LEONE VI DI BISANZIO

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Pianta della Cripta

  • Convegno Scientifico Internazionale LA CRIPTA BIZANTINA DI SANTA CRISTINA Valore storico, artistico e religioso sulla via di Bisanzio Nei secoli VI e VII numerosi monaci giunsero nelle regioni dell’Italia meridionale dalla Siria, dalla Palestina e dall’Egitto, avendo abbandonato le loro terre a causa delle invasioni arabe.
  • . Bisanzio è dunque parte integrante della nostra storia medioevale, anche se nei nostri libri scolastici e non, il suo ruolo politico e culturale non è adeguatamente evidenziato e valorizzato.
  • . Certo Bisanzio diede un apporto determinante proprio sotto il profilo culturale in un’epoca di assoluta decadenza dell’Occidente e del ruolo di Roma invasa dai barbari e soggetta alle conseguenze peggiori della feudalità.
  • . I collegamenti marittimi tra Bisanzio e la Terra d’Otranto, oltre che l’Italia meridionale erano facili e frequenti.
  • . Bisanzio inviava funzionari civili e militari d’origine orientale e di lingua greca per controllare queste regioni; molti di questi si stabilivano definitivamente raggiunti spesso dalle famiglie.
  • . Rapporto continuativo ed organico con Bisanzio e con l’emisfero orientale del Mediterraneo, circolazione di uomini e di idee attraverso i canali delle correnti migratorie, trasferimento di funzionari, trapianto di individui e di gruppi originari dell’Oriente, riattivarono una serie di iniziative, compreso l’uso della lingua greca, indispensabile per la professione della fede, per la celebrazione della Liturgia e per l’adempimento dei doveri verso il potere imperiale.
  • . Nei secoli VII e VIII i fenomeni sopra accennati interessarono la Chiesa, la Chiesa ancora unita, sia pure con due centri di riferimento teologico, cultuale e giurisdizionale quali Bisanzio e Roma.
  • . Nei secoli IX e X la presenza politica e culturale di Bisanzio in Terra d’Otranto si fece più salda ed efficace; la favorirono i successi militari, le successive annessioni territoriali, l’adeguamento del profilo amministrativo per un più saldo controllo, il modellamento del sistema ecclesiastico che portò ad una più stretta obbedienza dei vescovi al patriarcato di Costantinopoli, alla tradizione liturgica e teologico-spirituale orientale.



    ::: Storia di Milano ::: dal 901 al 1000
  • . Lotario è appoggiato dall'imperatore di Bisanzio.
  • . 968 4 giugno Ambasceria (fallita) del vescovo di Cremona Liutprando presso la corte di Bisanzio per ottenere una principessa porfirogenita (nata nella porpora) per Ottone II.
  • . Pietro la principessa Teofano di Bisanzio con la benedizione di papa Giovanni XIII.



    ::: Storia di Milano ::: dal 701 al 800
  • . 775 14 settembre Sul trono di Bisanzio sale Leone IV, figlio di Costantino V.
  • . Il malgoverno dei franchi poteva spingere l'Italia nuovamente verso i Longobardi, tanto più che a Bisanzio era esule onorato del titolo di patricius re Adelchi.



    helios
  • L’interculturalità nell’area delMediterraneo: fortificazioni e siti bizantini in Calabria Di Maria Barreca Dalla prima metà del VIalla seconda metà dell’ XI secolo l’Impero di Bisanzio fu titolare didiritti di sovranità su ampie porzioni del Mezzogiorno peninsulare d’Italia.
  • . Bisanziosvolse in Calabria, Basilicata e Puglia un’opera di riorganizzazione e diassimilazione: i Bizantini favorirono nel Meridione d’Italia il miglioramentodelle condizioni generali di vita sociale ed economica, salvaronodall’abbandono molte città antiche, ne fondarono di nuove e promosserodappertutto il recupero delle terre incolte e l’ampliamento degli spaziabitati.
  • . Egli riuscì a neutralizzare il potere di Ludovico II sul ducato diBenevento e a far riconoscere ad Adelchi l’egemonia di Bisanzio.



