di Edoardo Russo
Nel luglio 1947 degli strani detriti caduti dal cielo furono rinvenuti in un ranch del New Mexico (USA) e subito recuperati dai militari della vicina base aeronautica di Roswell. Si trattava di fogli di materiale simile a plastica metallizzata, bastoni di legno leggero, nastri, anelli di alluminio, ed una piccola scatola. In quel periodo si parlava molto dei primi avvistamenti di UFO, ed una sorprendente ed incauta dichiarazione di un portavoce della base cito' un "disco" recuperato. Una conferenza tenuta subito dopo chiari' pero' che si trattava, piu' banalmente, dei resti di un pallone metereologico, e dello schermo riflettente a forma di disco che permetteva ai radar di seguirlo.
Per 35 anni la comunita' ufologica internazionale dimentico' il fatto - considerato spiegato - fino agli anni 80, quando i giornalisti William L. Moore e Charles Berlitz (che si era inventato in precedenza il falso mistero del "Triangolo delle Bermude") decisero di riesumare il caso e rilanciarlo in un libro. La loro tesi, poi ripresa da altri, era che i detriti erano parte di una astronave extraterrestre precipitata poco distante, e recuperata dai militari insieme ai corpi di alcuni alieni.
Questa ipotesi e' stata sostenuta in modo assai dubbio: pochi testimoni diretti, e citati capziosamente, ma molti di seconda mano; dati risultati poi errati; rivelazioni da testi anonimi; e l'accusa di congiura del silenzio da parte del governo USA. Anzi, forse di tutti i governi mondiali, per 50 anni.
Nel 1994 l'Aeronautica USA, a fronte dello scalpore crescente suscitato da queste ed altre fonti sensazionalistiche, apri' un'inchiesta ufficiale dettagliatissima sui fatti di Roswell del 1947, recuperando tutti i testimoni e i documenti utili. La conclusione fu che, al di la' di ogni ragionevole dubbio, i relitti erano proprio quelli di un pallone: con ogni probabilita' un lancio dell'allora segreto "progetto Mogul", che avrebbe dovuto monitorare esperimenti atomici sovietici.
Nella
primavera di quest'anno, pero', tale Ray Santilli, documentarista inglese,
afferma di avere comperato da un misterioso Jack Barnett, ex-cineoperatore
militare ora 80enne, delle pellicole che costui avrebbe girato a Roswell nel
1947, in cui si vedono i corpi degli alieni morti e la loro
autopsia. La notizia
fa subito il giro del mondo, e durante l'estate Santilli, tra mille voci
incontrollate, mostra col contagocce alcuni brevi spezzoni del filmato in bianco
e nero. Le immagini (di bassa qualita') mostrano i corpi senza vita di due
umanoidi, glabri, macrocefali, con sei dita per mano ed una membrana scura sulle
cornee, che vengono esaminati da medici in camice e mascherina, e poi sezionati
per estrarne gli organi interni....
Molte sono le perplessita', anche tra gli ufologi piu' possibilisti, circa l'autenticita' del filmato. A Santilli, pero', questo particolare non interessa piu' di tanto, e afferma di voler solo vendere alle migliori condizioni il filmato di cui e' entrato in possesso. Operazione piu' che lecita per lui, ma a noi interessano altre cose, quali:
· Una visione totale dei filmati (Santilli ancora non ha neppure chiarito di quante bobine si tratta, e quanto durano in totale). Si e' detto che ad un certo punto comparirebbe il Presidente Truman, e la scena del recupero dei rottami. Inoltre sono visibili codici di sicurezza su cui Santilli ha gia' dato tre versioni diverse.
· Un esame tecnico serio delle pellicole (non ancora effettuato, nonostante le voci), per stabilire se possano essere davvero del 1947.
· Sapere se davvero un cineoperatore di nome Barnett era a Roswell in quegli anni (ricerche mancanti; anzi, Barnett non uscirebbe allo scoperto per motivi di sua sicurezza: in fondo avrebbe venduto filmati del governo).
· Analizzare eventuali anacronismi nelle immagini, e farle visionare a esperti di trucchi cinematografici.
Al di la' di questo, comunque, la verosimiglianza di cio' che si vorrebbe far credere e' scarsa.
