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visualizzare la lettera originale
Qualche giorno dopo il portavoce della congregazione locale ha
risposto alla signora, inviando una lettera in cui si riportano, parola per parola, alcune frasi della
rivista Svegliatevi! dell'8 luglio 1998.
Ecco cosa si leggeva sulla Gazzetta del 30 marzo 2002:
Testimoni di Geova
e documento nazista
Gentile direttore,
nel numero di venerdì 8 marzo, a pag. 17, nella
rubrica "La voce dei lettori" è stata pubblicata una
lettera a firma Sara Cremonini che desiderava una risposta riguardo ad
un documento sullo sterminio nazista pubblicato dai testimoni di Geova
nel 1933.
A questo riguardo la pubblicazione dei testimoni di
Geova "Svegliatevi" del 8 luglio 1998 a pag. 13 risponde ed
esamina il perché di questa dichiarazione. Qui di seguito vi riporto
il testo integrale di tale rivista.
"Dichiarazione". A motivo del cambiamento
di governo e dei disordini che travagliano il paese, i testimoni
volevano esporre con chiarezza la loro posizione.
Con la "Dichiarazione" i testimoni
smentirono recisamente le accuse di interessi finanziari o legami
politici con gli ebrei.
Infatti il documento affermava: «Siamo stati
accusati falsamente di aver ricevuto aiuti finanziari per la nostra
opera dagli ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora
gli ebrei non hanno dato nemmeno un centesimo per la nostra opera».
Avendo accennato alla situazione finanziaria, la
"dichiarazione" proseguiva denunciando le pratiche disoneste
dall'alta finanza. Diceva: «Sono stati gli affaristi ebrei
dell'impero britannico-americano che hanno creato e sostenuto il mondo
dell'alta finanza per sfruttare e opprimere i popoli di molte
nazioni». Queste parole chiaramente non si riferivano agli ebrei in
generale, e ci dispiace che siano state fraintese e considerate
offensive. Qualcuno ha sostenuto che i testimoni di Geova
condividevano i sentimenti di ostilità nei confronti degli ebrei
comunemente espressi all'epoca nelle chiese tedesche. Questo è
assolutamente falso. Nelle loro pubblicazioni o con la loro condotta
tenuta durante il periodo nazista, i Testimoni rigettarono
l'antisemitismo e condannarono il maltrattamento degli ebrei da parte
dei nazisti. La dignità mostrata agli ebrei che subirono la stessa
sorte nei campi di concentramento è una clamorosa smentita di questa
falsa accusa. La "dichiarazione" definiva il carattere
religioso dell'opera dei Testimoni, affermando: «La nostra
organizzazione è a tutti gli effetti apolitica. Vogliamo soltanto
insegnare la Paola di Geova Dio alla gente».
Germano Bertoncelli
Responsabile stampa
Testimoni di Geova
|
Qui
l'articolo originale
Vale la pena di osservare come in questa risposta vi sono alcune
contraddizioni ed inesattezze. Il sig. Bertoncelli cita Svegliatevi! nel
punto in cui si afferma che «con la "Dichiarazione" i Testimoni
smentirono recisamente le accuse di interessi finanziari o legami politici con
gli ebrei».
Ma nella Dichiarazione non si si dice in nessun punto che i TdG fossero accusati di avere legami
politici con gli ebrei. Smentirono invece di avere legami religiosi e finanziari
con
essi, affermando che con il loro rifiuto di Cristo gli ebrei erano contrari al
"bene dell'uomo":
«Siamo stati accusati falsamente dai nostri nemici di aver ricevuto aiuti
finanziari per la nostra opera dagli Ebrei. Niente è più lontano dalla verità.
Fino ad ora gli Ebrei non hanno contribuito alla nostra opera nemmeno con un
centesimo. Noi siamo fedeli seguaci di Cristo Gesù e crediamo in lui quale
Salvatore del mondo, mentre gli Ebrei lo rigettano totalmente e negano con
vigore che egli sia il Salvatore del mondo mandato da Dio per il bene dell'uomo.
Ciò di per sé, dovrebbe costituire prova sufficiente a smentire ogni accusa
che noi riceviamo sostegno dagli Ebrei e quindi che le accuse contro di noi sono
malignamente false e provengono certamente da Satana, il nostro grande nemico».
