Introduzione

Per quanto strano possa sembrare, la chitarra non è considerata uno strumento tradizionale in Irlanda, e nonostante il gran numero di chitarristi che si interessano di musica celtica, questa non ha ancora assorbito compiutamente il mondo delle sei corde.

La chitarra è uno strumento anagraficamente più vecchio degli strumenti tipici della tradizione celtica, nella fattispecie la uillean pipe, l'arpa celtica, il whistle ed il fiddle: essa è lo strumento più importante della musica tradizionale spagnola, ed il suo predecessore, lo oud, (in lingua araba al 'ud, da cui il termine liuto), è ampiamente diffuso nella musica tradizionale e classica del Medio Oriente.

Fino a pochi decenni or sono la chitarra era una realtà infrequente nella musica celtica, più per ragioni sociali e storiche che musicali. Quando la chitarra si affacciò sulla scena musicale irlandese questa, che avrebbe potuto assorbirla evolvendone lo stile (così come accadde per la fisarmonica) attraversava un periodo di declino. Una cultura in declino tende ad essere conservatrice, e la chitarra, icona della cultura del rock'n'roll, aveva un eccessivo odore di modernismo giovanilista. Nonostante l'immensa popolarità della chitarra nella musica pop degli anni '60 e '70 (o forse proprio a causa di essa), il gap tra chitarristi e musica tradizionale rimase profondo.

Tornando più indietro nel tempo, fu negli anni '30 che alcuni musicisti iniziarono a incidere dischi con una chitarra di accompagnamento, che però non aggiungeva molto all'esecuzione. Unica eccezione fu il chitarrista Martin Christi, dalle chiare influenze jazzistiche, presente in molte incisioni di James Morrison.

Alcuni anni dopo un interessante stile di accompagnamento fu sviluppato nelle isole Shetland dal chitarrista Willie Johnson, anche lui influenzato dai 78 giri dei grandi chitarristi del jazz americano Eddie Lang, Eddie Durham e Lonnie Johnson. Willie Johnson adattò il loro stile swingante all'accompagnamento della musica tradizionale per violino delle isole Shetland: il risultante stile "Shetland swing" è tutt'ora parte integrante della tradizione musicale delle isole Shetland, ed è caratterizzato da elementi propri del jazz come il ritmo sincopato e gli accordi di passaggio, spesso con abbellimenti armonici.

Il suono della musica celtica è altamente caratterizzato dalle caratteristiche (acustiche, stilistiche ecc.) dei suoi strumenti tipici: la prima (e principale) difficoltà per il chitarrista che cerca di suonare "celtico" è proprio di riuscire a mantenere questi colori, questi sapori musicali. I principali artisti che sono riusciti a trasporre questa sensibilità nelle sei corde sono Dave Graham, John Renbourn, Martin Carthy, Dave Evans, Pierre Bensusan e Duck Baker. Va anche citato Stefan Grossman, soprattutto per quanto riguarda la diffusione della musica celtica per chitarra negli Stati Uniti: le sue registrazioni, i suoi libri di tablatures, le sue lezioni su videocassette sono preziosi strumenti di crescita chitarristica, anche in chiave di "celtic guitar".

La trasposizione della musica celtica per chitarra implica diverse questioni. Una prima cosa è che si cerca di riprodurre più di uno strumento: devi riuscire a suonare contemporaneamente melodia, basso ed accompagnamento. Alcune arie molto lente richiedono un particolare stile di contrappunto (tra le parti melodiche e di basso) per suonare in maniera idonea.

Un'altra "sfida" particolare consiste nel fatto che stai cercando di imitare con la chitarra le tecniche di esecuzione di altri strumenti: per questo motivo la prima cosa da fare è ascoltare con attenzione il suono di questi strumenti nel loro contesto. In fondo, gli arrangiamenti e gli stili musicali che ascoltiamo oggi ci sono stati tramandati da generazioni di musicisti semplicemente sulla base dell'ascolto diretto! Dopo molte, (molte!) ore di ascolto di bands come i Chieftains, la Bothy Band, i De Danann sarà possibile espandere il livello di espressività sulla chitarra imitando gli stili dei singoli strumenti (e strumentisti). Per lo stesso motivo è essenziale ascoltare questa musica dal vivo, per catturarne il "drive" e l'impatto e tentare di trasfonderli sulla chitarra e sulla propria tecnica chitarristica.

