Continuano le polemiche sulla giustizia,
su tangentopoli. A Seattle il vertice del WTO (Organizzazione del Commercio
Mondiale) si conclude con un fallimento.
RICONCILIAZIONE
Le polemiche sulla giustizia e su tangentopoli
stanno provocando gravi danni alla vita politica. Stanno infatti togliendo
legittimità alle istituzioni dello stato (non solo a quelle giudiziarie)
e favoriscono gli atteggiamenti di qualunquismo e di disinteresse. Anche
per questo motivo sorgono proposte ed appelli per giungere ad una riconciliazione.
Ultimo ad intervenire è il presidente della Camera Violante. Ma
che contenuti può avere una riconciliazione dopo tangentopoli? e
quali condizioni devono accompagnare il cammino verso questa riconciliazione?
TANGENTOPOLI
La risposta a queste domande dipende
dalla valutazione che si da a tangentopoli. Se essa è il frutto
necessario della guerra fredda è possibile un'amnistia generale.
Se invece - come personalmente valuto - essa è stata un'alleanza
fra potere politico e potere economico per condizionare la vita pubblica,
la soluzione non può prescindere dal rispetto della giustizia. Ogni
altra soluzione sarebbe una prevaricazione del ceto politico rispetto
alla giustizia al quale il cittadino comune è sottoposto.
RICOSTRUIRE LA POLITICA
E' però necessario ridare spazio
alla politica. Ma non è facile in questo clima. In primo luogo va
difesa la legittimità delle pubbliche istituzioni. Le accuse generiche
non devono avere spazio. In secondo luogo vanno risolti alcuni nodi strutturali
come il "conflitto di interessi", cioè l'intrecciarsi nella stessa
persona di interessi personali e ruoli pubblici. In terzo luogo un'eventuale
Commissione parlamentare su tangentopoli dovrebbe limitarsi ad analizzare
le condizioni che hanno favorito la corruzione pubblica e a indicare le
leggi che possano impedirne il ripetersi. Sarebbe inutile e dannoso se
volesse rifare i processi. Personalmente non vedo altre strade a meno di
accettare compromessi sottobanco o di puntare alla sfascio per un successo
elettorale.
SEATTLE
A Seattle, una città simbolo
del nuovo potere americano si è riunito il vertice del WTO per dare
le nuove regole del commercio mondiale. C'è stato lo scontro fra
interessi divergenti su molti temi. Gli USA, l'Unione Europea, il Giappone,
i Paesi poveri. Attorno al vertice si sono svolte proteste che richiamavano
il 68. Molti i motivi di contesa: la libera concorrenza richiede un controllo
sulle condizioni di lavoro, sulle conseguenze ambientali, ecc.? Il fallimento
crea una condizione senza regole e, perciò, negativa. Ma, paradossalmente,
si è dimostrato che l'ideologia liberista ha bisogno di politica
se vuole raggiungere soluzioni.
GRANELLI E JOTTI
Sono morti il sen. Granelli e la on.
Jotti. Al di là delle differenze ideologiche si tratta ancora di
due personalità politiche che hanno rispettato le istituzioni e
onorato la politica.
beppe scapino