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Cadde a Roswell

 Un disco volante precipitato nel 1947?

di Matteo Leone

Un caso su tutti sta dominando da diversi anni la scena ufologica americana. Un caso, del 1947, riguardante un UFO precipitato in una sperduta fattoria del New Mexico. Un caso che, come osservato da Robert Anton Wilson, non vuole saperne di farsi mettere da parte.

Eppure progressi ne sono stati fatti, soluzioni sono state proposte; alcune credibili, altre meno. Ma ne sappiamo veramente di più oggi che non cinquanta, trenta o dieci anni fa?

Mai come in questa circostanza è opportuno affrontare l'intera questione da una prospettiva storica, che renda giustizia della complessità della vicenda, e sia al tempo stesso di gradevole lettura. La storia sarà ordinata in rapporto alla documentazione scritta disponibile (lettere, articoli su quotidiani o riviste specializzate, libri, memorandum di enti federali, e così via), o a registrazioni d'epoca (interviste, giornali radio, ecc.).

Ad esempio, un'ipotetica testimonianza orale emersa nel 1995, relativa a fatti verificatisi nel 1947, sarà descritta solo in uno dei paragrafi dedicati agli sviluppi degli anni '90. Se ad essere scoperto nel 1995 è invece un riferimento contenuto su un diario del 1947, questo verrà descritto in uno dei paragrafi sui fatti degli anni '40.

Ometteremo tutti i dettagli superflui e cercheremo di essere più brevi possibile, rinviando ad altre fonti laddove questo si renda necessario.

8 luglio 1947: le tre ore che sconvolsero la stampa

Quella che secondo alcuni è la storia del secolo, durò per buona parte del pomeriggio dell'8 luglio 1947. Quotidiani e stazioni radio in tutti gli Stati Uniti pubblicarono la notizia che l'aeronautica militare aveva catturato un disco volante in un ranch del New Mexico. Per più di tre ore la stampa fu nel panico, alimentato nel tentativo di sapere se l'aereonautica aveva effettivamente utilizzato il termine "flying disk", se l'oggetto si trovava alle basi di Alamogordo o di White Sands, e altri dettagli aggiuntivi. Durante quelle tre ore si credette di avere a portata di mano le risposte sull'origine di quei misteriosi ordigni che da alcuni giorni sorvolavano i cieli degli Stati Uniti occidentali.

Tutto cominciò intorno alle 12:00 - ora del New Mexico (corrispondente alle 14:00 - ora di Washington D.C.), quando il tenente Walter Haut, Ufficiale di Pubblica Informazione (PIO) del 509° Gruppo Bombardieri di stanza alla base aerea di Roswell, rilasciò un comunicato stampa a due stazioni radio (KGFL e KSWS) e a due quotidiani (Roswell Daily Record e Roswell Morning Dispatch).

E il Roswell Daily Record, essendo un quotidiano serale, fu anche il primo a pubblicare la clamorosa notizia comunicatagli da Haut. Sotto il titolo "La RAAF [Roswell Army Air Field] cattura un disco volante in un ranch nella regione di Roswell", si poteva leggere:

"L'ufficio informazioni del 509° Gruppo Bombardieri presso il Roswell Army Air Field ha annunciato oggi a mezzogiorno che la base è entrata in possesso di un disco volante.

 

Secondo le informazioni rilasciate dal reparto agli ordini del Maggiore J.A. Marcel, ufficiale di intelligence, il disco è stato recuperato in una fattoria nelle vicinanze di Roswell, dopo che un non specificato allevatore ebbe notificato allo Sceriffo Geo. Wilcox di aver trovato lo strumento nella sua proprietà.

Viene riferito che il Maggiore Marcel unitamente a un membro del suo reparto sono andati al ranch e hanno recuperato il disco.

 

 

 

 

 

 

 

foto (sicuramente di una ricostruzione) dello scenario del presunto crash di Roswell (1947)

 

    Dopo un'ispezione condotta dall'ufficio informazioni, lo strumento è stato spedito in aereo al Quartier Generale.

L'ufficio di intelligence riferisce che non sono stati rivelati aspetto o dettagli costruttivi del disco.

La signora e il signore Dan Wilmot sembrano essere le sole persone a Roswell ad aver visto quello che pensano sia un disco volante.

