IVREA - IL VESCOVO
E IL GIUBILEO
ALLA RISCOPERTA
DELLA MISERICORDIA DI DIO
E' presto per azzardare un primo bilancio
dell'anno giubilare che la chiesa sta vivendo, man mano che si stanno realizzando
i primi appuntamenti ed i primi pellegrinaggi, a livello di chiesa universale
e di chiese particolari.
Una prima impressione tuttavia
si sta facendo viva in me, dopo alcune celebrazioni vissute in sede diocesana
e in qualche santuario locale, osservando la gioia dei partecipanti alle
liturgie, sicuramente ben preparate ed eseguite ma certamente non inedite,
ed aventi come finalità solo quella di riscoprire la misericordia
straordinaria di Dio. Ecco il punto: vivere momenti straordinari per riscoprire
un evento straordinario, il Dono del Padre, che venti secoli non sono riusciti
a rendere un fatto scontato, ovvio. Non è bellissimo che l'amore
non sia mai ovvio, scontato, ma sempre nuovo e capace di stupire? E l'uomo
continua a sentire il bisogno di essere amato senza condizioni e senza
limiti, di essere perdonato fino in fondo al suo cuore, e quando si rende
conto che questo non è un sogno ma la realtà che la fede
in Cristo ci fa toccare, si stupisce e si commuove, ogni volta come se
fosse la prima volta.
Il breve tragitto che domenica
13 febbraio abbiamo compiuto con i malati, da San Nicola alla Cattedrale
era carico di questo desiderio di amore e di perdono, così di colpo
un cammino di poche decine di metri mi è sembrato un lungo percorso,
mentre aiutavo una carrozzella ad attraversare lo storico acciottolato
della piazza, contemplando i ciottoli uno per uno man mano che la ruota
della carrozzella li superava a piccoli balzi. Un ingresso ben guadagnato
quello del portone centrale del Duomo, dopo un tragitto breve ma lungo
quanto bastava per far emergere il desiderio dei pellegrini di unirsi al
Signore e a tutta la chiesa nel riscoprire il valore dell'offerta.
Il desiderio, ecco il vero
cammino pellegrinaggio, capace di far riscoprire la straordinarietà
dell'evento che il giubileo ci ripropone.
Vorrei incoraggiare questo
segno giubilare, il pellegrinaggio più semplice, quello a piedi,
sulle strade di casa nostra, alle nostre chiese. Si moltiplicano le richieste
delle parrocchie di poter celebrare il giubileo nei diversi santuari locali,
in occasione di qualche festa di rilievo. Sono iniziative da incoraggiare,
purché siano accompagnate da qualche segno utile ad aiutare i fedeli
a compiere un vero cammino interiore, carico di desiderio e di meraviglia.
I nostri passi e la strada che li accoglie possono diventare il luogo dove
molte pagine del vangelo ci vengono incontro con una luce nuova.
+ arrigo miglio
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