LA CHIESA



   

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni

Guida della chiesa

La chiesa sorge vicino alla cappella Zelo e già dal 1835 servì per soddisfare tutti i bisogni spirituali degli abitanti del quartiere detto “Bosco Cremano”. Il titolo di M. SS. dei sette dolori rispecchia una devozione molto diffusa tra il popolo.

All’entrata c’è una cancellata di ferro che protegge un portone di legno. Sull’architrave si legge la seguente iscrizione: “TIBI VIRGO DOLENS PIA MUNIFICENTIA REGIS POPULIQUE RELIGIO. A.D. HOC CONDIDERUNT TEMPLUM 1835 A.D. NOVA FIDELIUM PIETATE AMPLIATUM ET RESTAURATUM 1921”.

La facciata dall’aspetto classicheggiante si presenta simmetrica nel suo complesso. Ai lati due campanili dominano sulla parte centrale più bassa e sormontata da un timpano triangolare. In facciata tre gradini di piperno immettono al portale di accesso in legno architravato con mensole curvilinee su cui poggia l’architrave, ai lati si notano lesene scanalate culminanti in capitelli di ordine ionico. Suddivide il primo piano dal secondo una cornice marcapiano, in corrispondenza assiale dal portale, una finestra semicircolare illumina l’interno della chiesa, tale lunetto è affiancato da lesene sovrastate da capitelli compositi. Nelle lesene si notano racemi vegetali di reminiscenza classica. Bella è la cornice clipeata con foglie di alloro con Madonna sempre di reminiscenza classica. Simmetricamente in facciata si notano rispettivamente un orologio, una meridiana e più in alto le torri campanarie.

Entriamo nel Tempio

(Clik sull'immagine che intendi ingrandire)


Il Battistero

Nell'area del presbiterio, tra l'abside e la prima colonna della navata a sinistra, guardando l'altare, si trova il battistero, opera di artigiani locali, alla cui sommità c'è un bronzo che raffigura un agnello con la bandiera simbolo della resurrezione di Cristo.

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Il Trono

Sul fondo dell'abside si eleva un trono semplice, ma nello stesso tempo imponente con un'architrave sostenuto da quattro colonne. Alla sommità due angeli sostengono un cuore trafitto.

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Nella nicchia sottostante c'è l'artistica statua della Madonna di scuola del '700 napoletano. La statua rappresenta la Vergine Addolorata con viso mesto e una lacrima che scende su una gota. E' coperta da un manto nero, con fini ricami in oro. all'altezza del petto risalta un quore trafitto da sette spade. La Vergine ha tra le mani un fazzoletto bianco e dal braccio destro pende una borsetta argentea. Sul suo capo splende una corona. Si può accedere al trono tramite due scale poste dietro L'altare trono.

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L'altare Trono

E' in marmo policromo. C'è un tabernacolo con porticina argentea. (5) E' arricchito da 10 candelieri. Ai lati ci sono 2 angeli in marmo bianco che prima portavano due lampade.

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Di faccia, l'altare è impreziosito da sei medaglioni bronzei con sei teste di angeli. Ai lati dell'altare trono ci sono due artistiche lampade del SS. Sacramento che pendono da due medaglioni nei quali sono scalfiti due cuori trafitti da spade. L'altare è sostenuto da 4 colonne e vi si può accedere salendo 3 gradini.


L'altare mensa

Al centro dell'ampio presbiterio vi è il nuovo altare-mensa che è un'opera post- conciliare.


L'ambone

Sempre dopo il concilio è stato costruito l'ambone con marmi ricavati dal battistero che prima era all'entrata della Chiesa.


L'antico ambone

Resta al centro della Chiesa appoggiato alla parete sinistra un altro ambone ricavato da marmi di risulta e che era utilizzato per le prediche quaresimali.


Abside

Sulla cupola dell'abside è raffigurata l'incoronazione della vergine da parte di Gesù, con schiere di angeli che inneggiano con strumenti alla gloria di Dio. (vedi foto 2)


Cupola centrale

E' arricchita da quattro finestre dalle quali piove una luce diffusa.


Navata centrale

Lungo tutto il perimetro della Chiesa ci sono undici candelabri a sette candele. Per tutta la navata centrale e le due laterali ci ci sono dodici medaglioni con croci sulle quali fu apposto dal vescovo l'olio della consacrazione della Chiesa. La volta è impreziosita da una grande ostia con raggi dorati con la scritta IHS e sostenuta da angeli. Al centro c'è un dipinto raffigurante la famiglia divina e umana di Gesù.

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Ai lati della volta ci sono quattro dipinti con didascalie tratte da brani evangelici raffiguranti la presentazione di Gesù al tempio (9),     Gesù nel Getsemani (10),  la sepotura di Gesù (11).

(9) (10) (11)

La navata centrale termina con una cantoria e un organo con canne finte che è sorretto dal portale centrale della Chiesa con tamburato ligneo e lapide che ricorda la benedizione della Chiesa da parte del Vescovo Camillo Rossi, ammiriamo anche ai lati due Acquasantiere in marmo ed angeli di bronzo.


Nei lati della croce latina ci sono due altari. A destra del Sacro Cuore (12) che ha ai lati due nicchie con S. Giuseppe (13) e S. Anna (14), a sinistra altare di S. Gioacchino (15)

(12) (13) (14) (15)

Ai lati di questo altare ammiriamo due tele raffiguranti la M. SS. del Conforto (16) con angelo recante l'iscrizione I.N.R.I., opera del settecento napoletano, l'altra tela raffigura la maternità di Maria.

(16)

Altri altari ai lati della croce latina: Madonna di Pompei, Santa Teresa del Bambino Gesù (17) il quale è stato rimosso per creare la porta di accesso alla nuova sacrestia, S. Ciro (18), S. Vincenzo Ferri (19), S. Antonio (20).

(17)   (18) (19) (20)

Ai piedi di questo altare c'è il luogo della sepoltura del primo rettore della Chiesa, Giuseppe del Mastro; questo ci è ricordato dalla lapide marmorea che ricopre il loculo con l'iscrizione in lingua latina.

 

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