I 90-92: le associazioni come regolatrici delle donazioni
I 90-92: dalle associazioni dipende l'ordine sociale
I 90: Italia
I 90: tasso del 100% per prestiti su terre
I 91-92: ipoteche
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la libera vita spirituale
[leggi "immateriale" - ndc]. Ma
la libera vita spirituale, l'ho detto prima,
fa sì che vi siano persone che sono meri consumatori nei confronti del passato
[il grassetto è mio - ndc].
Ma come si comporta la vita spirituale rispetto al futuro? Essa è produttiva
come tramite; dunque è straordinariamente produttiva
[traduzione originale: "Essa è in certo senso mediamente produttiva; anzi
straordinariamente produttiva" - ndc]. Vale a
dire che, pensando la libera vita spirituale nell'organismo sociale davvero
svincolata da ogni ceppo, così che le facoltà umane possano svolgersi sempre più
pienamente, allora appunto la vita spirituale libera sarà in grado di esercitare
un'influenza straordinariamente feconda sulla vita spirituale parzialmente
libera che interviene nella produzione materiale. Qui il fatto comincia ad
assumere un aspetto economico.
Chi è capace di
considerare la vita senza preconcetti si dirà: non è
indifferente se, in un campo qualsiasi, tutti coloro che operano nella vita
spirituale libera vengano eliminati (forse perché non riescono a ottenere più
nulla da consumare, o perché si accordi diritto d'esistenza solo a chi lavora
materialmente) oppure se nell'organismo sociale possano sussistere uomini che
svolgono un'attività spirituale veramente libera [è
chiaro che i predicatori di Steiner che ritengono incompatibile il pensiero
primario del minimo vitale con la "tripartizione", o che accordano
diritto d'esistenza solo a chi lavora materialmente, non
sono capaci di considerare la vita senza
preconcetti - ndc].
Tali uomini [siano
essi insegnanti, contabili, o tutti coloro che, grazie al lavoro materiale che
sarà sempre più svolto dalle macchine, lavoreranno sempre meno in senso
materiale ma sapendo sempre più liberarsi nel loro pensare potranno sempre più
scegliersi qualsiasi altro lavoro o interesse immateriale -
ndc]
hanno la facoltà di sprigionare "il ben dell'intelletto", la spiritualità negli
altri, di dare una maggiore mobilità al loro pensiero, così che gli altri
divengano più abili anche per operare nei processi materiali.
Ma bisogna accentuare che qui si intendono uomini di
adesso ["adesso"
in quanto ai tempi di Steiner il lavoro materiale incominciava ad essere svolto
dalle macchine - ndc]; perciò non si può controbattere quello che ho detto, adducendo
l'esempio dell'Italia dove certo in passato venne prodotto molto in fatto di
vita spirituale libera; i processi economici che partono dallo spirito non ne
hanno però ricevuto particolari impulsi. Infatti, là si tratta di vita spirituale
libera, ma proveniente dal passato: monumenti, musei, e così via; ma essi non
producono nulla. Solo ciò che è vivente può produrre qualcosa, ciò che emana
dall'uomo spirituale libero e si trasmette agli altri produttori di beni
spirituali. Ecco quello che opera verso l'avvenire anche per produrre valori
economici. Esiste dunque pienamente la
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possibilità d'influire in modo risanatore sul processo economico, aprendo
liberamente il campo ai liberi lavoratori spirituali.
Immaginiamo ora di avere in una comunità sociale una vita associativa sana.
Quello che importa è di ordinare il processo produttivo in modo che, se in
qualche luogo troppi individui lavorano in un dato ramo, essi vengano istradati
altrove. L'essenziale è proprio questo intendersi tra uomini in modo vivente,
facendo scaturire tutto l'ordinamento sociale dall'avvedutezza delle
associazioni; se poi un giorno tali associazioni cominceranno a comprendere
l'influsso della vita spirituale libera sul processo economico, esse avranno un
ottimo mezzo (l'ho già accennato nel mio "I punti essenziali della questione
sociale") per regolare l'andamento economico. Si potrà mostrare che quando il
libero lavoro spirituale decade, vuol dire che le donazioni sono troppo scarse;
si riconoscerà il nesso tra la scarsità delle donazioni e la scarsità di libero
lavoro spirituale. Esse rileveranno che avviene un regresso del libero lavoro
spirituale, quando le donazioni si fanno troppo scarse.
Ora, vi è un'ampia possibilità di far salire addirittura al 100% il
tasso di
interesse per la proprietà fondiaria, e cioè trasmettere quanto più possibile
della proprietà terriera in libere donazioni ai produttori spirituali. Ecco la
possibilità di mettere il problema fondiario in diretto rapporto con ciò
che soprattutto lavora a preparare l'avvenire.
In altre parole: al capitale che
vuol essere investito, che tende ad avviarsi verso un'ipoteca, bisogna dare il
mezzo di scaricarsi affluendo nelle libere istituzioni spirituali. Una soluzione
pratica è fare in modo che le associazioni provvedano affinché il denaro, che
tende a investirsi nelle ipoteche, trovi invece la via verso le libere
istituzioni
spirituali! Ecco la connessione della vita associativa con la vita generale. Si
vede così che non appena tentiamo di penetrare nelle realtà della vita
economica, ci si mostra ciò che occorre fare nei singoli casi. Non intendo
affatto proclamare che questa o
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quella cosa si debba fare; voglio solo indicare come stanno i fatti. E fatti
sono che quanto non potremo mai conseguire mediante semplici misure legislative,
cioè impedire che il capitale eccedente s'investa nel terreno, potremo
conseguirlo attraverso le associazioni, facendo fluire il capitale nelle libere
istituzioni spirituali. Io dico semplicemente: se avviene questo, avverrà anche
quello. È appunto compito della scienza indicare le condizioni che determinano i
nessi tra i diversi fenomeni.