NEL NOME DI
DIO CLEMENTE E MISERICORDIOSO
Presso la nostra Associazione sono disponibili i seguenti tre
testi della casa editrice "Semar":
Mortaza Motahhari – “La visione unitaria del mondo” -
€
15,50
Ringraziamo
il Creatore Altissimo e Onnipotente che ha concesso la grazia
della beatitudine, consentendo a questo Istituto di Cultura di
tradurre la preziosa opera di un martire che è ancora vivo grazie
alla sua testimonianza, un intellettuale di grande levatura e
infaticabile studioso, e di offrirla a tutti coloro che della
verità sono assetati e ricercano il mistero della retta Via.
Il martire
Motahhari era nel novero dei pochi possessori delle
caratteristiche necessarie per fare conoscere all’attuale
generazione il vero Islàm. Egli aveva compreso i problemi
dell’allontanamento della generazione presente dai valori
spirituali e ne aveva trovato il rimedio, finalizzando una parte
della propria opera di scrittore all’eliminazione di tali
problemi.
Possa quindi l’opera di Motahhari, che qui
presentiamo, guidare gli amanti delle manifestazioni dell’Eterno
Creatore e condurli alla limpida fonte della conoscenza
dissetandoli.
‘Allamah Tabataba’i “La Shi’ah nell’Islàm” -
€ 18,50
La preziosa opera del
grande filosofo contemporaneo ‘Allamah Sayyud Muhammad Husayn
Tabataba’i che qui presentiamo, si colloca senza dubbio tra i
migliori saggi d’introduzione allo sciismo scritti in forma
scientifica, equa e scevra da pregiudizi.
La
lettura di quest’opera, di alti e interessanti contenuti, offre
ai cultori della ricerca in tale campo e, in special modo a coloro
che guardano all’Islàm dall’esterno, l’occasione di una
corretta comprensione della fede sciita. La presente traduzione
offre agli studiosi e ai ricercatori italiani l’opportunità di
conoscere un grande pensatore e la sua dottrina superando il
problema della lingua. La non conoscenza e la sottovalutazione
dello sciismo, quale confessione fra le principali nell’Islàm,
è la maggiore lacuna dell’islamistica occidentale. Al punto
che, purtroppo, ben pochi sono gli studi dedicati a questo
importante argomento scritti con criteri scientifici e privi di
pregiudizi. Forse, la causa risiede nella scarsità
d’informazioni nel solido rapporto tra gli orientalisti e le
università e i centri islamici legati al sunnismo.
Mentre, invero, il ricco
patrimonio dottrinale dei teologici sciiti mostra la propria
vastità nei più svariati ambiti del pensiero e della scienza,
quali il diritto, la filosofia, la gnosi, l’esegesi, la
letteratura, le tradizioni degli hadith, la storia et
cetera. Apprendendo i fondamenti della fede sciita e la sua
storia, come qui illustrati, il ricercatore che ne voglia
acquisire una comprensione profonda – anziché affidarsi ad
articoli giornalistici, scritti in maniera superficiale sulla base
di differenti motivazioni politiche, sociali o altro – sarà
aiutato dall’attingere alla dottrina di uno studioso che ha
dedicato decenni alle ricerche sullo sciismo. Il presente testo è
stato accolto positivamente per la vastità degli argomenti
trattati, per la scrupolosità dello studio e per il carattere
sintetico e conciso. Scritto originariamente in persiano, è stato
finora tradotto in arabo, in inglese e diverse altre lingue. La
speranza è che la presente traduzione possa fornire alla società
italiana una nuova percezione nell’ambito degli studi sullo
sciismo.
Ruhollah Musawi Khomeyni/Mortaza Motahhari - “La Via
Spirituale” (invito e introduzione)
-
€
15,50
Il
testo invita e introduce alla ricerca della conoscenza di sé,
fine ultimo di chi è consapevole che senza il riconoscimento
reale della propria ragion d’essere l’uomo non coglie il senso
della propria esistenza, il significato reale del suo essere al
mondo. Il muoversi da parte dell’uomo sui passi della via
spirituale e la sua intenzione alla rettificazione e riordinamento
della propria vita sono frutto della necessità innata impressa
nella sua natura originaria, con la quale e nella quale fu
naturato. Sapere di non avere in sé la propria ragion d’essere,
ovvero di non comprenderla, e patire sino in fondo tale mancanza
è il punto originario dello sboccio dell’intenzione che per e
su ordine di Dio metterà ogni cosa al proprio posto, e che al Suo
posto, al posto dell’Unico, non porrà nient’altro che Lui.
L’intenzione
di rimettere al Donatore Generoso ciò che si è ricevuto “in
prestito”, nelle forme appropriate del sacrificio di sé per
amore della Conoscenza del Sé, la cui sostanza reale è la Luce
Muhammadica e la sua Verità (Haqiqat muhammadiyya), segnerà,
se Dio vuole, il conseguente cammino dell’uomo che sa chi gli ha
dato la vita.
