Il
nome "Dalmazia" |
Il nome "Dalmazia" oggi
indica la regione che si estende lungo l'orlo della costa orientale
dell'Adriatico.
Nei tempi antichi abbracciava anche i territori che
dal mare arrivavano sin quasi al centro della penisola
balcanica.
Il toponimo "Dalmatia" si ritrova per la prima
volta nei lavori dello storico e geografo greco Strabone ( 60 a.C. - 20
d.C. ). "Piegando a mezzogiorno stendesi la Pannonia fino alla
Dalmatia".
Ma il greco Polibio, sin dal II secolo a.C., senza
denominare la regione, aveva chiamato gli abitanti "Dalmateis"
oppure "Delmateis". "I Lissani ed i Daoriti mandarono di comune
consenso frequenti ambasciatori a Roma, per annunciare che i Dalmati
infestavano non solo le loro campagne, ma anco le città di Epezio
(Spalato) e di Tragurium (Traù) . [...] giudicò il Senato esser
giunta l'ora opportuna di attaccare in quella nazione, si perché offesi
dall'indole fiera ed orgogliosa dei Dalmati, e perché a farlo c'erano
molti altri motivi." (Frammenti n° 124 e 125).
Per gli autori
latini il nome degli abitanti erano "Dalmatae" o "Delmatae",
e la regione "Dalmatia" o "Delmatia".
In genere
preferivano quest'ultima variante come derivazione da "Delminium" o
"Delminum" (probabilmente l'attuale Zupanjac om Duvno), considerata
l'antica capitale della regione, secondo quanto già riportato da Strabone:
"Vi è inoltre Andrezio, castello molto forte, e Delminio, città grande,
che diede il suo nome ai Dalmati".
Nell'antichità la costa
orientale dell'Adriatico portava i nomi di tre popolazioni. Scendendo da
Nord verso Sud: i Liburni, dal fiume Arsa in Istria sino al Tizio
(attuale Cherca - croato Krka) - i Dalmati, dal Cherca (Krka) al Naro (attuale Narenta -
croato Neretva) - Gli Illiri, dalla Narenta(Neretva) sino alla attuale
Albania. |
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