    La Chiesa Bizantina di San Mauro
  • . Sovente nei due secoli successivi, erano esse stesse a organizzarsi per la difesa, alimentando con proprie reclute inesperte le truppe guerriere o sostenendo con propri funzionari il debole potere locale, anche se lo si esercitava in nome di Bisanzio.
  • . Sullo scorcio del IX secolo, Bisanzio mandò un altro esercito al comando del generale Niceforo Foca il Vecchio allo scopo di rafforzare le funzioni amministrative del Mezzogiorno d'Italia.
  • . Le stesse popolazioni del tarantino non poterono contenere il loro impulso di indignazione, di malcontento e di ribellione contro i funzionari di Bisanzio, che si dimostrarono incapaci di un sufficiente grado di governabilità e di prevenzione contro gli agguati saraceni tra il 928 e il 934.
  • . Nella seconda metà del X secolo, Bisanzio era impegnata nei territori di confine dell'Asia mussulmana, dove lottava per la sua stessa esistenza politica dato che subiva non pochi rovesci.
  • . La discesa riportava di attualità il rischio delle mire espansionistiche nel Meridione bizantino da parte degli Imperatori di Sassonia.  Bisanzio non potè intervenire.
  • . Bisanzio questa volta fu costretta a intervenire in maniera decisa: inviò delle truppe in Italia per difendere le province imperiali, che fece poi raggruppare in un Catepanato con il capoluogo a Bari, nel 975: era una nuova istituzione amministrativa che sostituiva il vecchio Thema .
  • . Fatto sta che il rischio di un distacco, in questa situazione sfuggente, del Catepanato pugliese da Bisanzio si faceva sempre più possibile.
  • . Successivamente Bisanzio fece seguire una riforma che prevedeva la creazione di piccole proprietà assegnate ai contadini-milites in cambio delle prestazioni tenute nell'esercito stanziato nelle province.
  • . Tra la provincia salentina e Bisanzio si era stabilito un legame di dipendenza preferenziale se non proprio assoluta, e comunque molto più saldo rispetto al resto del territorio pugliese, non escluse Brindisi e Taranto.
  • .   Nel Salento si ripetevano le funzioni rituali ortodosse diffuse dalla politica religiosa di Bisanzio in tutto l'Impero: era un segno di unità e di compattezza, che rimase pressoché intatto anche con il dominio dei normanni e degli svevi.

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    Real Casa di Borbone delle Due Sicilie - Archivio Storico
  • . Esso fu, infatti, fondato dai Paleologhi, quando ancora sedevano sul trono di Bisanzio, e nacque quale entità religiosa, militare e patrimoniale direttamente legata alla loro famiglia.


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  • . Qualche secolo più tardi, il re longobardo "Pertarito concluse una pace ’eterna’ con Bisanzio sulla base del riconoscimento dello status quo ; la pace fu probabilmente ratificata da inviati longobardi, i quali nel 680-81 presero parte a Costantinopoli al Concilio che condannò il monotelismo.
  • . Bisanzio si rassegnò allora anche sotto il profilo giurisdizionale alla perdita di gran parte dell’Italia, mentre Pertarito e il figlio Cuniperto rinunciavano a qualsiasi ulteriore espansione territoriale longobarda"(9) Del resto si è dato il caso, nel 715, che tra Comacchio bizantina ed altre città padane dominate dai longobardi venisse stipulato un patto per agevolare gli scambi commerciali tra le parti non propriamente rivali.
  • . E’ stato già accennato, però, che la condizione storica determinante di tale presenza deve essere stata la lotta iconoclastica, cio è contro la venerazione delle immagini sacre, condotta con persecuzioni di vescovi, sacerdoti e monaci dall’imperatore di Bisanzio Leone III e successori.
  • . L’imperatore di Bisanzio Leone III, per finanziare la lotta contro l’espansione araba, aveva inasprito talmente le tasse da provocare in Italia il rifiuto di pagarle ; nel 726, una dichiarata ostilità fu capeggiata proprio dal papa Gregorio II (715-731), col coinvolgimento dei ducati longobardi di Spoleto e di Benevento, per ottenere l’autonomia da qualsiasi ingerenza imperiale bizantina (14), cominciando con l’esenzione dalle imposte.
  • . A Bisanzio non si conoscevano ordini monastici.


