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     La settimana politica è stata dominata dalla questioni dei documenti del KGB re-lativi agli informatori italiani dell'URSS. Si tratta di una questione che ha ssunto toni poco seri ma che comunque va analizzata. 
      
    L'ELENCO DEL KGB 
    Un funzionario dei servizi segreti sovietici avrebbe venduto fin dal 1991 ai servizi segreti britannici documenti che rivelerebbero gli agganci dei sovietici in occi-dente. Nessun stato finora aveva reso note queste rivelazioni eccetto in questi giorni l'Italia. Le destre all'opposizione hanno infatti reclamato la loro pubblica-zione rifacendosi ad episodi come Gladio e la P2. 
      
    LA FINE DELL'IMPERO 
    Il crollo dell'URSS ha portato con sé non maggior chiarezza, ma il nascere di nu-merosi approfittatori. Si tratta di situazioni sulle quali è difficile avere sufficienti elementi critici. Pensiamo ai fondi del FMI intascati da Eltsin. E' una realtà che ri-chiederebbe maggior prudenza di quella usata. 
      
    IL GOVERNO 
    Il governo ha dimostrato difficoltà nel destreggiarsi in questa situazione. Ha dato l'impressione di temere qualche rivelazione scottante. Era più che giustificata la richiesta di un'analisi da parte della magistratura dei nomi e delle responsabilità prima della pubblicazione dei nomi. Ma andava difesa con maggior convinzione. Inoltre vanno chiarite con maggior precisione le condizioni che definiscono un atto di spionaggio. I documenti pubblicati infatti sembrano fondarsi sul nulla. 
      
    IL POLO 
    Il Polo ha investito molto sulla questione, ma è un investimento che potrebbe ri-sultare un boomerang. In primo luogo i nomi esistenti sembrano appartenere per lo più ad aree diverse dall'ex PCI. Troviamo ex direttori del Corriere della Sera, ad esempio. Non bisogna però, al momento attuale, attardarsi sui nomi. Si tratta di nomi scelti dal KGB. Ed è il secondo motivo per il quale l'ostinazione del Polo potrebbe ritorcersi contro se stesso. Il richiamo a Gladio o alla P2 deve tener conto di una differenza fondamentale. La lista del KGB è stata fatta dai sovietici e non vi è prova che le persone citate sapessero qualcosa. Gli iscritti a Gladio o alla P2 invece erano persone che avevano consapevolmente accettato di far parte di queste strutture: come minimo dovevano, e devono, sentirsene responsabili per-sonalmente. 
      
    ED ORA? 
    Ora credo che il clima debba raffreddarsi. La Magistratura dovrebbe analizzare se esistano fatti di spionaggio vero e perseguirli. Da un punto di vista politico co-munque la vicenda rivela una maggioranza incerta e una minoranza priva di argo-menti seri se cerca di sfruttare questi scandalismi. 
      
    DOPO IL CONGRESSO DEL PPI 
    Intanto il Centro-sinistra riceve nuove dinamiche dopo il Congresso dei Popolari - vedi l'incontro fra Castagnetti e D'Alema - e la riproposta dell'Ulivo da parte di Veltroni. Il futuro rimane incerto. 
      
    beppe scapino