La notte di mercoledì scorso [2 luglio], circa dieci minuti prima delle dieci, essi si trovavano seduti sulla loro veranda al 105 di South Penn quando un grande oggetto luminoso proveniente da sud-est ha attraversato il cielo ad alta velocità dirigendosi verso nord-ovest. (...) A detta di Wilmot, pareva viaggiare ad alta velocità a circa 1500 piedi di quota [450 metri]. Egli stima una velocità tra le 400 e le 500 miglia orarie [640 e 800 Km/h].

                                                                            

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa sarebbe stata la forma dell'Ufo schiantatosi nel crash di Roswell secondo tre testimonianze dirette

    Sembrava di forma ovale, come due piatti capovolti accoppiati lungo il bordo, o come due bacinelle posizionate nella stessa maniera. (...)"

Si noti l'uso curioso della parola strumento, in luogo di velivolo, macchina o oggetto.

La frenesia cominciava con un primo bollettino di aggiornamento trasmesso alle 16:30 (14:30 - ora di Roswell) all'agenzia Associated Press (AP):

"Le numerose voci riguardanti i dischi volanti si sono ieri trasformate in realtà quando l'ufficio informazione del 509ø Gruppo Bombardieri, VIII Air Force, di stanza presso la base aerea di Roswell, ha avuto la fortuna di entrare in possesso di uno di questi dischi grazie alla collaborazione di un allevatore locale e dell'ufficio dello sceriffo di Chaves County.

L'oggetto volante è atterrato in una fattoria è atterrato in una fattoria presso Roswell un giorno della scorsa settimana. L'allevatore, non disponendo di un telefono, ha sistemato il disco in un magazzino, tenendovelo finché non è stato in grado di prendere contatto con l'ufficio dello sceriffo il quale, a sua volta, ha informato il Maggiore Jesse A. Marcel dell'ufficio informazioni del 509ø Gruppo Bombardieri.

L'Air Force è passata immediatamente all'azione e il disco è stato così rimosso dalla casa dell'allevatore, quindi esaminato presso la base aerea di Roswell e infine inviato dal Maggiore Marcel al Quartier Generale. [a Fort Worth, Texas]"

Il comunicato d'agenzia contiene dunque un'importante precisazione temporale: il rinvenimento dell'oggetto sarebbe avvenuto "un giorno della scorsa settimana"; ovvero, in un giorno compreso tra il 30 giugno e il 4 luglio.

Le reazioni a questo comunicato venivano descritte il giorno successivo dalla stessa AP. Sul Daily Illni del 9 luglio si potrà leggere che a Washington D.C. il Generale Hoyt S. Vandenberg, Chief of the Air Staff, si precipitava all'ufficio stampa dell'aeronautica per occuparsi direttamente della notizia del ritrovamento nel New Mexico. Il Generale Carl Spaatz, comandante dell'aeronautica militare, si trovava in vacanza nello stato di Washington, e non era quindi reperibile per commenti sulla vicenda.

Alle 17:11 (16:11 - ora di Fort Worth] un nuovo bollettino di aggiornamento annunciava che "il Dipartimento di Guerra a Washington non aveva nulla da dichiarare a proposito del presunto ritrovamento".

Uno scambio di messaggi via telegrafo avvenuto tra gli uffici di Denver e Santa Fe dell'agenzia United Press alle 17:17 (15:17 - ora locale), mette in dubbio il fatto che Haut abbia rilasciato un comunicato stampa scritto e al tempo stesso fornisce alcune informazioni parzialmente discordanti riguarda la data di rinvenimento dell'oggetto:

Santa Fe (FR) a Denver (DX): "Roswell, New Mexico - L'ufficio informazione del 509ø Gruppo Bombardieri presso la base aerea di Roswell, riferisce di aver recuperato un disco volante e di averlo spedito con una superfortezza al Quartier Generale scopo studio. (...) Lo sceriffo George Wilcox di Roswell dice che il disco è stato trovato tre settimane fa da un allevatore di nome W.W. Brizell [sic] nel Foster ranch vicino a Corona, circa 75 miglia [120 Km] a nord-ovest di Roswell, vicino al centro del New Mexico. Lo sceriffo dice che l'allevatore non ha un telefono, e che non ha riferito della scoperta del disco fino all'altro ieri [6 luglio]. (...) Secondo lo sceriffo Wilcox Brizell [sic] ha detto che sembrava stagnola (...) [e] che il disco era rotto, forse in seguito alla caduta. Lo sceriffo dice che Brizell [sic] ha descritto l'oggetto come avente le dimensioni di una credenze nell'ufficio dello sceriffo. Ha aggiunto che la credenza misura circa tre piedi e mezzo per quattro [1 x 1.20 metri]

 

 lamine metalliche (attendibili?) con impronte di mani provenienti dal crash di Roswell  

   

Denver (DX) a Santa Fe (FR): "Fateci avere testo aeronautica più presto possibile. (...)"