    Istruzioneonline
  • . 29 - EUROPA E BISANZIO NEI SECOLI IX E X) NUOVE INVASIONI BARBARICHE Verso la metà del IX secolo, contemporaneamente alla disgregazione dell'impero carolingio, si abbatteva sull'Europa una nuova ondata di incursioni e di spostamenti di popoli.
  • . Bisanzio dovette affrontare numerose aggressioni provenienti dall'esterno.
  • . BISANZIO: LA DINASTIA MACEDONE Travagliato da molti e gravi problemi, l'impero bizantino poté risollevarsi dalla crisi grazie soprattutto ai sovrani della dinastia macedone che operarono vigorosamente sul piano interno ed esterno per un secolo e mezzo.


    La Calabria nel periodo Normanno Svevo
  • . Era quella di rito bizantino la religione più diffusa in Calabria, ben radicata sia per i rapporti con Bisanzio sia per l’avvento di numerosi monaci basiliani, profughi dall’Oriente a causa delle persecuzioni iconoclaste.


    La Storia di Santa Severina
  • Home page / La storia Occupata dagli Arabi nell'840 fu da essi tenuta, baluardo strategico sulla valle del Neto, fino all'885-886 quando Niceforo Foca, valoroso generale bizantino di Basilio I espugna Santa Severina e riconsegna all'Impero di Bisanzio la città  rimasta, nonostante l'occupazione araba durata quasi mezzo secolo, grecanica nei costumi, negli usi, nell'animo religioso.

  • Benefits





    ...:: Il Museo Diocesano ::...
  • . Al tempo di Leone VI (886-911) Santa Severina è già Sede Metropolitana, seconda e ultima istituita in Calabria da Bisanzio.


    Istituto Italiano di Numismatica
  • . A STAZIO, Bisanzio (1959) esaurito 3.


    Tragùdia Àfona
  • . D'altra parte, la disponibilità militare di Bisanzio verso i suoi confini occidentali fu sempre molto più debole rispetto alla maggiore attenzione dedicata ai confini asiatici e balcanici.
  • . Inoltre Roma, da tre secoli, non si rassegnava alla perdita delle diocesi siciliane e calabresi poste sotto il controllo diretto di Bisanzio.
  • . Attenzione però a non immaginare una sorta di mondo bizantino intatto "senza Bisanzio".


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  • . Era allora imperatore di Bisanzio Giustiniano che tentò la riconquista delle terre occidentali appartenute all'impero romano e occupate poi dai barbari.


    www.abbaziagreca.it - Arte e Cultura - Icona della Madre di Dio
  • . I fondatori con i loro monaci venivano dalla Calabria che allora era sotto il dominio di Bisanzio e dipendeva ecclesiasticamente da quel Patriarcato.
  • . Esistono molte testimonianze di scambi culturali tra monaci calabresi e Bisanzio, con l'immigrazione di icone, codici e vasi sacri.
  • . La prassi esecutiva usata per realizzarla è la stessa delle antiche icone bizantine, le caratteristiche fisiologiche dei volti sono analoghe a quelle delle Odighìtrie di Bisanzio.

  • LEONE VI DI BISANZIO ?



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  • . D'altra parte, la disponibilità militare di Bisanzio verso i suoi confini occidentali fu sempre molto più debole rispetto alla maggiore attenzione dedicata ai confini asiatici e balcanici.
  • . Inoltre Roma, da tre secoli, non si rassegnava alla perdita delle diocesi siciliane e calabresi poste sotto il controllo diretto di Bisanzio.


    Cronologia
  • Inizia la dominazione dei Vandali a cui seguiranno gli Eruli, i Goti e gli Ostrogoti 476 I Bizantini con Belisario conquistano la città che rimmarrà sotto la loro dominazione per oltre 400 anni L'imperatore Leone Isaurico sottomette le diocesi della Sicilia e della Calabria all'ubbidienza del patriarca di Bisanzio, staccandole da Roma.


    ORIOLO il sito web ufficiale della città di Oriolo provincia di Cosenza
  • . Con l'abbandono dei territori da parte di Bisanzio cominciò la loro latinizzazione e subentrarono le monarchie normanne.

    http://digilander.iol.it/adellacalabria/ @CallCenter