strade del vino": un importante
progetto di valorizzazione del territorio canavesano che punta alla conservazione
e alla valorizzazione dei terreni vitivinicoli e alla riscoperta delle
tradizioni agricole, nonché delle risorse naturalistiche e culturali.
Una "strada del vino", in effetti, deve rispondere a precisi requisiti,
non solamente legati all'enogastronomia (quindi la presenza di vigneti,
cantine, ristoranti tipici…), ma anche a tutte le varie realtà presenti
lungo la strada stessa, siano esse musei, borghi antichi, edifici storici,
aree naturalistiche di particolare pregio, produzioni artigianali: costituendo,
nell'insieme, un sistema integrato - e di alto livello qualitativo - di
offerta turistica.
Il territorio canavesano
si presta in modo particolare alla realizzazione di "strade del vino",
grazie alla vivacità dell'iniziativa presente in loco, che si è
tradotta in ricerca e sperimentazione per ottenere un miglioramento dei
propri prodotti. Allo stato, in Canavese esistono ben nove vini doc, i
più noti dei quali sono l'Erbaluce di Caluso e il Carema, prodotti
da aziende specializzate che si trovano riunite nel Consorzio di tutela
dei vini doc Caluso, Carema e Canavese. E proprio il Consorzio, insieme
all'Atl del Canavese e delle Valli di Lanzo, è il principale artefice
del progetto "Strade del vino in Canavese - Gli itinerari di re Arduino",
che ha avuto anche il contributo di Provincia e Regione. Nella prima fase,
il progetto ha visto la pubblicazione di una guida del turista, con la
cartina e la descrizione dei tre itinerari, oltre alla realizzazione di
una cartolina, di una locandina e di una vetrofania per segnalare le cantine
e i locali aderenti. Da qualche tempo la Provincia ha arricchito gli itinerari
con la segnaletica, indispensabile per consentire un miglior orientamento
al turista, dal momento che le "strade del vino" sono, in molti casi, strade
secondarie e di più difficile individuazione.
Ci sono, poi, i concerti
della rassegna "Vigneti d'autore": lo scorso sabato sera le bande musicali
di Buttigliera Alta e di Carema si sono esibite tra le "topie" caremesi;
il 9 settembre la musica "invaderà" invece la collina e i vigneti
di Castellamonte. Per il 14 ottobre, invece, è già stato
messo in calendario un convegno, a Rivara, sulla viticoltura montana. Per
un futuro meno immediato, sono poi allo studio alcuni interessanti progetti,
che avranno l'obiettivo di mettere in circuito il Canavese con altre zone
vitivinicole sia italiane che straniere. Sarebbe davvero un bel lancio
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