FONDO MUSICALE



   

Acclamate il Signore, voi tutti della terra

 

Tratto da "Il fondo musicale dell'Addolorata" di Francesco Nocerino


Nell’archivio parrocchiale dell’Addolorata sono custoditi i registri dei battezzati, dei defunti, dei matrimoni, cartelle di atti amministrativi e, in più, numerosi libri di teologia, morale, prediche e agiografie dal 1600 in poi. Oltre a ciò, nella stessa parrocchia, è conservato anche un Fondo Musicale, costituito da una raccolta di numerose opere manoscritte e stampate, interessante te­stimonianza della prassi musicale in ambito liturgico nelle chiese di Portici, tutte databili tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del novecento.

Ha salvato questa raccolta musicale, preservandola dall’incuria e da disper­sioni, l’attuale parroco, Don Antonio Precchia, stimato studioso e attento pro­motore di iniziative musicali, tra le quali la realizzazione di manifestazioni concertistiche di musica sacra e la costituzione di scholae cantorum giovanili. Sull’origine e la costituzione del Fondo Musicale dell’Addolorata non si hanno finora precise notizie, ma, sulla scorta delle informazioni che si evincono dalle opere conservate, è possibile avanzare l’ipotesi molto probabile che un nucleo iniziale di composizioni di musica sacra, formato forse dalla biblioteca privata di qualche sacerdote musicista porticese, sia stato oggetto di progressivi e successivi incrementi, frutto di donazioni, scambi e lasciti da parte di maestri di musica laici e sacerdoti, che erano attivi ed impegnati presso la parrocchia.

Una prima ricognizione del materiale conservato nel Fondo Musicale dell’Ad­dolorata, ha rivelato un singolare insieme di documenti di indubbio valore storico e artistico.

Considerevole è il numero di manoscritti, quasi tutti di genere sacro, redatti per lo più da musicisti locali, dilettanti e professionisti, che svolsero la propria attività a Portici. Datati con certezza a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, i manoscritti documentano una significativa presenza di sacerdoti, impegnati oltre che nelle loro funzioni pastorali e educative, anche nella composizione di brani di musica sacra; infatti, all’educazione musicale dei sacerdoti è sempre stato dato un rilievo particolare nella formazione ecclesiastica da parte della Curia napoletana e non mancano, nella raccolta musicale porticese, opere manoscritte di maestri della Cattedrale, del Seminario Arcive­scovile di Napoli, che operano nell’Ottocento, quali Gennaro Parisi e Ferdinando Bruno.

Tra tali manoscritti, appaiono alquanto numerosi gli autografi (spartiti e partiture) dei sacerdoti Beniamino Spedaliere, fertile compositore e apprezzato esecutore, Enrico Crispo, pianista e compositore napoletano e del ben più noto Edoardo Bottigliero, che possiamo definire vera gloria musicale porticese.

 

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