Santa Fe (FR) a Denver (DX): "L'aeronautica ha rilasciato un annuncio verbale. Nessun testo."

E alle 17:42 venivano date ulteriori informazioni sugli spostamenti di Marcel.

Santa Fe (FR) a Denver (DX): "Brizell [sic] non ha portato l'oggetto nell'ufficio dello sceriffo, avendo guidato per le 75 miglia che separano la fattoria da Roswell solo per riferire della scoperta. Lo sceriffo Wilcox ha detto che il Maggiore Marcel si è diretto immediatamente nella zona in cui è stato trovato il disco subito dopo aver ricevuto la segnalazione. (...) Secondo notizie dalla base di Roswell, il Maggiore Marcel si trovava al Quartier Generale di Fort Worth, Texas, ma ora dovrebbe essere in aereo sulla via del ritorno."  

   

 

 

 

 

Alcuni dei segni riscontrati, secondo alcune testimonianze (incerte), su frammenti dell'astronave precipitata a Roswell nel 1947

In quegli stessi minuti si verificava però un nuovo colpo di scena.

Il Generale Roger Ramey teneva a Fort Worth una conferenza stampa ove il disco volante veniva identificato come un oggetto convenzionale (cfr. Roswell Daily Record del 9 luglio). Secondo un bollettino AP delle 17:53 (16:53 - ora di Fort Worth), Ramey dichiarava che il "disco" era stato inviato a Wright Field, vicino a Dayton, Ohio.

Alle 18:04 un nuovo bollettino, proveniente da Oelwein, Iowa, riferiva che un allevatore aveva dichiarato di aver trovato un disco. La storia veniva però ignorata: a differenza dei rapporti provenienti da Roswell e Fort Worth, in questo caso non sembrava esservi alcun coinvolgimento ufficiale.

Il giorno successivo si preciserà (cfr. il Roswell Daily Record) che in quei frangenti giornalisti da tutto il mondo stavano cercando di saperne di più. Lo sceriffo Wilcox menzionava di aver ricevuto telefonate da Londra, Parigi e Roma.

Giornalisti del Dallas Morning News chiamavano il Fort Worth Army Air Field per intervistare qualche ufficiale a proposito del disco volante. Alle 18:30 (17:30 - ora di Fort Worth) il Maggiore E.M. Kirton, dell'ufficio informazione del Quartier Generale dell'VIII Air Force a Fort Worth, riferiva ai giornalisti che "non si tratta di niente di importante. (...) [Quello ritrovato] è un dispositivo [meteorologico] Rawin [Radar Wind] ad alta altitudine."

Kirton affermava che l'identificazione era conclusiva e che non si rendeva necessario inviare il dispositivo a Wright Field, Ohio, come pensato in un primo tempo. Kirton precisava che l'oggetto era stato spedito da Roswell a Fort Worth tramite un B-29.

Quasi trenta minuti dopo, alle 18:59 (17:59 - ora di Fort Worth), giungevano altre informazioni dal New Mexico, e quattro minuti più tardi, da Washington, l'AP dichiarava per la prima volta che il disco non era nulla di sconvolgente, bensì un banale pallone meteorologico!

