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Torna l’appuntamento con l’Eurojazz Festival, giunto alla ventesima edizione. Ed è una vigilia di polemiche: sia per il periodo scelto dagli organizzatori (la città deve ancora smaltire i postumi del carnevale) che per il livello qualitativo del cartellone proposto dall’Aics. "Le novità o la ricerca delle prime edizioni della rassegna - è l’analisi di Massimo Barbiero, dell’Ivrea Jazz Club - ormai non esistono più. Al festival eporediese troviamo personaggi spacciati come dei "grandi", ma che in realtà sono sconosciuti alla critica del settore oppure che si possono ascoltare tutte le settimane nelle birrerie e nei ristoranti di Torino". Che qualcosa non quadra lo avrebbe capito anche l’amministrazione comunale: "Basti dire che, di propria iniziativa, viene chiesto agli spettatori di compilare un questionario sulla qualità dei concerti". Sulle scelte effettuate l’Aics non ribatte; ma è probabile che Sergio Ramella, organizzatore della kermesse, replichi alle critiche di Barbiero e dell’Ivrea Jazz Club già questa sera, quando il sipario del teatro Giacosa si aprirà per il primo concerto. Ma non è tutto. Sull’opuscolo dell’Eurojazz vengono annunciati i seminari nelle scuole, tenuti dal quartetto Enten Eller. Seminari, che in realtà, quest’anno non vengono svolti, pare per questioni economiche. "Non è proprio così - dicono all’Aics -. I seminari si fanno, ma a Settimo Toriense". Ribatte Barbiero: "Ma intanto a Ivrea sono stati cancellati, nonostante la Provincia li ritenga un momento importante nell’ambito della rassegna". Nei giorni scorsi, intanto, è stata presentata l’associazione Music Studio, che nasce da una precedente esperienza in collaborazione con l’Ivrea Jazz Club. Propone corsi (di tutti i generi musicali), seminari, concerti, servizi di vario genere e una sala prove attrezzata. Informazioni presso il negozio Pitetti, al numero di telefono 0125.61.68.00. |
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