SHKODER (Scutari) E' una delle città antiche dell'Albania, un importante centro economico e culturale con circa 190.000 abitanti. Si estende nella parte meridionale della pianura di Mbishkodra, presso il lago di Shkodra (Liqeni i Shkodres), tra i fiumi Drini e Bune, la catena montuosa di Tarabosh ed il castello di Rozafat. 

In tempi passati, Shkodra era nota con il nome di Scodra. Fondata intorno al IV secolo a.C. sopra la collina del castello di Shkodra (Rozafa). Fu il centro degli Illiri e durante il governo di Gent essa divenne la capitale dei re Illiri. Venne presa dai romani nel 168 A.C. . Uno degli itinerari militari e commerciali che arriva dalle zone nord della penisola dei Balcani, passa proprio attraverso Shkodra, continua verso il Kossovo ed oltre. Nel 1040, Shkodra venne catturata dai serbi e divenne il centro di Zeta. Durante il XIV secolo divenne il centro dei Balsha, famiglia feudale. Nel 1396 venne presa dai veneziani. Shkodra resistette ai due attacchi maggiori degli Ottomani, nel 1474 e tra il 1478-1479, quando la città venne interamente circondata dalle forze ottomane. Cadde in mano turca dopo un'eroica strage, nel 1479. Dopo l'occupazione turca la città fu devastata, ed un numero molto grande della popolazione fuggì. Intorno al XVII secolo, la città iniziò a prosperare e divenne il centro dei sanjak, unità amministrative turche. Divenne il centro economico dell'Albania settentrionale, vennero aperte fabbriche di cotone, di armi e si occuparono di manufatti in argento. Vennero costruite abitazioni a due piani, il bazar ed il ponte Mesi (Ura e Mesit) sopra il fiume Kir, costruito durante la seconda metà del XVIII secolo, lungo circa 100 metri, con 13 archi di pietra, il più grande è alto 12 metri e largo 22. Nel XVIII secolo la città divenne il centro dei pashallek di Shkodra, sotto il governo della famiglia Bushati, che la dominarono dal 1757 al 1831. Dopo la loro caduta la gente di Shkodra fece molte resurrezioni contro gli Ottomani, durante gli anni 1833-1836, 1854, 1861-1862, e 1869. Shkodra diventò un'importante centro commerciale nella seconda metà del XIX secolo.Un'amministrazione speciale fu edificata ed aperta per occuparsi del commercio, fu aperto un ufficio postale, altre città aprirono consolati qui e più tardi anche a Shengjin. Il seminario dei gesuiti e il consiglio dei francescani vennero aperti nello stesso secolo. Shkodra ebbe un importante ruolo durante l'associazione di Prizren, il movimento liberale albanese, i cui abitanti parteciparono e combatterono per proteggere le terre albanesi. Nel XIX secolo, Shkodra fu nota anche come centro culturale. La libreria Bushati, costruita durante il 1840, servì come centro per la Lega di Prizren. Molti libri furono collezionati in librerie di missionari cattolici che lavorarono a Shkodra. La letteratura, la cultura e le associazioni di sport furono formati, come "Bashkimi" e "Agimi". Qui fu aperta la prima tipografia ed è stato realizzato nel 1555 il Messale di Gjon Buzuku, il primo ducumento in lingua albanese. La famiglia Marubi, costituì una straordinaria fototeca che raccoglieva fotografie della storia albanese, durante il movimento liberale albanese e l'innalzamento della bandiera albanese in Vlora, i suoi negativi superarono il numero di 150.000. Inoltre Pietro Marubi immortalò anche altri momenti significati della storia dell'Albania durante la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Durante la guerra dei Balcani e la Prima Guerra Mondiale, Shkodra fu perseguitata dal Montenegro e dai serbi. Gli abitanti resistettero per 7 lunghi mesi, nonostante la città fosse accerchiata dai serbi. Gli occupanti riuscirono ad entrare nell'aprile del 1913, e danneggiarono la città gravemente e bruciarono il bazar. I serbi e i montenegrini furono costretti a lasciare la città a maggio dello stesso anno, in concordanza con la conferenza degli ambasciatori a Londra, che permise a Shkodra di far parte del territorio albanese. Durante la Prima Guerra Mondiale, l'esercito di Montenegro rientrò un'altra volta a Shkodra nel giugno del 1915. A gennaio del 1916, Shkodra venne occupata dagli austro-ungarici e fu il centro delle zone occupate da loro. Dopo la Prima Guerra Mondiale, l'amministrazione internazionale del governo di Tirana fu temporaneamente collocata a Shkodra, e nel marzo del 1920, essa resistette ad un'altra minaccia, all'intervento delle forze dei governatori slavi. Dal 1924 al 1939, Shkodra ebbe uno sviluppo industriale molto lento, piccole fattorie che producevano cibo, tessuti e cemento furono aperte. Nel 1924 il loro numero si aggirava intorno ai 43, nel 1938 ne esistevano 70, nel 1924 Shkodra aveva una popolazione di 20.000 abitanti, nel 1938 il numero arrivò a 29.000. Shkodra fu la dimora degli arcivescovi cattolici, infatti furono aperte molte scuole religiose. La prima scuola laica venne aperta nel 1913, e il ginnasio statale venne aperto nel 1922. Nel 1937 il gruppo comunista di Shkodra venne formato, che fu la più grande organizzazione albanese che diffondeva la propria ideologia in tutto il paese. Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli abitanti della città combatterono contro le forze italiane, e resistettero molto a lungo con dimostrazioni ed attacchi. La resistenza venne organizzata dai comunisti, che più tardi formarono il gruppo combattivo dei Partigiani. La città venne liberata dai tedeschi il 19 novembre del 1944. Shkodra fu il maggiore centro dei movimenti democratici del 1990 e 1991. Ci furono molte dimostrazioni e conflitti con le forze di polizia, quando la popolazione chiese la fine del regime comunista.