Alle 19:17 (18:17 - ora di Fort Worth) l'ufficio FBI di Dallas spediva un messaggio all'ufficio di Cincinnati a proposito dell'incidente. Era rivolto al direttore dell'FBI (J. Edgar Hoover) e all'agente SAC (special agent in charge) di Cincinnati. Il testo del messaggio diceva:

"Il Maggiore Curtan [sic: Maggiore Edwin Kirton], Quartier Generale dell'VIII Air Force, informava telefonicamente questo ufficio che un oggetto, ritenuto un disco volante, è stato oggi recuperato a Roswell, New Mexico. Il disco era di forma esagonale ed era sospeso a un pallone, di circa venti piedi di diametro [6 metri], tramite un cavo. Il Maggiore Curtan [sic] ha inoltre precisato che l'oggetto somiglia a un pallone meteorologico ad alta altitudine dotato di riflettore radar, ma che la conversazione telefonica tra il loro ufficio e Wright Field non ha confermato questa opinione. Il disco e il pallone sono stati trasportati a Wright Field con volo speciale a scopo esame. Le informazioni sono state fornite a questo ufficio a causa dell'interesse nazionale del caso e per il fatto che la National Broadcasting Company, l'Associated Press e altri hanno tentato di scoprire l'ubicazione attuale del disco. Il Maggiore Curtan [sic] ha riferito che avrebbe richiesto a Wright Field di informare l'ufficio di Cincinnati sui risultati dell'esame. Non viene condotta alcuna ulteriore investigazione."

Come si può notare la scoperta dell'oggetto viene erroneamente fatta risalire al giorno stesso (8 luglio), a differenza di quanto riportato nel comunicato stampa originale. Si osservi poi come, nonostante Ramey e Kirton abbiano precisato che si trattava solo di un pallone, secondo il memorandum dell'FBI l'oggetto veniva comunque spedito a Wright Field poiché la somiglianza con un pallone meteorologico non era confermata.

Alle 19:30 un nuovo bollettino diceva "il famoso disco volante di Fort Worth-Roswell è stato bruscamente privato del suo fascino da un ufficiale meteorologico della base di Fort Worth che, nel tardo pomeriggio di oggi, ha identificato l'oggetto come un pallone meteorologico."

Giornale radio ABC News, ore 22:00. Dopo una pausa pubblicitaria Taylor Grant informa che "questo pomeriggio un bollettino dal New Mexico suggeriva che il mistero, ampiamente pubblicizzato, dei dischi volanti potrebbe presto essere risolto. Ufficiali dell'aeronautica hanno riferito che uno di questi strani dischi è stato trovato e ispezionato la scorsa settimana. I nostri corrispondenti a Los Angeles e Chicago si sono messi in contatto con ufficiali dell'aeronautica nel tentativo di ottenere le ultime informazioni disponibili. Da Chicago, Joe Wilson ci informa di quanto da lui scoperto."

E Joe Wilson annuncia che "il disco è atterrato in un ranch a Corona, New Mexico, e l'allevatore si è rivolto all'aeronautica. L'allevatore, W.W. Brazel, è stato colui il quale ha scoperto il disco. Il Colonnello William Blanchard della base aerea di Roswell si rifiuta di dare dettagli sull'aspetto del disco volante.

A Fort Worth, Texas, dove l'oggetto è stato inizialmente spedito, il Generale Roger Ramey dice che stato spedito in aereo al centro ricerche dell'aeronautica di Wright Field, Ohio.

Pochi attimi fa ho parlato con ufficiali di Wright Field, i quali hanno dichiarato che si attendono di ricevere il disco volante, ma che questo non è ancora arrivato. Nel frattempo il Generale Ramey descriveva l'oggetto come di costruzione inconsistente, quasi come un aquilone. Riferiva che era così logorato da non essere in grado di stabilire se avesse avuto una forma discoidale, e non forniva indicazioni sulle sue dimensioni. Ramey dice che, per quanto se ne sa, nessuno ha visto l'oggetto in volo; oggetto che egli descrive essere costituito di una sorta di stagnola. Altri ufficiali dell'aeronautica sostengono che ulteriori informazioni indicano che l'oggetto aveva un diametro di venti, venticinque piedi [6 - 7 metri], che nulla della sua struttura sembra indicare un'attitudine alla velocità, e che non risulta essere presente un sistema propulsivo. Appariva inoltre troppo leggero per poter trasportare un uomo. Ora, nuovamente la linea a Taylor Grant, New York."

Oltre ad alcuni particolari sull'oggetto viene dunque resa nota l'identità dell'allevatore (W.W. Brazel) e il luogo esatto del ritrovamento (Corona).

