LA CAPITALE ALBANESE: TIRANA

Tirana è la capitale ed è la città più vasta (oltre 1.000.000 di abitanti) dell'Albania. E' il centro amministrativo, culturale, economico ed industriale della Repubblica albanese.

 

La sua posizione geografica è ottima, infatti Tirana si eleva su un terreno molto fertile, ricco di boschi e di acque territoriali, inoltre la strada traversale dell'Adriatico e attraversa la valle di Qafa e Krabit e il fiume Shkumbin hanno reso possibile il suo incremento geografico e lo sviluppo della città. L'area intorno a Tirana è stata abitata fin dall'era neolitica. Sulla fiancata del monte Dajti ci sono i resti di un antico castello del primo secolo D.C. .

Il 1614 è considerato l'anno in cui Tirana venne fondata, quando Sulejman Pasha Bargjini edificò la Moschea, i bagni turchi, un panificio e botteghe molto diversificate. Così nel sedicesimo secolo essa registrò un incredibile incremento quando un bazar venne istituito, producendo e vendendo seta, cotone, si costruirono fabbriche di cuoio, di ceramica, di ferro, di argento e si eseguivano manufatti in oro. Il primo quartiere di Tirana fu Bami e successivamente Mujos. La moschea di Ethem Bey fu costruita nel 1789, ed è stata preservata magnificamente, infatti ancora oggi è una delle opere più importanti della Piazza Skenderbeg. Nel 1830, la Torre dell'orologio (Kulla e Sahatit) venne eretta, con un'altezza di 35 metri. 

Nel diciannovesimo secolo l'autorità della famiglia Toptani divenne molto importante. La scuola di Tirana iniziò l'insegnamento della lingua albanese nel 1889, e nel 1908 il club patriottico "Bashkimi" venne fondato. Il 26 Novembre del 1912 gli abitanti di Tirana, accordati con Ismail Qemali, innalzarono la bandiera albanese che segnava la fine del dominio turco. Durante la Prima Guerra Mondiale la città venne conquistata dai Serbi. Una vasta popolazione da Dibra venne forzata e costretta ad abbandonare le proprie case dall'esercito serbo, fra il 1913-1915 e 1918-1920, si rifugiarono e si sistemarono a Tirana. Gli abitanti di Tirana e le zone circostanti presero parte ad una insurrezione condotta da Haxhi Qamili nel 1914.
L'8 febbraio 1920, il governo provvisorio formato nel Congresso di Lushnje si trasferì a Tirana, e da quel momento essa divenne la capitale del Paese. Allora gli abitanti erano 17.000 e si innalzarono e si aggiunsero nuovi quartieri alla città. Il popolo di Tirana e gli abitanti delle zone circostanti nel 1919 si opposero ad Esat Pasha Toptani, considerato un traditore degli interessi nazionali albanesi. Nel 1922 Ahmet Zogu tentò di guadagnare il potere, ed aiutò i Dibrani, condotti da Isuf Elezi, di entrare nella città. Tra gli anni 1920-1924 la popolazione di Tirana combattè contro gli attacchi dei Serbi, e le forze armate di Ahmet Zogu. Il 20 marzo del 1924 gli abitanti fecero una dimostrazione contro il re Zogu qundo gli agenti di quest'ultimo uccisero Avni Rustemi, un illustre patriota albanese, leader dell'associazione nazional-democratica, "Bashkimi".

Nel giugno 1924 il governo provvisorio della Rivoluzione di Giugno, guidato da Fan S. Noli, si instaurò a Tirana. Dopo la sua caduta, Tirana rimase il centro di opposizione del dominio di Ahmet Zogu. Sebbene fosse la capitale dell'Albania, dal 1938 Tirana aveva una scarsa popolazione, di circa 25.000 abitanti. Un programma di urbanizzazione venne eseguito agli inizi del 1930 dall'apertura di nuovi ministeri ed edifici amministrativi, e la Piazza Skenderbeg

Nel 1937 l'edificio della banca nazionale si concluse, l'ospedale e negozi nella Via Barrikada vennero costruiti, e venne aperto un nuovo bazar. Si costruirono nuove abitazioni nella zona occidentale e sud-occidentale e parte della città venne nominata la nuova Tirana. Gli italiani la conquistarono nel 1939. Nel novembre del 1941 Enver Hoxha con altri comunisti albanesi fondarono il Partito Comunista dell'Albania a Tirana, e la città divenne il centro delle attività comuniste intente a mobilitare la gente a combattere i fascisti italiani e più tardi i tedeschi nazisti e di spargere propagande ideologiche. La città venne liberata dopo una fiera battaglia tra comunisti e il popolo di Tirana contro le forze tedesche il 17 novembre 1944.

