| |
| Alessandra Zecchin è nata a Verona il 13 agosto 1988. Fin dai primi anni i suoi interessi e il suo naturale talento la portarono a scrivere con profondità e stile personale, per suo piacere, per una insopprimibile esigenza e non soltanto nell’ambito scolasticoScriveva molto, nella tristezza come nell’allegria. I temi ricorrenti: l’amore per i suoi genitori, i sentimenti d’affetto, d’amicizia, di complicità per chi aveva accanto, parenti, amici, insegnanti… e per i suoi animali prediletti su tutti, i gatti. Scriveva in prosa e in poesia. Idealista, solare, piena di gioia di vivere, serena e dolce rivela talvolta nei suoi scritti momenti di malinconico sgomento e nostalgia. Frequentava con profitto e soddisfazione la 2ª Liceo Psicopedagogico. Aveva molti progetti e molti sogni. Tutto è rimasto incompiuto. Il 15 ottobre 2003, alle sette del mattino, ad appena 15 anni e due mesi, cinque minuti dopo essere uscita da casa per recarsi a scuola, ha perso la vita, travolta da un automobilista che… forse troppo stanco, forse troppo veloce, forse troppo distratto… sbandando l’ha investita, incolpevole e prudente, ad un passo dal marciapiede e dalla salvezza. I suoi genitori hanno devoluto l’intero risarcimento alla fondazione che porta il suo nome. Ogni anno verranno premiati con una importante borsa di studio giovani particolarmente meritevoli, per quanto riguarda il rendimento scolastico e le doti umane. Inoltre, certi di interpretare il desiderio di Alessandra, rinunciano anche ai proventi loro derivanti da questo libro, devolvendoli interamente al Fondo Assistenza Orfani della Polizia di Stato. |
|
|