Sede centrale: via Chieti, 3
E-mail: undicesimocircolo@tiscali.it
Tel. 049 681211
Autobus N. 5-22-8–18
La Sede Centrale è in via Chieti,3:qui si trovano
tutti gli uffici.
Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento telefonico.
L’11° Istituto Comprensivo “A. Vivaldi” crede:
a) nella scuola pubblica, che opera
per assicurare il diritto allo studio a tutti i propri alunni;
b) nella scuola intesa come comunità, nella quale
la relazione sociale positiva tra alunni e tra adulti e bambini è la
base da cui partire per costruire gli apprendimenti;
c) nella scuola che educa a pensare e riflettere con la propria
testa, che aiuta gli alunni a mettersi in relazione e a dare significato alle
numerose conoscenze acquisite;
d) nella scuola del tempo disteso e dell’ambiente sereno,
dove si sta bene a scuola perché è ricca di proposte; un ambiente
formativo stimolante sottrae l’alunno alla forsennata corsa all’
“avere di più e prima”, che caratterizza ampi settori della
società odierna;
e) nella scuola della corresponsabilità educativa
e della collaborazione tra docenti, che operano con atteggiamento sperimentale,
allo scopo di rettificare, migliorare, precisare i percorsi che di anno in
anno vengono previsti nelle scuole. Il confronto aperto e professionale è
altresì alla base della scuola per progetti, costruiti
collegialmente ed annualmente aggiornati e rinnovati;
f) nella scuola “attuale”, cioè aperta
ad accogliere, ma con spirito critico, le prospettive, le proposte culturali,
scientifiche e tecnologiche che nascono nella società odierna, senza
perdere di vista il bambino e il suo bisogno di giocare,
di muoversi, di ricercare e di sviluppare
la sua feconda creatività.
Top
LE PRINCIPALI SCELTE EDUCATIVE
Il servizio scolastico realizzato nelle scuole dell’Istituto,
si ispira ai seguenti principi educativi:
Principio di uguaglianza
La scuola è impegnata ad impedire che le diversità di sesso,
religione, lingua, condizioni socio-economiche e psicofisiche possano ostacolare
la piena fruizione del diritto all’istruzione, alla piena formazione
e alla crescita culturale. Particolare attenzione viene riservata agli alunni
diversamente abili, agli alunni stranieri e a quelli che presentano svantaggio
socio-culturale; nei loro riguardi l’Istituto attua interventi di supporto
e sostegno educativi ed anche di tipo economico, affinché siano ridotti
i loro svantaggi.
Principio di centralità dell’alunno
L’offerta formativa si fonda sul rispetto dell’unità
psico-fisica della personalità dell’alunno, mirando allo sviluppo
armonico e integrato degli aspetti cognitivi, fisici, affettivi, relazionali
e comunicativi. Ciò comporta la necessità di scelte didattiche
che favoriscano, nei limiti del possibile, l’individualizzazione dell’insegnamento,
la valorizzazione delle potenzialità e delle curiosità individuali,
la maturazione di un positivo senso di sé da parte dell’alunno,
l’iniziativa personale e la fiducia in se stesso, per condurlo a padroneggiare
capacità critiche e costruttive.
Principio di accoglienza e socialità.
La scuola è impegnata a favorire l’accoglienza dei genitori
e degli alunni ed a favorire l’inserimento e l’integrazione degli
alunni nelle sezioni/classi, curando con particolare attenzione l’inserimento
nelle classi iniziali.
Il gruppo classe e la comunità scolastica assumono importanza fondamentale
in quanto contesti nei quali l’alunno conosce e impara a rispettare
le regole di convivenza ed acquisisce corrette abitudini e valori di socialità.
L’amicizia, la solidarietà, il lavoro in gruppo e di gruppo,
il rispetto per gli altri e il rifiuto della violenza in tutte le sue forme
sono gli obiettivi formativi ritenuti prioritari.
La scuola favorisce inoltre il raggiungimento dell’autonomia percettivo
- motoria e si impegna per un’ampia formazione fisico - sportiva, assicurando
esercitazioni tecnico pratiche nelle diverse discipline sportive.
Principio di responsabilità
La scuola crede nella possibilità di educare gli alunni ad una graduale
assunzione di responsabilità. Tale obiettivo si raggiunge chiedendo
all’alunno di assumere la capacità di organizzare il lavoro scolastico
e di progettare i propri impegni e di rispettare gli impegni così assunti;
di accettare serenamente quantità ragionevoli di fatica per raggiungere
traguardi cognitivi e di non arrendersi di fronte alle difficoltà:
tutte queste dimensioni di crescita e maturazione si auspica costituiscano
un “investimento educativo” per il futuro adulto e cittadino.
