LA SCOPERTA DELLA PRESSIONE
Il vuoto torricelliano Abbiamo già visto che con l'esperimento di Torricelli in un tubo lungo 1 metro il mercurio sale fino a circa 76 cm. Rimangono quindi circa 24 cm, al di sopra del livello del mercurio, dentro i quali si poteva speculare vi fosse aria o vuoto. Torricelli era perfettamente conscio di questa difficoltà e, nel seguito della lettera, si sofferma su di essa (si ricordi che i vasi sono i tubi, mentre la catinella è la bacinella):
«Per mostrar che il vaso fusse perfettamente voto, si riempiva la catinella sotto posta d'acqua fino in D (cioè fino all'orlo) et, alzando il vaso a poco a poco, si vedeva, quando la bocca del vaso arrivava all'acqua, descender quell'argento vivo dal collo e riempirsi con impeto horribile d'acqua fino al segno E affatto».
Dunque, all'inizio c'è mercurio fino al livello A. Si aggiunge acqua nella bacinella e, come si sa, essa galleggia sul mercurio. A questo punto viene sollevato il tubo in modo che la sua bocca pian piano fuoriesca dal mercurio; quando la bocca del tubo arriva a contatto con l'acqua, il mercurio che sta nel tubo non può galleggiare più sull'acqua e quindi precipita nella bacinella, mentre l'acqua entra con violenza nel tubo riempiendolo del tutto. Ciò, per Torricelli, mostrava con chiarezza il fatto che precedentemente, nel bulbo E, vi fosse il vuoto. Infatti, nel caso all'interno del bulbo si fosse trovata aria, non vi sarebbe stata alcuna possibilità che in esso fosse salita l'acqua. E l'acqua è ora salita fino a quel livello - e sarebbe salita anche oltre, fino a circa 10 metri, se vi fosse stato spazio disponibile - solo perché ha un peso specifico inferiore di circa 14 volte rispetto a quello del mercurio.
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