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Belluno - Bolzano Bellunese
Bersaglieri in festa alle falde della Schiara in una splendida giornata
di sole Bolzano Bellunese per il loro raduno provinciale. Dopo l’ammassamento al
parco si è formato un corteo, accompagnato da due fanfare, che ha
raggiunto il cortile della scuola elementare Gregorio XVI dove si è
tenuta la cerimonia ufficiale, aperta dall’alzabandiera. Con le varie
autorità, tra le quali il vice prefetto vicario Darco Pellos, parecchie
le rappresentanze presenti delle varie associazioni combattentistiche e
d’arma che hanno reso gli onori ai gonfaloni dei comuni di Belluno,
Sedico, Longarone, Ponte nelle Alpi e della Provincia di Belluno ed al
medagliere nazionale dell’Associazione Bersaglieri d’Italia.
Al saluto del presidente provinciale Alvise Peloso hanno fatto
seguito gli interventi del sindaco Antonio Prade, del rappresentante di
palazzo Piloni Raffaele Addamiano e dei generali Elio Ricciardi e
Elvezio Vicini, quest’ultimo a nome della presidenza nazionale.
Molto suggestiva e ricca di significati è stata poi la cerimonia
di scoprimento della targa che ricorda fatti d’arme accaduti nella zona
ai piedi della Schiara durante la ritirata del 1917. La cerimonia nel cortile della scuola si è conclusa con gli onori
resi ai caduti prima che si riformasse il corteo che ritornava nella
zona del parco per il prosieguo della mattinata. Molto applaudita dal
pubblico presente la sfilata al passo di corsa degli ondeggianti
cappelli piumati accompagnati dalle festanti fanfare. I radunisti hanno poi assistito alla messa celebrata dai parroci
del luogo, don Candido Bortoluzzi e don Gemo Bianchi e dal cappellano
militare don Sandro Capraro con i canti eseguiti dal gruppo “Voci dai
cortivi”.
Epilogo della mattinata in piazza Martiri. Qui i bersaglieri sono
giunti sul mezzogiorno a passo di corsa e preceduti dai propri labari e
da quelli delle altre associazioni combattentistiche e d’arma. «Le
parole di questa targa siano di insegnamento alle future generazioni e
la popolazione di Bolzano Bellunese sia orgogliosa di quanto vi è
scritto». Il generale Elio Ricciardi e il sindaco Antonio Prade hanno
così riassunto, in perfetta sintonia d’intenti, il significato della
targa che ricorda i fatti dell’autunno 1917 che videro protagonisti
reparti di bersaglieri, compagnie di alpini del “Monte Pavione” e la
popolazione locale, in particolare molte donne, che rifocillarono i
militari in ritirata proprio a Bolzano.
Gli eventi di allora sono stati ricordati da Ricciardi con accenti
di gratitudine nei confronti di coloro i quali si trovarono uniti da
comune destino contro l’incombente occupazione che avrebbe dato inizio
al tristemente ricordato “an de la fan”. Il tutto è stato inquadrato
quale tappa remota di un lento processo storico, oggi di estrema
attualità, che ha nell’Unità del nostro Paese il punto più alto di
riferimento.
le locandine
...la targa...
...Pasquale Di Placido, segretario della
sezione di Belluno, infaticabile organizzatore...
...il momento dei labari e dei gonfaloni...
...il medagliere nazionale...
d
...con il maresciallo luogotenente Antonio Miele,
capo fanfara dell'11° e l'amico Beniamino Mammani...
...il suono della fanfara prima
dell'inaugurazione della targa dedicata al 19° Reggimento...
...onori ai Caduti...
...con il sempre presente Silvano Da Col...
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