 

 

 

 

 

lamina metallica con strani segni  proveniente (fonte molto dubbia) dal crash di Roswell

Alle 23:59, una delle foto scattate da James Bond Johnson (giornalista del Fort Worth Star-Telegram) durante la conferenza stampa di Ramey, veniva diffusa dall'AP. La didascalia diceva: "Il Brigadier General Roger M. Ramey, Commanding General dell'8ø airforce [sic] e il Col. Thomas J. DuBose, Chief of Staff dell'8° airforce, identificano i frammenti metallici trovati vicino a Roswell, N. Mex., non come un disco volante, ma come un dispositivo raywin [sic] ad alta altitudine usato dall'Airforce e dall'ufficio meteo per determinare velocità e direzione del vento."
                                                   

9 luglio 1947: caso chiuso?

La mattina successiva i quotidiani di tutto il mondo urlano ai quattro venti la notizia che il disco trovato non proveniva da un altro pianeta. Sulla prima pagina del Roswell Daily Record campeggia il titolo "Il Generale Ramey svuota il disco di Roswell". Nell'articolo sottostante si descrive la conferenza stampa di Fort Worth e l'identificazione dei frammenti da parte del Sergente Maggiore Irving Newton in termini di resti di pallone Rawin. Il New York Times titola "Sergente Maggiore risolve mistero che aveva sconcertato i suoi superiori - Da tutto il mondo giungono a frotte storie di dischi volanti".

Sempre sul Roswell Daily Record vengono forniti ulteriori particolari sulla scoperta di Brazel:

"Brazel è stato portato qui [negli uffici del Record] ieri sera da W.E. Whitmore della stazione radio KGFL, gli è stata scattata una foto ed ha rilasciato un'intervista al Record e a Jason Kellahin, inviato dell'ufficio di Albuquerque dell'Associated Press. (...) Brazel ha raccontato che il 14 giugno egli si trovava insieme al proprio figlio di 8 anni Vernon a circa 7-8 miglia [11-13 Km] dalla loro abitazione presso il ranch di J.B. Foster, da lui gestito. All'improvviso essi si imbattevano in un'ampia area di frammenti brillanti costituiti da nastri di gomma, stagnola, carta piuttosto resistente e asticelle. All'epoca Brazel era di fretta e non prestò molta attenzione al ritrovamento, ma il 4 luglio, in compagnia della propria moglie, di Vernon e della figlia Betty [sic] di 14 anni, si recò nuovamente sul posto e raccolse un po' di detriti. Il giorno successivo, sentendo per la prima volta parlare di dischi volanti, si chiese se ciò che aveva trovato potevano essere i resti di uno di questi.

Lunedì [7 luglio], mentre si trovava in città per vendere della legna, ne approfittava per recarsi dallo sceriffo George Wilcox."

L'articolo proseguiva poi riferendo che Wilcox dopo aver contattato la RAAF fu accompagnato alla propria abitazione dal Maggiore Marcel e da un uomo in abiti borghesi. Questi raccolsero i frammenti in suo possesso e tentarono di ricostruire il disco originale, senza però alcun esito. Il resoconto del Record continuava con l'osservazione che:

"Brazel ha detto di non averlo visto cadere dal cielo e di non averlo visto prima che si fracassasse, quindi non sa che dimensioni o che forma possa avere avuto, anche se ritiene possa essere stato grande quanto un tavolo. Il pallone che lo sosteneva, se è così che funzionava, deve aver misurato circa 12 piedi di lunghezza [3.5 metri]; egli ha ottenuto questa stima in base alle dimensioni della stanza in cui si trovava. La gomma era di colore grigio fumo ed era sparsa su un area di circa 200 yards di diametro [180 metri]."

Quando i frammenti erano stati raccolti, la stagnola, la carta e le asticelle avevano una lunghezza complessiva di circa 1 metro e uno spessore di una ventina di centimetri, mentre la gomma era lunga mezzo metro e spessa venti centimetri. In tutto Brazel stimava che il peso dei frammenti si aggirasse intorno a due chilogrammi e mezzo. Non sembrava essere presente del metallo che avrebbe potuto far parte di un motore o di un qualche tipo di sistema di propulsione. Tra i frammenti vi era però un particolare curioso:

"Non c'erano scritte sullo strumento, sebbene vi erano delle lettere in varie parti. Nella costruzione dell'apparato era stato utilizzato nastro adesivo e nastro decorato a fiori. Non vi erano corde o cavi, tuttavia la carta era dotata di occhielli (...). Brazel ha detto di aver trovato in precedenza due palloni meteorologici nella fattoria, ma che quello rinvenuto questa volta non somigliava a nessuno di questi". Brazel concludeva commentando di essere "sicuro che quello che ho trovato non è alcun tipo di pallone meteorologico."