Principio di ricerca
A fronte dei rapidi e continui cambiamenti dei traguardi scientifici, tecnici
e culturali, appare opportuno e di fondamentale importanza fornire agli alunni,
accanto alle nozioni, anche un metodo di ricerca delle conoscenze che li aiuti
a orientarsi nella complessità culturale, tecnologica e sociale che
caratterizza il mondo odierno. In tale contesto epistemologico, anche l’errore
diventa elemento produttivo di riflessione e discussione.
Principio di continuità
In base alle indicazioni e prescrizioni della normativa vigente, l’Istituto
si impegna ad approfondire le problematiche della continuità tra ordini
di scuola.
A tale fine è prevista la realizzazione di attività che favoriscano
e preparino al raccordo educativo e didattico tra gli ordini della scuola
di base, e precisamente:
- lo svolgimento di attività didattiche comuni alle classi terminali
ed iniziali;
- incontri tra docenti dei vari ordini di scuola per il passaggio di informazioni
e di documentazioni;
- l'attivazione di progetti concordati di accoglienza rivolti agli alunni;
- la richiesta di informazioni ai soggetti che interagiscono con l'Istituto.
Principio di orientamento
La maggior parte dei progetti del P.O.F. si propongono finalità
informative e concorrono alla prevenzione dei disagi e al recupero degli svantaggi,
rimuovendo gli ostacoli che impediscono la piena evoluzione della personalità
di ciascun discente. Essi sono attività idonee a costruire negli alunni
interessi personali e specifici, avendo, quindi, la più ampia capacità
di orientare le scelte future degli alunni nell’ambito scolastico, sportivo,
professionale e di vita.
I docenti, in special modo quelli della scuola secondaria di I grado, sono
impegnati a registrare le attitudini e le propensioni dei ragazzi, al fine
di aiutarli a compiere scelte consapevoli e di successo per la loro formazione.
Top
LE PRINCIPALI SCELTE DIDATTICHE
Rispettare le peculiarità dell’alunno
e dello studente adulto.
Per raggiungere tale obiettivo, il Collegio dei Docenti riconosce come necessaria
una metodologia :
- che si muova dalle concrete esperienze degli alunni;
- che si sviluppi nel rispetto dei ritmi individuali di crescita e del progresso
individuale;
- che stimoli la crescita sensoriale, affettiva e cognitiva;
- che assicuri l’acquisizione di competenze certe:
a) nei seguenti campi dell’apprendimento:
- ascoltare
- parlare
- leggere
- scrivere
- calcolare
b) nei seguenti campi educativi:
- della formazione dell’identità personale
- della formazione del cittadino;
c) sotto il profilo del metodo di lavoro e di studio individuale:
- saper attingere alla lettura come principale fonte d’informazione
e di apprendimento;
- saper apprendere dai propri errori;
- saper mettere in relazione informazioni e conoscenze provenienti da diverse
discipline per comprendere meglio la realtà naturale, storica, sociale
che ci circonda;
- saper formulare giudizi autonomi e personali;
d) riguardo alle capacità di scelta:
- nel saper riconoscere gli aspetti del proprio carattere, i propri interessi
e inclinazioni,
- nel saper assumersi responsabilità,
- nel saper prendere decisioni ed operare scelte,
- nel saper prevedere le conseguenze delle proprie azioni.
e) riguardo alla capacità di organizzazione del proprio lavoro.
Valorizzare il lavoro di gruppo:
il lavoro di gruppo risulta essere un’ organizzazione utile per una
didattica che parta da concrete situazioni problema, che sia capace di attivare
la formulazione di ipotesi, l’attuazione di attività di ricerca
e lo svolgimento di riflessioni e verifiche riguardanti i prodotti finali.
Il gruppo costituisce un irrinunciabile punto di riferimento affettivo, culturale
e operativo ed offre, infatti, stimoli alle capacità e alle attitudini,
motiva al lavoro, favorisce la cooperazione e il confronto, riduce la competitività,
contrasta le tendenze egocentriche e consente di acquisire importanti elementi
di osservazione e valutazione.
Valorizzazione della disciplinarietà:
la disciplinarietà è intesa dal Collegio Docenti come modalità
organizzativa e scientifica dei saperi e delle conoscenze. Essa è particolarmente
significativa nella scuola secondaria di I grado, che “rappresenta la
fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista
sulla realtà e come modalità d interpretazione, simbolizzazione
e rappresentazione del mondo”.
Utilizzazione di una flessibilità rispettosa dell’alunno
e dello studente adulto:
la scuola si sforza di elaborare un programma di attività caratterizzato
da una flessibilità ragionata e produttiva nei modi e nei tempi di
lavoro. Ciò allo scopo di favorire il raggiungimento dello STARE BENE
A SCUOLA degli alunni e di tutti gli adulti operanti nella scuola. L’insegnante
lavora per progetti di classe, di plesso e di Istituto,
strutturati, spesso, in unità didattiche e/o di apprendimento, che
possano assicurare una progettazione pragmatica e quindi dia poi concrete
possibilità di verifica e valutazione.
