LA SCOPERTA DELLA PRESSIONE
Infine... Ricci informò di questa esperienza vari studiosi dell'epoca ed in particolare il prete francese Marin Marsenne. Tutti rimasero profondamente impressionati e Marsenne si recò a Firenze, da Parigi, per assistere all'esecuzione dell'esperienza. Tornato in Francia divulgò il lavoro di Torricelli sul quale si accesero interminabili dibattiti tra i sostenitori dell'horror vacui e quelli che invece erano rimasti convinti dall'esperienza di Torricelli dell'esistenza del vuoto. Vi fu anche chi arrivò a sostenere che il mercurio è una sostanza bastarda che non sa decidersi se deve andare giò o su. In ogni caso, tra coloro che vennero a conoscenza dell'esperienza, vi era un giovane francese, Blaise Pascal.
Costui tentò di ripetere l'esperimento a Parigi (insieme a P. Petit); non vi fu nulla da fare fino all'estate del 1646. I vetrai parigini non erano in grado di costruire vetri abbastanza resistenti da contenere mercurio. Le prime esperienze furono fatte con vino. Fu invece possibile realizzare l'esperimento a Rouen utilizzando vetri ivi prodotti. Le osservazioni confermarono in pieno tutto ciò che aveva realizzato Torricelli. Con un particolare: mai Pascal, nei suoi scritti, ebbe a ricordare il nome di Torricelli dicendo, al contrario, di essere stato il primo a scoprire il fenomeno!
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