La tecnica

Ascoltando questa musica con attenzione, ci si accorgerà rapidamente che quasi tutto è suonato nelle tonalità di Re e Sol: questo perché strumenti come il whistle, l'arpa celtica, le cornamuse sono strumenti modali, in qualche modo a tonalità obbligata: questi strumenti hanno una restrizione intrinseca che favorisce alcune tonalità, e rende quasi impossibile suonare in altre tonalità. Per un chitarrista è possibile far uso di alcune strategie: la principale è rendere la chitarra uno strumento modale. L'accordatura Re-La-Re-Sol-La-Re (o DADGAD secondo il sistema di notazione anglo-sassone) è usata da molti chitarristi "celtic-oriented", e favorisce le tonalità di Re, Sol e La.  Essa fu sperimentata inizialmente negli anni '60 da Dave Graham. Una sua variazione prevede l'abbassamento della 6° e 5° corda di un ulteriore tono: è la cosiddetta "low-C tuning", ovvero CGDGAD, spesso usata dal grande Dave Evans. Un'altra possibilità è accordare la sesta corda a Re invece che a Mi ("Dropped D tuning"); questa soluzione consente una estensione maggiore verso le note basse, ed un suono più "pieno" nella tonalità di Re. L'adozione dell'accordatura standard, seppur possibile, non rende la vita molto facile (chitarristicamente parlando...); per questo la maggior parte dei chitarristi di "Celtic fingerstyle guitar" ha adottato accordature alternative, e d'altra parte la maggior parte della musica celtica per chitarra che si ascolta oggi non è eseguita in accordatura standard. Oltre alla sopra citata DADGAD, esistono molte altre possibilità: personalmente (ma è una questione di gusti personali...) prediligo EADEAE (Mi-La-Re-Mi-La-Mi), ereditata dal grande Dave Graham; e DGDGBE (Re-Sol-Re-Sol-Si-Mi) presente in alcune incisioni di John Renbourn, entrambe accordature che riescono a rendere bene il basso continuo ("drone") tipico delle cornamuse, semplicemente pizzicando le corde basse "open".

Le accordature aperte in Sol (DGDGBD) in Do (CGCGCE) ed in Re (DADF#AD) sono state spesso adoperate da chitarristi come John Renbourn con ottimi risultati; talvolta sono usate le rispettive accordature in tonalità minore (es. in Sol: D-G-D-G-Bb-D). Martin Carthy ha invece sperimentato l'accordatura DADEAE, che ha il pregio di consentire di suonare in Re maggiore o minore, La maggiore o minore, Mi minore o Sol maggiore. A sua volta questa accordatura è stata in seguito "stravolta" dallo stesso Carthy in DADEAB o in CGCDGA, limitatamente ad alcuni brani.

E' però da precisare che l'uso di accordature alternative non è comunque un requisito obbligatorio per suonare questa musica: il grande Duck Baker è stato da sempre riluttante nell'abbandonare l'accordatura standard, e ci ha tuttavia regalato alcune delle pagine più interessanti di Fingerstyle celtic guitar. In conclusione, l'adozione di tutte queste accordature alternative offre particolari opportunità, ma richiede anche una notevole elasticità mentale, dato che vengono a mancare tutti i consueti punti di riferimento sulla tastiera. Il gusto e la sensibilità personali del singolo chitarrista svolgono un ruolo fondamentale nella scelta fra le tante alternative. 