L’individualizzazione:
è lo strumento con il quale non si perdono di vista le numerose individualità
- alunni presenti nelle scuole, con tutte le caratteristiche personali. In
particolare, si ricorre alla personalizzazione del percorso formativo quando
l’alunno non apprende le strumentalità nei tempi attesi. A tale
metodologia si ricorre per attuare gli interventi di recupero necessari assicurare
a tutti gli alunni un percorso rispettoso dei propri ritmi ed inclinazioni
e per prevenire la dispersione scolastica.
Per quanto riguarda il CTP sono specificamente previsti appositi
percorsi integrati (corsi di italiano L2+ scuola media; scuola media + Centri
di formazione professionale).
L’interdisciplinarietà:
l’interdisciplinarietà del sapere e le occasioni di ricerca sono
ritenute fondamentali per far acquisire agli alunni autonomia di lavoro e
spirito di collaborazione con i coetanei.
Particolarmente nell’ultimo anno della scuola primaria e nella scuola
secondaria di I grado, la scuola opererà evitando il rischio della
frammentazione dei saperi e dell’ impostazione trasmissiva e si impegnerà
per la promozione di competenze ampie e trasversali, “che rappresentano
una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione
attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune” .
Mirare al possesso di competenze sicure:
l’attuazione di una didattica creativa, non può far venire meno
l’esigenza del consolidamento e della memorizzazione delle abilità
logiche e di base, nonché delle competenze specifiche. Per tale motivo
saranno assegnati agli alunni quantità ragionevoli di compiti per casa,
da eseguire con tempi programmati (possibilmente mai per il giorno seguente,
inframmezzati dal fine settimana). I compiti sono ritenuti utili:
- per consolidare o recuperare conoscenze e capacità non ancora soddisfacenti,
anche per l’italiano L2;
- per potenziare e approfondire la preparazione culturale individuale;
- per acquisire, migliorare ed applicare il proprio metodo di studio, efficace
e produttivo.
Utilizzare le risorse del territorio:
Le escursioni sul territorio comunale e provinciale, le visite guidate e i
viaggi d'istruzione,anche all’estero, rappresentano per gli alunni insostituibili
fattori di esperienza - conoscenza e costituiscono un momento importante dell'
offerta formativa. Tali iniziative, che richiedono notevole ed attento impegno
di programmazione e gestione da parte degli insegnanti, si qualificano come
tempo scolastico a tutti gli effetti.
Esse sono, infatti:
- momenti di integrazione della didattica disciplinare, con sviluppo di unità
didattiche specifiche;
- lezioni interattive in "aule decentrate", con accesso diretto
ad ambienti, fonti e materiali;
- veicoli per il consolidamento dell'autonomia personale e per lo sviluppo
della socializzazione e la conoscenza del territorio per gli studenti stranieri.
Attuare una didattica creativa:
Una scuola attiva, interattiva, aggiornata rispetto al progresso scientifico
e sensibile nei riguardi della realtà socio-culturale in evoluzione,
adotta metodologie e strumenti didattici aggiornati: audiovisivi, tecnologie
informatiche, internet, drammatizzazioni, uscite sul territorio, presenza
di esperti e lettori, laboratori, sussidi e simulazioni. Essa realizza:
a) attività settimanali che valorizzano una ricca e sicura formazione
informatica, indispensabile per l’attuazione di un
dialogo multimediale senza confini spazio-temporali, particolarmente attraente
per i ragazzi e adulti;
b) ricchi percorsi di musica: in essi è impegnata
in modo fattivo e completo – dalla scuola dell’infanzia alla scuola
primaria (anche con l’intervento di esperti esterni), che si esplicano
in attività ritmiche, canore e strumentali e in attività articolate
(musica strumentale e d’insieme, teoria e solfeggio, ecc.) per la scuola
media;
c) attività di approfondimento delle lingue comunitarie,
in senso soprattutto comunicativo, per tutti gli alunni dai 5 anni in poi,
e assicurando il bilinguismo nella scuola secondaria di primo grado;
d) l’insegnamento dell’attività motoria e sportive,
con l’intervento di esperti della disciplina nella scuola dell’infanzia
e primaria e nel CTP (fino alla classe terza con il supporto del Comune).
POF pag.Seguente "Valutazione"
Contatti:
Prima parte del Piano dell'Offerta Formativa
Pof
POF
pag.Succ. Valutazione |
POF pag.Succ.
Didattica Generale |
|
|