SCARMAGNO E’
TORNATA A SFORNARE COMPUTER
I PRIMI DELL’ERA FULCHIR
La crisi sembra lontanissima, alla ex-Op
Computers. Eppure soltanto tre mesi fa la fabbrica era occupata e con le
linee ferme; soltanto a maggio dello scorso anno il Tribunale di Ivrea
ne aveva decretato il fallimento. E appena un anno prima ancora si erano
vissuti momenti drammatici, quando l’azienda annunciò la messa in
cassa integrazione di circa 500 dipendenti. Oggi Op Computers non c’è
più, fuori gioco è anche la società che subì
il fallimento (la Eurocomputers di Roberto Schisano).
A Scarmagno si è insediata la
ICS (Information Communication Systems), la società del gruppo padovano
Finmek che ha acquistato lo stabilimento nell’ottobre scorso. E, cosa davvero
più importante, nel capannone B si è ricominciato a lavorare.
Da circa 10 giorni, infatti, i personal computers imballati stanno uscendo
dallo stabilimento: 50 il primo giorno, 100 il successivo, con l’obiettivo
di arrivare presto a 2 mila macchine al giorno (per una capacità,
quindi, di almeno mezzo milione di pc ogni anno).
Il carnet ha già un ordine urgente
da evadere, 3 mila macchine entro la fine di gennaio. “Lavorare sugli ordini
e non per il magazzino - spiega il direttore dello stabilimento, Leonidas
Michelis - è il nostro fine principale. E al cliente garantiamo
la consegna entro 5 giorni, presto scenderemo a 3 e mezzo’’. Buoni i risultati
commerciali di queste prime settimane di attività, dal momento che
vendite ed ordini sono in costante aumento.
Molto importante è certamente
il progetto di collaborazione concluso da poco con Olivetti Lexikon, un
progetto che porterà alla fornitura di personal computer per la
promozione “E-vai’’ di Tin.it. Si tratta, in sostanza, delle macchine che
verranno utilizzate dalla Telecom, nel suo programma di diffondere l’uso
del computer e di internet nelle utenze domestiche italiane. I prototipi
sono già sviluppati, la produzione in serie partirà a marzo
con 5 mila pezzi: quantità, questa, destinata a raddoppiare già
nei mesi successivi.
“Fin dall’inizio - dice Carlo
Fulchir, amministratore delegato di Finmek e di ICS - abbiamo parlato di
concretezza. Oggi che da Scarmagno sono usciti i primi personal computer,
diamo un ulteriore segno di quanto reali e seri siano i nostri obiettivi’’.
In azienda, ora, lavorano 170 dipendenti. “Certo è positivo che
si sia ricominciato a produrre - dicono alcuni lavoratori -. Ma non dimentichiamo
che altri 900 colleghi sono ancora in attesa di rientrare in fabbrica,
e vivono con poco più di un milione al mese’’.
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