La vita politica continua in un
clima di rissa. L'esito dei referendum viene sfruttato non per affrontare
i problemi con responsabilità in Parlamento, ma per imporre tesi
precostituite. Intanto esordisce il nuovo Presidente della Confindustria,
assistiamo a fughe di notizie giudiziarie a proposito del delitto da parte
delle BR di D'Antona e il sistema tedesco sembra raccogliere consensi.
UN CENTRO SINISTRA
SFILACCIATO
Alcune componenti centriste rivendicano
un ruolo di maggior peso nella coalizione. Nel centro sinistra giungono
alle loro conseguenze estreme i guasti provocati con la caduta di Prodi
e dell'Ulivo. Da quel momento i DS hanno svolto un ruolo di guida scavalcando
spesso gli alleati. Ma allo stesso tempo le componenti centriste hanno
visto l'ingresso dei seguaci di Mastella che misurano la politica sul numero
di poltrone, hanno patito le manovre di D'Antoni e i massimalismi di Parisi.
Il risultato è un logoramento della coalizione e l'assenza di un
approfondimento sui programmi e sui valori comuni.
E IL CENTRO DESTRA?
Il centro destra invece appare più
unito, favorito in questo dall'essere all'opposizione. Ma se l'analisi
cerca di andare al di là delle apparenze vede apparire profonde
contraddizioni. Un Berlusconi populista, una Lega che rimane secessionista,
AN tentata da soluzioni autoritarie, Buttiglione speranzoso in una rinascita
della vecchia DC. Se il presente può apparire roseo per il centro
destra, il futuro sembra portare polemiche e lacerazioni. Il centro
destra può godere più della crisi profonda dello schieramento
avversario che non delle proprie proposte.
LA CONFINDUSTRIA
Il discorso di insediamento del nuovo
presidente dell'associazione degli industriali D'Amato è apparso
come un discorso fortemente politico, di chiaro stampo liberista. In altri
termini è stato un invito alla politica perché elimini ogni
regola all'iniziativa imprenditoriale. L'attacco al metodo della concertazione
rientra in questa ideologia ed implica dare un peso scarso al consenso.
Uno stato non democratico ma tecnocratico.
FUGA DI NOTIZIE
Non è una novità che nell'ambito
delle indagini ci siano fughe di notizie. Così è avvenuto
a proposito delle indagini sull'assassinio di D'Antona. Qualcuno ha voluto
vedere una responsabilità nel ministro degli interni Bianco e il
polo ha chiesto prima una mozione di sfiducia individuale, poi una semplice
censura. E' difficile per noi scoprire le vie attraverso le quali trapelano
le notizie. Bisogna però dire che rispetto al passato l'imputato
è più garantito: pensate alle vicissitudini di Valpreda per
la strage di Milano!
METODO TEDESCO?
Prende piede la proposta di adottare
il sistema elettorale tedesco con alcune correzioni. Forse sarà
necessario illustrarlo meglio ricordando però che uno studioso come
Sartori ha bocciato le correzioni proposte (premio di maggioranza) come
contraddittorie con quel sistema…
beppe scapino
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