Ma come: viene chiamato un operatore apposta per riprendere l'autopsia, e tutto cio' che riesce a fare a' un filmetto sfuocato e sottoesposto, in cui non si vede nulla abbastanza bene?
Ma come: un filmato segretissimo non viene controllato, se ne fanno piu' copie, se ne perdono dei pezzi...?
Ma come: un essere alieno che sarebbe da studiare cellula per cellula, per anni, nell'autopsia del millennio, viene squartato come un coniglio in un paio d'ore, mettendone gli organi in quattro scodelle? (Pensiamo, per confronto, a che cosa si sta facendo per la mummia del Similaun...)
Insomma, nonostante i risultati dell'inchiesta della USAF, si rilancia la teoria della grande congiura, a rischio della perdita completa di credibilita' di buona parte dell'ufologia.
[Proponiamo che chi porta argomentazioni troppo assurde a favore della teoria della congiura, sia egli stesso parte della congiura del governo, che cerca di screditare chi sta capendo troppo...]
Restiamo in attesa degli sviluppi, che saranno sicuramente interessanti, e speriamo che non si tratti della pubblicita' per il lancio in Europa del film americano "Roswell". Fino ad ora, l'unica cosa certa e' un'abile operazione commerciale di Santilli. Per il resto, cento prove deboli non ne valgono una forte, e mille bugie non faranno mai una verita'.
NOTA: se volete informazioni precise, diffidate delle riviste di misteri ed UFO nelle edicole, e consultate invece:
· Skeptical Inquirer, vol 19, n.1 e n. 4 (1995).
· UFO, nn. 12, 14, 15 e 16, edito dal CISU (C.P. 82, Torino).
Nuovi dubbi sull’autopsia all’alieno
Il clamore intorno al filmato dell’autopsia ad un presunto alieno (vedi S&P n. 8) si è ormai spento, ma continuano i commenti sull'improbabilità che il filmato possa essere reale.
Ecco una serie di argomentazioni sollevate da diversi scettici su Internet:
1.
Il falso della Sindone di Torino è stato
un grande successo per più di seicento anni. Centinaia di articoli, libri e
tesi sono state scritte a sostegno della veridicità dell'oggetto. Poi,
dall'analisi del Carbonio 14, è risultato che si tratta di una contraffazione
del XIV secolo, esattamente come sempre sostenuto dalle autorità ecclesiastiche
e dagli scettici.
Se i proprietari di questo filmato avessero offerto l'originale intero alla
Kodak (invece di pochi centimetri di pellicola) si sarebbe potuto sapere molto
di più. Se Santilli voleva dimostrare che il film era stato veramente girato
nel 1947, perché ha dato alla Kodak così pochi fotogrammi? Di solito la Kodak
riesce a risalire alla data di produzione delle pellicole. Un portavoce della
Kodak ha riferito ufficiosamente di essere convinto che la faccenda è un
imbroglio.
2. Se il governo statunitense non è stato in grado di tenere nascosto il Watergate, come avrebbe potuto nascondere al pubblico il più importante evento della storia? Decine di persone avrebbero dovuto essere coinvolte nell'isolare, maneggiare, studiare, spostare e conservare gli alieni. Come impedire di parlare a tutti costoro?
3. Si può credere veramente che l'evento più importante della storia umana sia stato filmato con una cinepresa a mano e in bianco e nero, con l'operatore che si muoveva continuamente e che stentava a mettere a fuoco? La semplice installazione di un supporto gli avrebbe dato la necessaria chiarezza di ripresa e una base stabile.
4. E' improbabile che un alieno di un altro pianeta (risultato di una diversa sequenza evolutiva) abbia proprio una forma umanoide. Anche sulla terra c’è un'enorme varietà di forme che avrebbero potuto sostituirci e che potrebbero farlo ancora, ma nessuna di queste è così umanoide come questo presunto alieno proveniente da un altro pianeta.
5. L'alieno del film aveva sei dita nelle mani e nei piedi, eppure i testimoni di Roswell (il posto in cui sarebbe caduto l’ufo con gli alieni) avevano descritto alieni con quattro dita. Un errore dei falsari?