Come si presenta oggi la città

Shkodra è uno dei centri maggiori industriali dell'Albania. Le industrie meccaniche ed elettroniche sono le più sviluppate, sono anche importanti le industrie cibo, delle materie industriali da costruzione, inoltre molto sviluppate sono la società di fili elettrici e di cavi, la lavorazione di legno, lo stabilimento di pelle, di vestiti e di tabacco. Inoltre è anche il più grande centro culturale. 

Cosa visitare

L'istituto pedagogico ed un ramo dell'università di Tirana sono collocate qui. La più grande libreria contiene più di 250.000 libri. Il centro culturale, il ramo dell'associazione degli artisti e dei scrittori e il teatro "Migjeni" sono altre grandi istituzioni di Shkodra. Il museo storico, il museo di educazione, il Museo della Lega di Prizren, si trova nella casa natale di Pasko Vasha, scrittore e patriota albanese (1825-1892),Vi sono raccolti cimeli della vita dello scrittore e delle attività della Lega di Prizren, che, al congresso di Berlino, lottò per la indipendenza d'Albania, la galleria d'arte, sono alcuni dei suoi musei. La città conserva i suoi aspetti caratteristici, con stradine strette con alte mura di pietra su entrambi i lati, cancelli alti, ma una buona parte della città è stata trasformata dopo la Seconda Guerra Mondiale, con strade larghe e diritte e con appartamenti residenziali e pubblici molto elevati. La città si è espansa e si sono formati nuovi quartieri, la zona industriale si è costruita nella zona settentrionale del paese. 

Alcuni dei monumenti culturali di Shkodra sono: Il Castello (Rozafat), i bagni turchi (hamam), la moschea di Plumbi e molte case antiche con l'aspetto caratteristico di Shkodra. Ai piedi della cittadella di Rozafat, presso il ponte sul fiume Drino, sorge il santuario della Madonna del Buon Consiglio.Una leggenda legata a questa chiesa narra che il 25 Aprile del 1467, nel corso di un violento scontro con i Turchi, che stavano per prendere la città, l'immagine della Signora di Shkoder e Patrona di tutta l'Albania, si staccò dalla parete per non subire profanazioni e, accompagnata dagli Angeli, attraversò l'Adriatico per insediarsi a Genazzano del Lazio.

 

Leggi la leggenda del Castello Rozafat