Anche
se pochi, in ogni tempo, sono coloro nei quali nasce realmente,
per ordine di Dio, l’intelligenza delle cose spirituali, ciò
nondimeno ogni essere sarà chiamato a riconoscere nel corso
dell’esistenza quel sé stesso per la conoscenza del quale è
stato messo al mondo. Quindi, ogni parola che parla del destino
reale dell’uomo è una parola che non si perde e,
indipendentemente dalla sua piena e immediata comprensione, mette
radici nel cuore di coloro che presentano che morire senza avere
conosciuto sé stessi è morire la morte degli insipienti. Con
tale consapevolezza presentiamo questi due scritti che trattano
della ricerca della conoscenza spirituale e i cui autori sono
uomini che ci sono stati vicini nel tempo e nella cultura (quella
vera, di questi come di quei posti, pur nella diversità delle
forme) e per i quali la vita attiva non era disgiunta dalla vita
dello spirito, come comprovano i loro rispettivi destini.
La
Lettera al figlio invita colui che la legge a seguire la
via spirituale, a cercare il sommo bene della conoscenza di sé e
a lottare contro tutto ciò che ostacola, devia, deforma tale
cammino, a lottare contro il proprio sé inferiore in quella
‘grande lotta’ che è il fondamento d’ogni azione rivolta al
bene. Di là del contesto nel quale si esprime, l’invito alla
conoscenza spirituale è ciò che sta a cuore all’imam Khomeyni,
senza la ricerca della quale ogni altro tipo di azione perde
valore e reale significato. E’ al cuore della conoscenza e della
gnosi che egli invita chiedendo al proprio figlio, e a qualunque
altro che lo ascolti, almeno di non negare ciò che caratterizza
il viaggio spirituale, i suoi ‘stati’, le sue ‘stazioni’,
i suoi raggiungimenti, la sua verità. Da uomo profondamente
radicato nella Via e nella sua cultura spirituale egli parla
all’orecchio del cuore di tutti coloro che non sono accecati
dallo storicismo imperante anche in ambito religioso, dalla forma
esclusivamente letterale dei credo religiosi, egli parla alla
Natura innata (fitrah), se così si può dire, presente in
ognuno, richiamandola all’atto che solo, all’interno del cuore
dell’uomo, gli rende la consapevolezza del suo destino
metafisico.
Che
l’imam Khomeyni sia stato conosciuto, e non soltanto fuori dal
suo Paese, per tutt’altra cosa che per il dato fondamentale del
suo insegnamento, centro e respiro di ogni vero credente, dà la
misura dell’incomunicabilità delle cose spirituali o, meglio,
della loro essenza, in quello che un detto profetico, con tutti i
depositi essenziali delle tradizioni autenticamente spirituali,
metafisicamente e religiosamente integre, ha definito “il più
oscuro dei mondi”.
Non
è compito né di questo breve scritto né della Lettera
dare ragione della visione totale del mondo e della società di
cui l’imam Khomeyni si è fatto veicolo secondo la propria
lettura e analisi, ma quello che qui importa è ricordare
l’anelito primo della coscienza dell’imam che fonda il
‘cuore’ di questa lettera come anche dell’integralità della
sua vita e delle sue opere, il punto di convergenza delle sue
parole cui le moderne società sono sorde e cieche.
E’
nostro parere che, di là dalle grandi azioni e reazioni che una
visione del mondo che cerca di trasformare il tessuto
dell’ordine sociale porta e comporta, il dato indelebile, il
segreto dell’uomo e l’alterità irriducibile della parola
dell’imam si situi su un piano sicuramente compreso da pochi,
quale sia stata la latitudine nella quale è risuonato. Esso
appartiene alla coscienza sovrastorica dell’uomo, alla sua
Natura fondamentale delle quale consegue quel ‘culto’
diritto’ che pochi conoscono in ispirito (“Drizza il tuo
volto alla vera religione in purità di fede, natura originaria
con la quale Dio ha naturato gli uomini. Nessun mutamento patisce
la creazione di Dio: quella è la religione retta, ma i più degli
uomini non sanno”, Corano 30:30).
Che
di tale dato si sia sentita la risonanza non più tardi di qualche
decennio fa è, e rimane, un ‘segreto’, di altro ordine
rispetto al piano storico del suo incerarsi nel quale il bene e il
male degli uomini, inestricabilmente mescolati, possono portare a
risultati non sempre conformi al dato originario, il quale
comunque può essere estratto dagli avvenimenti e rimesso nella
sua forma prima e lì colto come parola d’insegnamento per
l’uomo che necessità di conoscere sé stesso, qualsiasi siano i
suoi natali e la sua appartenenza etnica.