Come si presenta oggi la citta'!

Oggi la città è il più grande centro industriale dell'Albania. Durante gli anni Ottanta, Tirana produceva un quinto dei prodotti industriali, un terzo dei prodotti meccanici industriali, il 30 % della produzione di carbone totale, e la metà della produzione tessile dell'Albania. Infatti molte industrie, come ad esempio fabbriche tessili, alimentari, prodotti meccanici e prodotti elettrici hanno sede proprio qui


Tutti gli edifici governativi, come l'Assemblea popolare, i Ministeri, il potere esecutivo, l'alta corte si trovano a Tirana. La città ha circa 45 scuole elementari, lo stesso numero per quanto riguarda le scuole superiori ed infine dal 1957 l'Università, che dal 1991 è emersa l'università politecnica. Altre istituzioni educative includono: l'Accademia delle arti, l'università agricola, l'accademia militare, l'istituto dell'educazione fisica di "Vojo Kushi", e l'istituto del ministero degli affari interni.

Le istituzioni culturali ed artistici sono: il Teatro Nazionale, il Teatro dell'Opera e del balletto, il complesso della musica e della danza folk, ecc... La libreria nazionale che insieme ad altre 3 librerie importanti include sette librerie specializzate. L'aspetto della città è cambiato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, in concordanza con il piano di urbanizzazione fatta durante gli anni 1952-1956. I quartieri della città vecchia senza valore architettonico sono stati demoliti, ed hanno dato spazio ai nuovi quartieri (come la zona numero 6, 7 e 9), nuovi blocchi di edifici ( Vasil Shanto e Ali Demi), ed altri edifici antichi sono stati ricostruiti. Durante il 1960 il centro della città è migliorato ulteriormente, con il nuovo Palazzo della Cultura ed il Teatro dell'Opera e del Balletto(1966), il monumento di Skenderbeg (1968), Hotel Tirana (1979), ed il Museo della Storia Nazionale è stato inaugurato il 28 ottobre 1981. E' il più grande ed uno dei più importanti musei dell'Albania. Il Museo è situato nella parte occidentale della Piazza Skenderbeg. Contiene 3.600 reperti del patrimonio culturale albanese, la cui parte più interessante risale al periodo Paleolitico sino alla recente Antichità (sec. IV a.c.). Tali oggetti sono stati esposti nel Padiglione dell'Archeologia che, di per sé, conta oltre 4.000 oggetti. Le più preziose collezioni di questa sezione sono quelle che risalgono ai periodi arcaico e proto-urbano Illirico. Il Padiglione del Periodo Medioevale, con più di 300 oggetti, rappresenta il processo storico della continuità illiro - albanese. La collezione comprende emblemi araldici dei principi albanesi, colonne di cattedrali distrutte, rilievi ed icone di Onofri (Sec. XVI), di David Selenica e di Kostandin Shpataraku che risalgono al sec. XIII. Un oggetto particolarmente prezioso è l'epitaffio di Gllavenica, lavorato in oro dal principe albanese Gjergj Araniti nel sec. XIV. A questa collezione è stato aggiunto il nuovo padiglione delle icone (50) raccolte negli ultimi 50 anni in tutta l'Albania. Gli altri padiglioni contengono documenti e testimonianze del periodo della Resistenza Nazionale Albanese, dell'Indipendenza e della Fondazione dello Stato Albanese. Un altro padiglione importante del Museo è quello del Genocidio, creato nel 1996, contenete 136 oggetti rappresentanti la storia tragica degli albanesi nell'epoca della dittatura comunista. Il colle nella parte sud-orientale della città intorno al "Lago Artificiale" sono state rimboscate, in questo modo si è aperto un nuovo parco, di rara bellezza, il quale è collegato con il Giardino Botanico e lo Zoo. Invece nella parte sud-occidentale della città si trova la città degli Studenti, dove alloggiano gli universitari. Tirana possiede anche diversi hotel, come Hotel Dajti, Tirana, Arberia, Arbana, Peza e Drini.