6. L'alieno ha un aspetto coincidente con quello descritto dalle persone che dichiarano di essere state rapite dagli extraterrestri, dalla bassa statura ai grandi occhi neri da insetto. Questo aspetto venne creato per uno dei primi episodi della serie di telefilm di fantascienza Ai confini della realtà e fu in seguito adottato dai coniugi Hill e da tutte le vittime dei rapimenti per esperimenti sul sesso terrestre.
7. I due personaggi vestiti di bianco non mostrano alcun interesse per gli organi estratti, nessun tentativo di misurarli o esaminarli o anche solo di rigirarli. Li tirano semplicemente fuori e li mettono in un secchio senza fotografarli o disegnarli neppure. Gli abiti non servono per proteggersi dalle radiazioni e non ci sono contatori Geiger o altri rivelatori di radiazioni in vista.
8. Un falso alieno di plastica e tutti gli altri oggetti della stanza del filmato sarebbero facili da ottenere da un negozio specializzato.
9. Il Fortean Times (FT) scrive: «Il 22 agosto, FT ha ricevuto una busta contenente tre stampe in bianco e nero che mostravano qualcuno che ritoccava la testa di un "alieno" con una spazzola e cosmetici. La testa era assai simile a quella dell'alieno nel film di Santilli, ma un esame più rigoroso è necessario prima di saltare alla conclusione che queste foto provano la falsità del filmato. Sia le foto sia il filmato potrebbero essere opera di un bravo dilettante che non ha potuto resistere a una sfida. Non abbiamo idea dell'origine di queste foto o del perché ci siano state inviate». Le foto sono state pubblicate su FT83 (ottobre 95) e FT84 (dicembre 95)».
10.
Ed Uthman, un patologo di
Houston/Richmond nel Texas, ha fatto le seguenti osservazioni:
- Qualsiasi anatomopatologo coinvolto in un caso simile sarebbe stato
ossessionato dal desiderio di documentare le scoperte e le avrebbe
sistematicamente mostrate ad ogni passo: come lavoravano le giunture, come e se
si chiudevano le palpebre, etc.. Avrebbe chiesto al cineoperatore di spostarsi
ora qua ora là. Invece l'operatore è stato completamente ignorato, come se non
fosse stato presente. L'anatomopatologo si comportava più come un attore
davanti a una cinepresa che come uno studioso desideroso di documentare il
proprio lavoro cooperando con l'operatore.
- Il sezionatore usava le forbici come un sarto, non come un anatomopatologo o
un chirurgo. Teneva le forbici con indice e pollice invece che con pollice e
medio o anulare come usano fare i medici. L'indice è usato per stabilizzare le
forbici e spingere le lame.
- Il modo in cui sono stati effettuati le prime sezioni nella pelle era un po’
troppo hollywoodiano, con troppa cautela, come se si stesse operando un paziente
vivo. Le sezioni autoptiche sono più profonde e veloci.
- Mi aspetterei che la pelle di una specie dotata di endoscheletro fosse
elastica. Invece quando venivano fatti i tagli, la pelle dell'alieno non si
ritraeva dalla lama.
11.
Joachim Koch, un chirurgo tedesco e uno
dei fondatori della International Roswell Initiative, ha messo in rilievo i
punti che seguono:
- Se si fosse effettuata una prima autopsia a Roswell e la dissezione finale
(nel film di Santilli) fosse stata condotta in un altro luogo, le suture della
prima autopsia avrebbero dovuto esser visibili durante la seconda autopsia. Non
lo erano.
- vestiti dei dottori non potevano servire per proteggersi dalle radiazioni o
dall'odore di un corpo in decomposizione o da virus o batteri sconosciuti. In
tutti questi casi sarebbe stato necessario dotarsi di apparecchi respiratori per
proteggersi dagli organismi trasportati dall'aria. E' probabile che gli strani
paludamenti dei dottori avessero un altro scopo: nascondere la loro identità.
12. Infine, è stato individuato un elemento che fa pendere pesantemente il piatto della bilancia verso la frode: un telefono. O meglio, un modello di telefono che, all’epoca in cui si sarebbe svolta l’autopsia ripresa (il 1947), ancora non era stato inventato! Il telefono a muro con il filo a spirale è stato introdotto negli Stati Uniti dalla AT&T solamente nel 1956.
(Traduzioni a cura di Enrico Scalas)