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La storia del Comune di Tradate

È difficile affermare con precisione a quando risalgono i primi insediamenti stabili del territorio tradatese; è infatti solo dal Medioevo che abbiamo dati certi circa la storia locale. Però, in base ai reperti ritrovati (epigrafi, pietre miliari, resti di mura, monete romane e di epoca protobizantina, ecc.) possiamo dire che il territorio su cui sorge Tradate, era già abitato in epoca romana e ha poi continuato a esserlo anche dopo le invasioni barbariche del V e VI secolo d.C.
Circa le origini del nome ci sono diverse incertezze e gli storici hanno avanzato diverse ipotesi. Secondo Rohlf il nome Tradate può essere stato generato dal nome personale "Theodorus"; invece per Oliveri è legato al nome germanico "Teuderad", visto che è con il nome "Tederate" che la zona del tradatese è indicata nel Codex Longobardorum. Nelle pergamene risalenti ai secoli XII e XIII d.C. troviamo per Tradate la dizione "Trada", che è la stessa usata ancora oggi dal dialetto locale. Con il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani appare per la prima volta il nome "Tradate".
Se non abbiamo notizie certe sul tradatese antecedenti il X secolo d.C., è dai secoli successivi che abbiamo informazioni dettagliate e complete circa la vita socio-politica del territorio del tradatese che fino ad allora era stato inquadrato all'interno del Contado del Seprio.
Nei secoli tra il XI e il XIII d.C. il tradatese subisce gli effetti dell'espansionismo aggressivo del Ducato di Milano. È all'interno di quest'ottica che avviene la distruzione del castello di Abbiate Guazzone nel 1071. Questo è anche il periodo in cui la famiglia Pusterla inizia ad affermare il suo potere sulla zona che nel XIV secolo sarà consacrato dalla costruzione del castello tutt'oggi esistente. La famiglia Pusterla mantenne il suo potere fino al XVIII secolo quando i beni del ramo principale confluirono in quello dei Melzi Malingegni; questi ultimi si estinsero nel XIX secolo quando l'ultima erede, Barbara Melzi, lasciò in eredità tutti i beni all'Ordine Religioso delle Canossiane cui ella apparteneva. Nel frattempo erano emerse altre famiglie comprimarie (i Castiglioni, i Sopranzi, i Biumi e i Citterio) ma nessuna delle stesse arrivò mai a eguagliare, anche in tempi diversi, il potere dei Pusterla. Il tradatese aveva seguito le sorti della Lombardia, passando dal dominio del ducato di Milano a quello dei Francesi e quindi degli Spagnoli e degli Austriaci. Questi ultimi nel '700 contribuirono al riordino catastale della zona e alla realizzazione di numerose mappe alcune delle quali sono oggi di proprietà dell'Amministrazione Comunale.Nella seconda meta' del XIX secolo avviene la svolta significativa: da paese completamente rurale, Tradate inizia a svilupparsi anche come centro industriale.
A partire dalla seconda metà del 1800 Tradate inizia a porre le basi della futura Città: dal 1854 è capoluogo del XII distretto della Provincia di Como (fino all'istituzione della Provincia di Varese nel 1922, Tradate ha fatto parte di quella di Como); il mercato si tiene tutti i giovedì già a partire dal 1861 (anno dell'Unità d'Italia). Dal 1866 la parrocchia di S.Stefano in Tradate è elevata a Prepositurale; nel 1875 è aperto il primo sportello bancario a cui seguirono la condotta medica, la sede della gendarmeria, l'illuminazione pubblica e altre innovazioni tra cui anche la distribuzione del gas a scopi domestici iniziata già nel 1897.
L'insediamento delle industrie è facilitato dall'inaugurazione di nuove vie di comunicazione quali la tramvia nel 1878 e la linea ferroviaria Milano-Varese nel 1884. Ricordiamo alcuni nomi di attività industriali che iniziarono la loro attività già allora e che hanno lasciato un segno nella storia industriale del tradatese: lo Scatolificio Pusterla e la Seteria Lonati & Castiglioni nel 1880; la Tessitura Lonati nel 1888; la Manifattura spole nel 1890; le Officine del Gas nel 1897; la fabbrica di motociclette Frera nel 1905; il Calzaturificio Martegani nel 1910 e le Officine Saporiti nel 1919.
La Città inizia a dotarsi di edifici di rappresentanza e di istituzioni socio-culturali: il nuovo municipio, le scuole elementari, l'asilo, la Società del Telegrafo. Nel 1904 è fondato l'Oratorio maschile; nel 1913 apre il primo padiglione dell'Ospedale e nel 1922 apre il Collegio Arcivescovile. Da allora la Città ha continuato a crescere, arricchendosi di nuove realtà socio-economiche oltre che culturali, anche grazie alle nuove vie di collegamento di cui Tradate ha saputo cogliere i frutti.

(Tratto da www.comune.tradate.va.it

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