In Svegliatevi! queste parole vengono così commentate:
«Avendo accennato alla situazione
finanziaria, la "Dichiarazione" proseguiva denunciando le pratiche
disoneste dell'alta finanza. Diceva: "Sono gli affaristi ebrei dell'impero
britannico-americano che hanno creato e sostenuto il mondo dell'alta finanza per
sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni". Queste parole chiaramente
non si riferivano agli ebrei in generale, e ci dispiace che siano state
fraintese e considerate offensive».
Dato che i TdG in generale non hanno mai letto il testo completo della
Dichiarazione, la Società può permettersi di scrivere quello che vuole, tanto
nessuno può smentirla, a parte i cosiddetti "oppositori". Leggendo l'intero documento si comprende tuttavia che i dirigenti
geovisti non avevano
accennato solo alla situazione finanziaria.
Nella Dichiarazione si legge non solo che i TdG si ritenevano seguaci di Cristo
ma anche che le loro posizioni religiose erano completamente opposte a quelle
degli Ebrei, poiché essi negavano con vigore che Cristo fosse il Salvatore del
mondo, mandato per il bene dell'umanità; subito dopo Rutherford aggiungeva:
"Sono stati gli affaristi ebrei dell'impero britannico-americano che hanno
costituito l'Alta Finanza allo scopo di sfruttare e opprimere i popoli di molte
nazioni".
Erano quindi gli Ebrei in generale ad essere considerati nemici dell'umanità, sia perché rigettavano il Salvatore
sia perché opprimevano i popoli con la loro "alta finanza". Nella Dichiarazione - letta nell'immediato contesto - si
comprende quindi con chiarezza che non si parlava solo degli "oppressori
dell'alta finanza", come vuol far credere Svegliatevi!
Nel maldestro tentativo di difendersi, come è loro
consuetudine, i TdG non possono evitare di tirare in ballo le chiese cristiane:
"Qualcuno ha sostenuto che i testimoni di Geova condividevano i sentimenti
di ostilità nei confronti degli ebrei comunemente espressi all'epoca nelle
chiese tedesche". Quindi nelle chiese tedesche si sarebbe predicato comunemente
l'antisemitismo e, secondo Svegliatevi!, gli unici a difendere gli ebrei
sarebbero stati i TdG (si veda a questo proposito la tabella riportata in fondo
alla pagina). Nessuno nega che i TdG in generale non si fossero comportati con benignità e carità
cristiana nei confronti degli ebrei. Qui si parla comunque delle parole
contenute nella Dichiarazione dei fatti e non delle generiche accuse espresse da
"qualcuno". Va comunque ricordato che gli insegnamenti dei TdG - in
quel tempo - erano di assoluta condanna della religione ebraica, ritenuta uno
strumento del demonio, al pari di tutte le altre fedi, mentre qualche anno prima
le loro opinioni erano molto diverse e assai più positive (si veda la nota 4 in
questa pagina).
Per altre informazioni sull'articolo di Svegliatevi!,
copiato/incollato dal responsabile dei TdG, si veda la pagina
Risposta a Svegliatevi!
di Sergio Pollina
Qualche giorno dopo il Testimone che era intervenuto
pubblicamente alla conferenza, chiedendo scusa agli ebrei presenti per il
contenuto della Dichiarazione dei fatti, ha scritto nuovamente al giornale. Ecco
la lettera pubblicata giovedì 4 aprile 2002:
Testimoni di Geova e questione semita
Alcuni chiarimenti su un documento del 1933
presentato al governo nazista
Spettabile Direttore,
Mi permetta di inserirmi per amore della chiarezza
sullo scambio di lettere che Lei gentilmente ha pubblicato, sul tema
“Deportazione e Sterminio” organizzato dalla Congregazione dei
Testimoni di Geova di Modena.
Sono il testimone che, a nome personale, ha chiesto pubblicamente scusa
alla Comunità Ebraica di Modena, per un documento presentato dal Gruppo
Dirigente dei Testimoni di allora al governo nazista nel 1933
chiamato “Dichiarazione dei Fatti”.
A conferma di ciò che ho detto, riporto parte dell’articolo del Prof.
Gustavo Corni, relatore ad una analoga manifestazione presentata dai
Testimoni di Geova al Museo Storico di Trento, pubblicata sul quotidiano
L’Adige del 1° marzo 2002. Dopo avere esaurientemente elencato le
discriminazioni e violenze subite dai Testimoni nei campi nazisti
afferma “Tuttavia una lettura così univoca finisce di lasciare
in ombra alcuni aspetti del comportamento dei testimoni che non possono
essere ignorati ... nella prima fase di ascesa del regime hitleriano i
rappresentanti ufficiali (Corpo Direttivo) fecero una professione
di parziale adesione al nazionalsocialismo … questo compromesso (del
quale la mostra qui presentata non parla) non è privo di toni
anti-ebraici”.