Nonostante i dubbi di Brazel, la spiegazione era stata trovata: pallone Rawin. C'era la conferenza stampa di Ramey a confermarlo e a eliminare tutti i dubbi. Marcel e gli altri ufficiali della base di Roswell si erano semplicemente sbagliati, o per la fretta, o per l'emozione dovuta alla scoperta di un presunto disco volante, o per la smania di protagonismo.

Secondo un bollettino dell'AP - citato ad esempio sull'El Paso Herald-Post del 9 luglio - "le segnalazioni di dischi volanti visti sfrecciare nel cielo sono oggi crollate in seguito alla campagna congiunta di aeronautica e marina finalizzata a interrompere le voci su questi ordigni".

Questo atteggiamento decretava la parola fine sulla storia...si trattava però solo della fine del primo tempo...di un film che sarebbe ripreso una trentina di anni dopo.

                                                   
1978: il caso si riapre

Fino alla fine degli anni '70 il caso Roswell viene completamente dimenticato dalla comunità ufologica. Ragione principale di questa situazione è il discredito nel quale erano cadute a partire dal 1950 tutte le storie su presunti UFO precipitati. Tali storie erano state infatti "lanciate" perlopiù dal giornalista Frank Scully con la sua opera Behind the Flying Saucers. Le testimonianze su dischi precipitati lì riportate, si erano rivelate in seguito inventate di sana pianta da una paio di speculatori alla ricerca di denaro facile. Sebbene il caso Roswell non fosse neppure menzionato nel libro di Scully, la frittata ormai era fatta; i casi di dischi precipitati tabù; l'incidente di Roswell nell'oblio.

Questa situazione durava fino al 1978, anno nel quale due ufologi americani, Stanton Friedman e William Moore, "riscoprivano" il caso Roswell. I due ricercatori rintracciavano gli articoli di giornale dedicati al caso, localizzavano più di trenta testimoni (di prima e seconda mano) e formulavano un'ipotesi e uno scenario sull'incidente in netta contrapposizione con la spiegazione dell'Air Force. I risultati delle loro indagini venivano pubblicati sul libro del 1980 The Roswell Incident (cofirmato dallo stesso Moore e, per ragioni di mercato, da Charles Berlitz) e su una serie di articoli pubblicati sugli atti dell'annuale conferenza dell'associazione ufologica Mutual UFO Network (MUFON). Friedman e Moore davano una lettura degli eventi in chiave extraterrestrialista: ad essere precipitata il 2 luglio del 1947 (si veda la testimonianza dei coniugi Wilmot) era un astronave aliena dotata di equipaggio. Il governo USA conosce la verità, ma ce la nasconde in un operazione di cover-up (copertura) descritta da Friedman come "Watergate Cosmico".

In particolare, veniva trovato e intervistato il Maggiore Marcel, protagonista in prima persona delle vicende di trent'anni prima.

Durante un'intervista con Marcel, condotta dal giornalista Bob Pratt l'8 dicembre del 1979, emergevano alcuni dettagli piuttosto interessanti:

"Pratt: Quando lei si è recato là quella mattina, vedeva il materiale sparpagliato per un'ampia distesa?

Marcel: Sissignore, pressappoco fino a dove poteva giungere lo sguardo - tre quarti di miglio in lunghezza [1200 metri] e tra i duecento e i trecento piedi di larghezza [60-90 metri]. (...) Una cosa che ho notato è che nulla sembra avere colpito il suolo, o essere rimbalzato sul suolo. Era qualcosa che doveva essere esplosa sopra il terreno per poi cadere. Più tardi ho saputo che a ovest, oltre Carrizozo, hanno trovato qualcosa del genere. Non so però nulla su questo. Era lo stesso periodo di tempo, sessanta, ottanta miglia a ovest [100-130 Km].

(...)

Pratt: Ha raccolto tutti i frammenti?

Marcel: Non ho perlustrato l'intera area. Abbiamo quanto riuscivamo a trasportare e il resto lo abbiamo lasciato lì.

Pratt: Il materiale era raggruppato o sparpagliato?