Il
testo dello shaykh Mutahhari, invece, introduce in modo essenziale
ai termini fondamentali della conoscenza spirituale (‘irfan)
e ai primi contenuti delle disciplina interiore di chi inizia a
percorrere il cammino quale perfezionamento di sé che è via di
purificazione dai legami dell’io individuato in una coscienza
che limita sé stessa al solo orizzonte della fisicità, della
grossolanità e dei dati sensibili ed empirici; ne consegue che la
via di ritorno al proprio sé reale è un’astrazione di
quest’ultimo dalla spessa coltre di preconcetti e congetture
mondane che affollano la mente dell’uomo, ed è paragonabile a
uno ‘sgrassamento’ della coscienza, a un suo
‘dimagramento’, un recupero della sua essenzialità per farla
riaderire e ricollegare all’intelligenza spirituale in essa
celata che facendosi guidare dal dato cranico, quindi dalla
rivelazione sovra-umana, dall’influenza spirituale e
dall’insegnamento del Messaggero di Dio (S) e dei suoi Prossimi
(‘a), recupera la sua dignità originaria che la renda atta
all’incontro con Dio (liqa’Allah) e alla conoscenza di
sé. Tale via e fine sempre presenti all’interno di ogni
Tradizione spirituale autenticamente rivelata da Dio sostanziano
nell’Islam in ciò che è definibile come ‘irfan,
compimento e perfezionamento della pratica religiosa conseguente
al rispetto della legge rivelata (shari’ah), che per gli
sciiti imamiti si esistenza nel perfezionamento della comprensione
dell’insegnamento e dell’esempio dei Quattordici infallibili,
il Profeta (S), sua figlia Fatima (‘a) e i Dodici imam (‘a)
della sua Dimora o Casa (ahl al-bayt).
Sono
altresì disponibili i seguenti testi, che si possono ricevere con
una semplice offerta:
-
“La
retta via” (raccolta di 500 hadith del Profeta e della Sua
Famiglia) (*)
- Ayatollah
M.B. Sadr “L’Inviante, l’Inviato, l’Invio”
-
Murtaza Mutahhari “La guida e il magistero”
-
Murtaza Mutahhari “Società e storia”
- Murtaza
Mutahhari/M.B. Sadr “L’Imam occulto”
-
Imam Khomeyni “La vita, la lotta, il
messaggio”
-
Imam Khomeyni “Citazioni”
-
Alla mah Tabataba’i “Gesù e Maria nel
Corano”
-
Alla mah Tabataba’i “Compendio della Dottrina
Islamica” (*)
- “L’Imam
al-Mahdi e i segni che precedono il suo avvento”
-
Seyyed Mussavi Lari “L’Islam e la
civilizzazione occidentale”
-
AA. VV. “L’Imam Mahdi e i segni che precedono
il suo avvento”
-
°Ali Shariati “Arte in attesa del
restauratore”
-
“Il Messaggio di Gadir” (*)
-
J. Hosseyni “La Preghiera” (*)
Libri ed opuscoli in preparazione:
-
“S. Ibn Tawus “Alluhuf (Il martirio dell’Imam Hosseyn)”
(*)
-
Quaderni d’orientamento spirituale “Considerazioni sulla
Giustizia”
-
Quaderni d’orientamento spirituale “Introduzione alla Scia
Duodecimana” (*)
-
Ahl-al-Bait “Sciismo ed imperialismo” (*)
-
Ahl-al-Bait “Al-Qods (Gerusalemme) tra attualità ed eternità”
(*)
-
Ahl-al-Bait “L’albero insano. Alcune considerazioni sulla
modernità alla luce dell’Islam” (*)
-
J. Hosseini “La purificazione dell’anima e l’acquisizione
della virtù” (*)
-
J. Hosseini “Conoscere il Nahjul-Balagha” (*)
-
M.Abde Khoda’i “La gnosi nell’Islam” (*)
-
“La vita dell’Imam Reza (as)” (*)
-
Ayatollah Najafi Qushani “Viaggio nel mondo
invisibile”
-
S. Muhammad Rizvi “Un’introduzione alla Sharia” (*)
-
Seyyed Sadfar Husayn “Storia dei primi tempi dell’Islam” (*)
-
AA. VV. “Hezbollah:
-
AA. VV. “La moschea di Jamkaran” (*)
-
S. Muhammad Rizvi “Il khums” (*)
-
Ayatollah Al Uzhma Fazel Lankerani “Leggi pratiche dell’Islam”
-
Ayatollah Javad Amuli “Uno sguardo ai fondamenti dell’Autorità del
Giurisperito”
-
Shahid Dr. Mustafa Chamran “La Rivoluzione Islamica e la Guerra
Imposta” (*)
-
Riza Abdullah Ammari “Il culto wahabita” (*)
-
Imam Zainal Abidin (as) “La lettera dei diritti”
-
Ahl-al-Bait “Interiorismo ed esteriorismo” (*)
(*)
contrassegnati con l’asterisco sono quei libri ed opuscoli già
disponibili in formato word
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