Introduzione alla Scia Duodecimana

Nel Nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso

Il Santo Profeta Mohammad (saw) disse:

  In verità, Io vi lascio due cose preziose (thaqalayn): Il Libro di Dio e la mia parentela (‘ithrah), la mia famiglia (ahl-al-bait), queste due non si separeranno mai fino a quando ritorneranno a me alla fonte di al-Khawthar, nel Giorno del Giudizio.  

[Questa.tradizione.è.riportata.in.arabo.all'interno.dell'emblema dell'Associazione]

 La tradizione sopraccitata è conosciuta con il nome di Hadith al Thaqalayn ed è una delle più conosciute tradizioni del Profeta Mohammah (saw).  Essa è stata trasmessa e catalogata da un gran numero di narratori ed esperti di hadith sia Sciiti che Sunniti.

E` il nostro credo che i Thaqalayn, il Santo Corano e gli Imam della famiglia del Profeta (che la pace sia con loro) sono il più grande e puro lascito profetico ed insieme la migliore sorgente di guida per l’umanità.  Questo credo non è fondato sull’ ignoranza o il pregiudizio, ma è qualcosa che può essere ottenuto attraverso lo studio di scritti e tradizioni, da qualsiasi cercatore sincero e privo di pregiudizi. 

Fin dai tempi del Profeta Mohammad (saw) ci fù un gruppo di persone che fecero di ogni parola che usciva dalla sua santa bocca una legge indifferibile per la propria vita. La Guida (Imam) di queste persone fù °Alì, cugino e genero del Profeta*, il suo seguace che più di tutti aveva fatto entrare l'Islam nel proprio cuore divenendo modello da imitare.

Queste persone vennero chiamate 'sciiti' ovvero 'discepoli', 'partigiani' dell'Imam °Alì, e di essi parlò il Santo Corano: 

"Ma certo, quelli che hanno creduto e fatto opere buone, quelli sono il meglio della Creazione"   (98:7).

Secondo Ibn-Abbas, quando fu rivelato questo versetto, il Profeta* disse ad °Alì : "Si parla di te e dei tuoi sciiti. Nel Giorno della Resurrezione vedrai te ed essi soddisfatti e graditi, ma i tuoi nemici umiliati ed oggetto della collera Divina." 

Tabari, nel suo tafsir scrisse:

"L'Inviato di Dio* fu il primo ad impiegare il termine (sciiti) per designare i compagni di 'Alì".

Gli sciiti, durante le secolari vicende dell'Islam, non hanno smesso mai di sostenere i diritti di °Alì e della Famiglia del Profeta* (Ahl-al-Bait), non per partigianeria immotivata, ma perché questa era stata la volontà di Dio e del Suo Inviato*. La loro scuola (madhhab), codificata dal 6° discendente del Profeta*, l'Imam Giafar (as), è la più antica di tutte le scuole di giurisprudenza islamica, la più vicina al tempo ed all'insegnamento del Profeta* e da essa trassero insegnamento gli imam fondatori delle quattro scuole sunnite.

L'Italia, nei tempi moderni, ha visto apparire l'Islam negli anni '70, grazie a studenti e lavoratori arabi, rappresentanti dell'Islam sunnita. Ma diversi italiani sono entrati nell'Islam attraverso una formazione non di parte scoprendo nella Sci°a la parte più pura e fedele al messaggio delle origini. Essi, dopo lunghi     anni di  isolamento, hanno cominciato a conoscersi ed a raccogliersi, nel '91, intorno ad una piccola Agenzia di stampa, 'Il Puro Islam', fondata da uno sciita napoletano, il fratello 'Ammar' che con la sua opera instancabile, con il beneplacito di Allah, è riuscito a fondare una piccola comunità di sciiti italiani, sparsi in tutta la penisola, che pian piano sono cresciuti riuscendo ad imporsi all'attenzione nazionale.

Questo sito web è un ulteriore passo per farci conoscere e crescere insieme sulla via di Dio, affinchè la Sua Parola sia più alta.

Wassalam Alaikum  (La pace sia con voi).

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