Marcel: Completamente sparpagliato - come se esplodesse qualcosa in aria e poi cadesse a terra. Una cosa che mi aveva impressionato era il fatto che era possibile determinare da che direzione proveniva e in che direzione si dirigeva. Stava viaggiando da nord-est a sud-ovest. [Il materiale] era secondo questa direzione. Si poteva stabilire dove partiva e dove terminava in base al suo assottigliamento. (...)"

Nell'aprile del 1978 Marcel riferiva all'ufologo americano Leonard Strinfield (che proprio in quell'anno lancerà la "moda" dello studio sugli UFO precipitati) che "l'area era stata meticolosamente controllata, (...) ma non è stato trovato sul terreno nessuna recente depressione da impatto".

Altri particolari raccontati da Marcel ai ricercatori riguardavano la contemporanea robustezza e leggerezza dei "fogli metallici" rinvenuti (impossibile inciderli con un maglio di 7 Kg di peso); la presenza di una sorta di "geroglifici rosa e porpora" su delle asticelle o barre a I; la presenza di una sorta di pergamena marrone estremamente resistente.

Friedman e Moore inoltre localizzano Lydia Sleppy, operatrice alla telescrivente della radio KOAT di Albuquerque, la cui macchina, mentre stava trasmettendo un rapporto su un disco precipitato comunicatogli per telefono dal giornalista di Roswell Johnny McBoyle, si interrompeva all'improvviso. Riprendeva a funzionare trasmettendo il messaggio: "Attenzione Albuquerque: cessate la trasmissione. Ripeto: cessate la trasmissione. Motivi di sicurezza nazionale. Non trasmettete". Il mittente non poteva essere identificato.

Altra testimonianza importante è quella del giornalista della radio KGFL Frank Joyce, che raccontava delle due interviste da lui condotte a Brazel: una il 6, l'altra il 9 luglio. è solo nella seconda di queste, posteriore alla conferenza stampa di Ramey, che Brazel dava una descrizione esplicitamente prosaica dei frammenti rinvenuti.

Descrizioni dei frammenti e della dinamica dell'accaduto venivano anche ottenute da Bill Brazel, figlio dell'allevatore, in quei giorni assente dalla fattoria.

Citiamo un'ultima testimonianza: quella di Vern e Jean Maltais, amici del defunto ingegnere civile Grady "Barney" Barnett. Costui, riferivano i Maltais, avrebbe scoperto nel luglio del 1947 un disco volante precipitato nella Piana di San Agustin - 240 Km a ovest del ranch Foster. Sarebbero giunti poco dopo gli studenti di archeologia di una Università (si ipotizza della Pennsylvania), e, dopo qualche tempo, una camionetta dell'esercito che avrebbe fatto sgombrare il sito intimidendo i testimoni.

Sebbene si trattasse di una testimonianza di seconda mano, questo era uno dei pochi elementi in mano a Friedman e Moore ad indicare l'effettiva caduta di un disco volante: i frammenti recuperati da Brazel non rappresentavano la totalità di un ordigno alieno, ma erano prodotti da un oggetto poi precipitato definitivamente alcune centinaia di Km a ovest.                                                      

Roswell reinchiestato: gli anni '90

A partire dal 1990, dopo una pausa di alcuni anni seguita al punto morto a cui sembravano essere giunte le ricerche di Friedman e Moore, il dibattito sull'incidente si riaccendeva e le ricerche prendono nuovo impulso.

Responsabili di questa situazione erano soprattutto Kevin Randle e Donald Schmitt, due ufologi dell'associazione americana J. Allen Hynek Center for UFO Studies (CUFOS). Nell'arco di un paio di anni Schmitt e Randle ripercorrevano le tappe già intraprese da Moore e Friedman, reintervistando decine di testimoni e rintracciandone di nuovi.

Randle e Schmitt non davano a credito alla testimonianze indiretta di Barnett, privilegiando uno scenario centrato attorno alla fattoria di Brazel. Nonostante le diversità nella ricostruzione la spiegazione proposta da Randle e Schmitt non si differenziava da quella di Friedman e Moore: astronave aliena in avaria.

Rispetto a prima, ora vi era però tutto un insieme di testimonianze (perlopiù di seconda mano) relativo all'esistenza di un "secondo sito" ove sarebbe caduto definitivamente l'oggetto, prossimo a Roswell.


 
fonte:w.cicap.org/enciclop/at100421.htm