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Il termine "musica celtica" è piuttosto vago: si può ragionevolmente riferire alla musica tradizionale dei Paesi di lingua celtica: Irlanda, Scozia, Galles, Bretagna (in Francia) e Galizia (in Spagna), ma anche alla musica di quelle regioni geografiche che hanno risentito delle influenze della cultura celtica, come gli Stati Uniti ed alcune parti del Canada. D'altra parte il termine comprende anche le forme musicali più recenti basate sulle caratteristiche proprie della tradizione celtica. Il termine stesso di musica celtica è spesso oggetto di controversie: i Celti, intesi come popolazione unica, sono ovviamente estinti da secoli, ed in generale, gli unici collegamenti degni di nota sono tra le tradizioni musicali di Irlanda e di Scozia. I musicisti bretoni spesso suonano (anche) musica irlandese e/o scozzese. E' in USA ed in Canada che le tradizioni musicali spesso sono intrecciate tra loro, e per questo è lì che il termine "musica celtica" è adoperato con maggior cognizione di causa. Va anche ricordato che, ad esempio, il termine "musica tradizionale irlandese" comprende vari stili musicali, alcuni dei quali sono riconducibili alla musica scozzese...Accade infine che gruppi musicali di una particolare regione celtica suonino la musica caratteristica di un'altra regione. Pur nella vaghezza del termine quindi, parlare di musica celtica quanto meno restringe ad alcune precise aree geografiche l'argomento della discussione (a meno di non voler far entrare tutto nel gran calderone della "folk music", o della "world music". Quali sono le origini della musica celtica? Ascoltando la musica araba e medio-orientale si possono notare molte caratteristiche comuni alla musica tradizionale di Scozia ed Irlanda: in entrambe c'e una forte enfasi sulla melodia e sul ritmo, anzi si può affermare che tra le caratteristiche peculiari di queste forme musicali la complessità melodico-ritmica riveste il ruolo principale. Raramente si troveranno importanti elementi di concetti propri della musica "occidentale", quali l'armonia ed il contrappunto. Proviamo ad analizzare meglio questo concetto. Chiunque di noi, quando tenta di canticchiare una canzone della hit parade, si può rendere facilmente conto del fatto che i risultati, in assenza di un appropriato accompagnamento, sono per lo più scadenti. Per contrasto nella musica celtica (così come d'altra parte in tutta la musica tradizionale) le note scorrono una dietro l'altra come un flusso melodico continuo, senza l'armonia o gli accordi, elementi tipici della musica classica o pop: in termini tecnici, è una musica melodica, piuttosto che armonica. Fin dalle sue origini, la musica celtica è quindi una forma musicale solistica: se vi capitasse di ascoltare una band tradizionale irlandese, composta ad esempio da due violini, un flauto ed un accordion, quello che ascoltereste sarebbe in realtà il suono di quattro parti solistiche eseguite simultaneamente. Il risultato sarà più o meno interessante a seconda delle diverse sfumature di esecuzione tra i singoli strumenti, della personalità dei singoli musicisti, ovviamente della loro abilità musicale, del loro stile di esecuzione, dell'influenza dell'ascolto di altre versioni registrate e così via. Talvolta potrà accadere che un musicista suoni un'ottava sotto rispetto agli altri, ma per lo più quando due o più musicisti suonano musica tradizionale irlandese (o scozzese), essi suonano la melodia all'unisono.
Le forme musicali della musica celtica Per iniziare a suonare i brani di musica celtica è fondamentale comprenderne la struttura musicale. Nella musica pop, ogni canzone è suddivisa in sezioni definite dai termini strofa, ritornello e ponte. Quasi tutta la pop music è strutturata in questo modo: una tipica canzone potrebbe essere formata così: Strofa, Strofa, Ritornello, Strofa, Ponte, Ritornello. Nella musica celtica invece le parti, o sezioni, sono descritte semplicemente da lettere di alfabeto: Parte A, Parte B ecc. Così un brano di musica irlandese, o scozzese, potrebbe avere la struttura A A B B (tipica di Jigs e Reels), oppure A B A B. Talvolta possono esistere sezioni C, D, o E. Può capitare che le Parti siano molto differenti (così come lo sono strofa e ritornello), ma si può anche verificare il fatto che le differenze tra le Parti siano sottile, come se le sezioni fossero semplici variazioni su un medesimo tema. La musica diventerà di più facile comprensione se si riesce ad assegnare queste lettere (A, B..) alle variazioni percepibili all'ascolto del brano. Per inciso, anche la musica Bluegrass è strutturata nel medesimo modo (solo nel caso che i brani di Bluegrass derivino da brani della tradizionw celtica come reels, jigs o hornpipes, ovviamente non nel caso di musica vocale). Un'altra caratteristica tipica della musica celtica è la strutturazione di più brani in singoli set: nella musica irlandese, un set è costituito da due (o più) brani uniti tra loro, e suonati come se fosse uno solo. Il motivo di ciò risiede nella tradizione della danza: gran parte della musica celtica è in realtà musica da ballo, ed i singoli brani sono molto brevi. Così, l'unico modo per far sì che i ballerini continuino a danzare è continuare a suonare! Essendo i brani molto brevi, un set di tre pezzi non arriva a superare i 4 o 5 minuti. La scelta dei brani da combinare in set si basa in genere sul contrasto tra essi e talvolta sul tempo dei rispettivi brani. Una delle principali aree di creatività consiste proprio nel riuscire ad unire singoli brani in set che risultino particolarmente efficaci.
Esistono molti tipi di brani musicali, principalmente di origine irlandese e scozzese. E' utile impararne nomi e caratteristiche. Le differenze tra loro riguardano gli accenti ritmici, il tempo e la struttura. L'unico modo per imparare a riconoscere queste strutture è ascoltarle, su disco o dal vivo. Una breve descrizione è tuttavia possibile: A) Forme di musica da ballo
B) Forme di musica melodica
C) Altre forme
Il modo migliore per apprezzare la musica celtica? Studiarne la storia e le caratteristiche tecniche, ascoltarne il più possibile le registrazioni (ormai è abbastanza facile anche in Italia), e se si è fortunati, andare a catturarla dal vivo nel suo ambiente naturale: i pub e le concert halls d'Irlanda e Scozia. In conclusione, non esiste un solo modo di suonare musica celtica, e come per tutta la musica degna di questo nome, anche essa va suonata con rispetto e comprensione della storia e del background che la sottende. Per quanto riguarda la sempre più frequente evenienza di una musica celtica eseguita da musicisti di origine "non celtica" (tedeschi, olandesi,...palermitani!) ritengo infine che un artista moderno, tecnicamente preparato e sufficientemente aperto mentalmente (specialmente in quest'era da villaggio globale) possa suonare qualsiasi tipo di musica senza che sia necessariamente legato geograficamente alla cultura da cui la musica stessa è originata. Internet è una fonte ricchissima di brani di musica celtica, grazie anche al fatto che, trattandosi per lo più di songs e tunes di origine tradizionale, e non risentendo quindi dei diritti d'autore, esse non sottostanno al dominio delle major dell'editoria musicale, e di conseguenza sono liberamente a disposizione, sia come testi che come partiture e/o accordi, di chiunque voglia approfondirne la conoscenza. Quelli che seguono sono i siti di mia conoscenza che offrono liberamente i testi e le musiche del vastissimo repertorio di canzoni e brani strumentali ricollegabili essenzialmente alla musica tradizionale irlandese e scozzese:
Le immagini presenti in questa pagina sono tratte dal Book of Kells, Trinity College, Dublin, EIRE. E' sempre gradito il Vostro contributo: alfstone@iol.it |