Da "Zazie nel métro" di Raymond Queneau
Libretto dalla traduzione di Franco Fortini
Musica di Andrea Basevi

Ouverture. Gabriel alla stazione mentre aspetta Zazie commenta gli odori che sente. Arriva la nipote accompagnata dalla madre Jeanne che la lascia allo zio; Zazie chiede se si va in métro ma c’è uno sciopero. Zazie è molto arrabbiata.

Gabriel le presenta Charles un amico tassista e insieme vanno per Parigi, i due uomini sbagliano le ubicazioni dei monumenti (Terzetto del Tàssi) mentre Zazie è sempre più arrabbiata.

 Arrivati a casa di Gabriel la dolce moglie Marceline ha già preparato la cena, Zazie, interrogata su cosa farà da grande, risponde “voglio far la maestra…” (Terzetto della scuola), quindi si prepara per andare a dormire. Entra Turandot, il proprietario di casa, che è contrario alla presenza della bambina, Gabriel litiga con lui quindi si prepara ad andare al lavoro.

La mattina dopo Zazie esce da sola inseguita da Turandot, incontrando delle persone fa cadere la colpa sul povero signore che fugge spaventato. La ragazzina, vedendo un’entrata del métro chiusa si mette a piangere. Un Tipo la consola (Duetto delle pulci) portandola a comperare dei blucìnz (Rap) e poi a mangiare cozze e patatine. Zazie gli racconta la una storia, il Tipo è frastornato, lei gli porta via i blucìnz, lui la insegue; incontrando gente questa volta è il Tipo ad avere la meglio.

 Arrivati a casa di Gaberiel il Tipo è scambiato per un questurino, lo zio confessa di lavorare come ballerina spagnola mentre Zazie canta la sua rabbia (Canzone). Il Tipo è cacciato fuori dove battibecca con Gridoux, un ciabattino amico di Gabriel.

 Zazie, Gabriel e Charles vanno sulla Tour Eifel, ma lo zio si sente male e scende subito. Rimasta sola con Charles Zazie lo riempie di domande sulle donne, facendolo fuggire. Scesa giù osserva lo zio, contornato da turisti, che filosofeggia (Song di Gabriel). Zazie vuol sapere se è “ormosessuale o no” coinvolgendo una signora, la vedova Mouaque (Scena Rock). Gabriel è rapito dai turisti, interviene il flic Trouscaillon. Insieme raggiungono Gabriel che intrattiene i turisti con discorsi filosofici moraleggianti, invitando tutti a vedere il suo spettacolo, mentre la Mouaque innamorata del flic canta una struggente Milonga.

 Intanto a casa di Gabriel la cameriera Mado con un Blues accetta la proposta d’amore di Charles, poi va da Marceline a farsi consigliare sull’abito per le nozze. Rimasta sola Marceline è importunata dal flic, che si fa chiamare Pedro, e che cerca inutilmente di sedurla (Scena d’amore? e Aria del vocabolario).

Tutti sono davanti al locale di Gabriel poco prima dello spettacolo, solo Trouscaillon e Turandot non entrano a vederlo. Il flic canta l’indecisione dei suoi amori (Arioso) mentre Turandot recita una poesia.

Finito lo spettacolo ci si avvia verso un ristorante, Zazie è preoccupata dal flic, ne nasce una discussione animata dopo la quale Trouscaillon è portato via di forza da un Inbici.

Durante la cena scoppia un pandemonio (Fuga) per via del cibo non molto buono e della maleducazione del Maitre. Alla fine i nostri ottengono una vittoria schiacciante.  Arriva la polizia capitanata da Aroun che altri non è che il flic. La vedova Mouaque riconoscendolo gli corre incontro ma è falciata da una raffica di mitra (3 Marce funebri in uno).

Nell’Arioso borioso Aroun fa capire le sue intenzioni, ma i nostri fuggono salvati da Marceline.

Zazie, mezza addormentata, è accompagnata alla stazione dove alla domanda della madre su che cosa abbia fatto a Parigi, oltre a non vedere l’agognato métro, risponde “sono invecchiata”.

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