Turlough O'Carolan

L'arpista e compositore Turlough O'Carolan (1670-1738) visse in un periodo particolarmente drammatico della storia d'Irlanda: negli anni della sua vita il vecchio mondo Gaelico subiva l'invasione da parte della nuova cultura Anglo-Irlandese, conseguenza delle guerre di Cromwell. Lo stile arpistico di Carolan, un mix di antica tradizione, vecchie canzoni e danze popolari, e l'esperienza del Barocco italiano (Corelli, Geminiani), popolare tra i suoi padroni e mecenati, risultava troppo eclettico e moderno per gli arpisti contemporanei. In realtà O'Carolan era un mediocre arpista, essendo giunto a questa "professione" in età non più giovane, in seguito alla perdita della vista, né era particolarmente valido come scrittore dei testi poetici che accompagnavano le sue composizioni. Quello che però lo rese popolare, fino ad assicurargli una immortalità artistica che dura tutt'oggi, fu un'innata grande predisposizione per l'invenzione melodica.

La maggior parte delle sue composizioni erano dedicate ai suoi amici o ai suoi "padroni": così, stando a quanto tramandato, Doctor John Stafford  si riferisce ad una "ricetta" di questo dottor Stafford che, consultato sullo stato di salute dello stesso O'Carolan, contro il parere di un altro medico (...nulla di nuovo sotto il sole...) gli consentiva di tornare a bere il suo amato whiskey. Sheebeg & Sheemore, prima composizione di O'Carolan, celebra una battaglia leggendaria tra gli abitanti di due colline fatate. Farewell to Music fu composta da O'Carolan poco prima della sua morte nel castello di Mrs McDermott Roe, sua prima mecenate.

La musica di O'Carolan è sopravvissuta solo grazie alla trasmissione da musicista a musicista, al massimo con partiture composte da semplici linee melodiche: nulla si sa su parti di basso, armonizzazioni e decorazioni che il compositore e gli esecutori contemporanei della sua musica potrebbero avere usato  E' verosimile che gli arrangiamenti più semplici e "leggeri" siano anche i più autentici.

Turlough O'Carolan ha un posto di riguardo nella pagina dedicata alla Celtic Fingerstyle Guitar per il semplice motivo che non esiste praticamente chitarrista interessato a questa musica che non si sia prima o poi imbattuto nelle stupende composizioni dell'arpista cieco: praticamente tutte le sue creazioni musicali sono state riarrangiate in versioni per chitarra, e sono disponibili in tablatures, tutto sommato non particolarmente difficili, e tuttavia di sicuro impatto emotivo.

Celtic Fingerstyle Guitar pages

Queste sono le risorse presenti nel web relative alla chitarra nella musica celtica:

Gli artisti: Home pages

A seguire, invece, ecco le home pages di alcuni dei principali chitarristi di area "celtic fingerstyle"

I canzonieri

Il numero di chitarristi dediti al Celtic Fingerstyle non è particolarmente numeroso, ragione per cui trovare in rete spartiti o intavolature di brani di musica celtica non è impresa molto agevole. E' possibile rivolgersi ai grandi archivi generali di OLGA oppure alle pagine dei links dei due programmi principali di intavolature, ovvero Guitar Pro e Tabledit naturalmente se si possiede il programma in versione registrata.

Esistono però anche siti dediti interamente al fingerstyle: forse il migliore per numero e qualità di intavolature (nel formato Guitar Pro), è l'italianissimo Chitarra & Tablature, del mio amico di Internet "Mammola". Il sito, in perenne crescita (ben oltre le 500 tabs!), si occupa anche di blues, e contiene anche preziosissime lezioni su fingerpicking e slide guitar. Da non perdere!!!

Un sito francese molto interessante, e anche bello graficamente: Acouceltic celtic guitar, il cui autore è uno strenuo propugnatore dell'accordatura DADGAD. Il formato delle accordature è il classico Guitar Pro. Da segnalare inoltre la pagina dedicata alle songs, ricca di testi tra i migliori della tradizione irlandese e scozzese.

Molto bella anche la web page di Dan Mozell, anche lui, come me, professionalmente nel campo sanitario, ma con la passione per la celtic fingerstyle guitar: la sua pagina Music Files contiene molti brani irlandesi e scozzesi arrangiati per chitarra (spartito + intavolatura), in formato .gif.

Una buona raccolta di brani della tradizione musicale celtica in accordatura DADGAD può essere trovata nella Lionel Gueganton's Home Page. I files sono scaricabili sia come .pdf che come files MIDI.