Il Prof. Corni si riferiva alla “Dichiarazione dei Fatti”, dove al
suo interno, oltre alle accuse contro gli affaristi ebrei che affamano e
opprimono i popoli di molte nazioni, vi sono frasi contrarie alla
neutralità non riportate nella rivista “Svegliatevi!” del 1988 che
presenta, solo parzialmente, parte di quel documento. Viene infatti
scritto “L’attuale governo della Germania si è schierato
apertamente contro gli oppositori dell’Alta Finanza … questa è
esattamente la nostra posizione … invece di essere contro i principi
che sono propri dell’attuale governo tedesco, noi ci schieriamo
decisamente dalla loro parte … gli stessi alti ideali condivisi e
promulgati dall’attuale governo nazionale (nazista) vengono ribaditi e
messi in grande risalto nelle nostre pubblicazioni”.
Non si tratta di accuse anti-semite ma della mancata neutralità che ha
portato ad un pesante distinguo anti-ebraico. Sono convinto che sia
necessaria una obiettiva e attenta analisi di “quei momenti storici”
da parte di chi guida l’Organizzazione dei Testimoni di Geova, che a
tutt’oggi ne privilegia solo una chiave di lettura impostata sul
martirio. Il danno a suo tempo era stato fatto, oggi bastava chiedere
scusa.
In conclusione invito la Sig.ra Cremonini, se interessata ad avere il
documento integrale “Dichiarazione dei Fatti”, a richiederlo
all’Addetto Stampa dei Testimoni di Geova presso la Sala del Regno di
Via Marinuzzi.
Maurizio
Pederzini
|
Qui
l'articolo originale
Maurizio Pederzini accenna in questo suo intervento ad una
conferenza tenutasi a Trento (si è trattato di un discorso seguito da un paio di
testimonianze ed
ai
convenuti non era concesso di intervenire). Cliccando qui
si può leggere l'articolo pubblicato sul quotidiano L'Adige che riporta le
parole del prof. Corni ed anche una mia lettera inoltrata qualche giorno dopo al
quotidiano trentino.
I preti a Dachau, classificati secondo la nazionalità e la
religione
Statistica fatta in base a documenti trovati alla segreteria
del campo. Gli Austriaci vengono registrati come Tedeschi
Nazionalità
|
Numero totale |
Rilasciati durante la detenzione al campo |
Trasferiti in altri campi o davanti a tribunali |
Liberati il 29/4/1945 |
Deceduti |
Albanesi
|
2
|
-
|
2
|
-
|
-
|
Belgi
|
46
|
1
|
3
|
33
|
9
|
Danesi
|
5
|
5
|
-
|
-
|
-
|
Tedeschi
|
447
|
208
|
100
|
45
|
94
|
Inglesi
|
2
|
-
|
1
|
1
|
-
|
Francesi
|
156
|
5
|
4
|
137
|
10
|
Greci
|
2
|
-
|
-
|
2
|
-
|
Olandesi
|
63
|
10
|
-
|
36
|
17
|
Italiani
|
28
|
-
|
1
|
26
|
1
|
Lituani
|
3
|
-
|
-
|
3
|
-
|
Lussemburghesi
|
16
|
2
|
-
|
8
|
6
|
Norvegesi
|
1
|
1
|
-
|
-
|
-
|
Polacchi
|
1780
|
78
|
4
|
830
|
868
|
Romeni
|
1
|
-
|
-
|
1
|
-
|
Iugoslavi
|
50
|
2
|
6
|
38
|
4
|
Spagnoli
|
1
|
-
|
-
|
1
|
-
|
Svizzeri
|
2
|
1
|
-
|
-
|
1
|
Cecoslovacchi
|
109
|
1
|
10
|
7
|
24
|
Ungheresi
|
3
|
-
|
-
|
3
|
-
|
Apolidi
|
3
|
-
|
1
|
2
|
-
|
Totale
|
2720
|
314
|
132
|
1240
|
1034
|
Appartenenza confessionale e religiosa
Cattolici
|
2579
|
Protestanti
|
109
|
Greco-Ortodossi
|
22
|
Vetero-cattolici e Maroniti
|
8
|
Musulmani
|
2
|
Tratto da Il campo di concentramento di Dachau 1933-1945, edito da
Comitato Internazionale di Dachau, 1978, p.60.