- PICCOLA GALLERIA STORICO-ICONOGRAFICA
DI SAVONA E DINTORNI
- HANNO SCRITTO...



- Savona ieri -

In mare irato,
in sùbita procella,
invoco Te,
nostra benigna Stella.

Hoc Habet ex Coelis,quam sit Saona Fidelis 

55) Sant'Agostino / Magazzino del Sale, prima della demolizione - anni Trenta NUOVO INSERIMENTO

1) La vecchia Stazione di piazza del Popolo - inizi del '900

2) Via Paleocapa da piazza Mameli - inizi del '900

3) Piazza Mameli - inizi del '900

4) Piazza delle Erbe - anni Trenta

5) Prima di via Paleocapa - 1890 circa

6) Sbancamenti per via Paleocapa - 1894

7) Il Porto - anni Trenta

8) Il Porto - inizio anni Cinquanta

9-10) I quartieri della darsena prima e dopo i bombardamenti

11) Il Porto nel 1915

14-56) Panorama della zona della Darsena dalla Fortezza - raffronto 1998/anteguerra NUOVO INSERIMENTO

57) La Camera di Commercio presso la Marinetta NUOVO INSERIMENTO


- Savona oggi -

12-13) Loggia del Castello Nuovo - 1998 - 1977

15) Il ponte di San Giacomo - 1999

16) La Torre della Quarda o "Torretta" - fine anni Ottanta

17-18) Viste aeree dei quartieri ovest - anni Settanta

19-22) Il porto e la Darsena - anni Settanta e Ottanta - 2000

23-24) Le torri del Brandale e la Campanassa - fine anni Ottanta - 2000

25) Il Duomo - anni Settanta

26-27) Palazzo Della Rovere - di Giuliano da Sangallo - ca.1990 - 2000

28) Palazzo Delle Piane - 1990 ca.

29) La "nuova" stazione appena costruita - 1977/78

30-35) Cappella Sistina - Tomba dei genitori di Sisto IV - Stemma dei Della Rovere

36) Il timpano del portale maggiore dell'antica Cattedrale del Priamar

37) La Certosa di Loreto


Vi invitiamo a visitare, nella sezione STORIA DI SAVONA,
la parte dedicata agli scavi archeologici .



 

 

 

- Dintorni di Savona -

Ogni mattina attraversa il paese
uno che dà a tutti il buon giorno,
anche a quelli che vede per la prima volta,
anche a quelli che non glielo rendono;
ma sempre prima che all'adulto
sorride al bambino ch'egli tiene per mano.
E' vecchio,
si muove tra ombre quasi sempre anonime
ed ogni saluto è un congedo.

Camillo Sbarbaro - Spotorno, 1967

38) Valleggia (Quiliano): San Pietro in Carpignano - 1997

39-40) Val Quazzola (Quiliano): ponte romano in località Ricchini - 1997 - 1999

41) Val Quazzola (Quiliano): ponte romano in località Volte - 1997

42) Val Quazzola (Quiliano): resti del ponte romano dopo località Volte - 1997

43-44) Finale Ligure: castel Govone, con la "torre dei diamanti" - anni Ottanta

45) Rada di Vado Ligure - anni Cinquanta

46-47) Bergeggi: l'isola - 2001

48) Zinola: il ponte dei Saraceni (1434) - 2001

49-53) Cadibona (Quiliano): la borgata di Capanne - LINK -

54) Cosseria: rievocazione della battaglia Napoleonica - 2001


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- HANNO SCRITTO...


Savona, 1739

Savona è la seconda città dello
Stato di Genova. Aveva un ottimo porto,
che è stato lasciato colmare perché
tutti i traffici passassero per Genova.
Ha un'ottima architettura,
le vie larghe e le case assai alte....

Charles De Brosses, linguista 

29 Aprile 1787

Qui ci sono usignoli, beccafichi,
ortolani, fagiani, pernici, quaglie,
un clima superbo e la possibilità
 in qualsiasi momento di cambiarlo
dall'estate all'inverno salendo in montagna.
La terra produce vino, olio, fichi, arance
e tutti i prodotti dell'orto ogni stagione......

futuro presidente Thomas Jefferson
(1801 - 1809)

 

Savona, 1728

Il vecchio porto di Savona è talmente distrutto
 che non sembra possa essere riattivato.
La città è oggi davvero dov'era il porto.
Per questo il progetto del Re di Francia
di prendersi questa città è una chimera,
così come il timore dei genovesi
e la loro gelosia per questa città.
Il porto potrebbe essere riattivato
soltanto con spese immense e non c'è rada
che sia meno di questa adatta
ad essere trasformata in porto.
All'estremità della punta ad ovest
che le montagne fanno verso Savona,
descrivendo un arco, è Vado,
un porto cento volte migliore di quello di Genova.
Nel porto di Vado non è mai avvenuto
che si sia perduta qualche nave,
mentre ogni anno se ne perde
qualcuna nel porto di Genova.... 

Charles de Secondat,
Baron de la Brède et de Montesquieu
(1689-1755)

 

 

Savona, 1889

Entriamo nel porto di Savona.
Un gruppo di immense ciminiere,
di officine e fonderie, alimentate ogni giorno
da quattro o cinque vapori inglesi carichi di carbone,
 lancia nel cielo, attraverso le sue bocche giganti,
dei rigurgiti tortuosi di fumo che ricadono
subito sulla città con una nera pioggia di fuliggine,
che la brezza disperde di quartiere in quartiere
come una nebbia infernale.
Non finite in questo porto,
marinai che volete conservare le vele bianche
dei vostri piccoli navigli senza macchie.
Savona è tuttavia gentile,
molto italiana,
con delle strade strette e allegre,
piene di commercianti gesticolanti,
di frutti esposti per terra, di pomodori scarlatti,
di zucche rotonde, di uve nere o gialle,
trasparenti come se avessero bevuto la luce;
di insalate verdi frettolosamente mondate,
le cui foglie, seminate in abbondanza sui selciati,
simulano un'invasione degli orti nella città.

Guy De Maupassant

 


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