Torna alla Home Page
NOVITA'STORIAHOMERIFLESSIONIDOCSLINKSFORUMOLDRIBS

La Girante

 

La girante è uno dei pochi componenti soggetti ad usura di un fuoribordo ed al tempo stesso una delle parti essenziali al suo funzionamento.

 

La sua vita in condizioni ideali può arrivare fino ad una decina d'anni, ma bastano un insabbiamento o pochi minuti ( o secondi) di funzionamento fuori dall'acqua (o peggio ancora "a secco") per consumarne l'estremità delle palette nè più ne meno come una gomma da cancellare passata sopra la carta vetrata.

La sua sostituzione è quindi un'operazione che almeno una volta nella vita di un fuoribordo va fatta... e perchè non farla da se?

Le controindicazioni sono essenzialmente due:

- Una allergia a tutto ciò che richiede pazienza e precisione

- Una riconosciuta incapacità di distinguere un cacciavite da un cavatappi.

Dove si trova?

Nella quasi totalità dei casi la girante è calettata sull'albero motore, e si trova in corrispondenza della flangiatura che unisce il gambale al piede, per cui non ci sono alternative: per accedervi bisogna staccare il piede.

Solo in alcuni piccoli motori, rigorosamente privi di invertitore e folle, la girante è calettata sull' asse dell'elica per cui per sostituirla è sufficiente rimuovere l'elica stessa ed il coperchietto di chiusura posto dietro di essa.

Per staccare il piede di un fuoribordo (nell'esploso sopra, quello del 521 OMC con scarico all'elica), si devono separare quattro particolari:

La flangiatura esterna. In genere i bulloni sono tutti ben visibili ed accessibili, ma a volte esiste qualche vite supplementare ben nascosta; questa è un'eventualità ben nota ai possessori dei Mercury, che si sono a lungo caratterizzati per la presenza di un bullone di fissaggio celato sotto la pinna di zinco. Se quindi dopo aver identificato e tolto tutte le viti, ancora il piede non ne vuole sapere di venir via, prima di usare il piede di porco cercate accuratamente ancora una volta....

Il tubo dell'acqua. In genere è di rame, vincolato alle sole estremità, inferiormente alla cassa della pompa acqua, superiormente allo scarico o alla base del monoblocco. Inferiormente è soltanto infilato nella cassa pompa e normalmente non oppone resistenza, anche se può succedere che si incolli alla boccola in gomma. Se possibile non rimuovetelo dall'innesto superiore, che poi sareste costretti a ritrovare alla cieca, e, se proprio dovete toglierlo da ambo i lati, prendete nota della posizione all'interno del gambale; raramente il tubo è dritto, ma anzi in genere presenta almeno un paio di pieghe, per cui se lo si ruota a casaccio non si riescono più a far collimare i punti di imbocco.

L'albero motore. Rimane sempre solidale al piede, e presenta un millerighe all'estremità superiore per l'accoppiamento al collo d'oca, protetto da un O-ring che impedisce l'accidentale ingresso di acqua.

Inutile dire che si deve prestare la massima attenzione a proteggerlo da urti accidentali che potrebbero deformare irreversibilmente la dentatura.

 

Il comando del cambio. Esistono essenzialmente due tipi di comando: Ad asta rotante (adottato da tutti i Mercury, dall'alto di gamma Yamaha e dai 6-8 OMC) e ad asta scorrevole assialmente (Basso di gamma OMC e Yamaha).

In entrambi i casi l'alberino è costituito da due parti, unite da un giunto che permette di rimuovere la sola metà inferiore.

Per il primo valgono le stesse procedure dell'albero motore.

Il giunto è un semplice innesto a millerighe, per cui basta sfilare verso il basso, tenendo nota di quale marcia era inserita ( in genere comunque conviene SEMPRE inserire la marcia avanti prima di disassemblare).

Con il secondo invece per separare le due metà è necessaria la rimozione di un fermo, che può essere un morsetto, come per il 521 prima versione (nelle foto a sx e nell'esploso sopra), o un manicotto filettato, come nel caso del successivo modello con scarico all'elica o lo Yamaha 25j.

Spesso il morsetto, anzichè dietro ad uno sportellino apposito, come nel 521 in figura, è accessibile attraverso la fessura, larga un paio di cm, che si viene a creare tra gambale e piede dopo aver rimosso le viti di fissaggio.

In funzione dello specifico modello, possono poi esserci ulteriori dispositivi cui prestare attenzione, quali i fermi automatici di ribaltamento in retromarcia, le cui articolazioni vanno a collegarsi all'astina del cambio, in genere però sempre alla parte che rimane solidale al gambale .

Rimosso finalmente il piede, eccoci al cospetto della cassa pompa.

Non dimenticate che le viti che la fissano alla fusione del piede sono sottili e annegate nel sale, per cui ... prudenza!, specialmente se la cassa è del vecchio tipo in alluminio, con tendenza a rilasciare ossido che finisce per bloccare le viti nei fori passanti.

A volte, oggi rare, per fortuna, le viti hanno testa ad intaglio anzichè esagonale; in questi casi è fondamentale usare un cacciavite della misura corretta, che si inserisca nell'intaglio senza gioco, pena lo slittamento con conseguente irreversibile danneggiamento.

La testa esagonale ha il rovescio della medaglia nel fatto che si è facilmente portati ad applicare molta più forza, con il rischio di spezzare il gambo della vite.

Tolta la cassa, controllatene la superficie interna: se è in alluminio e si presenta corrosa, sostituitela, altrimenti si divorerà in breve anche la nuova girante.

Se è in plastica con inserto Inox, verificate che non presenti fessurazioni e che il rivestimento aderisca bene, senza presentare slabbrature taglienti che "affetterebbero" le palette.

A volte nell'intercapedine si formano cristalli di sale che "spingono" la sottile boccola inox deformandola verso l'interno.

Facendo attenzione a non perdere la chiavetta reggispinta, sfilate la girante e la placca inox sottostante, e controllate che il condotto di presa non si presenti intasato di sale o morchia.

NB: Soprattutto nei motori più piccoli, la chiavetta della girante spesso funge da fermo assiale per l'albero motore, che potrebbe a questo punto sfilarsi dal piede... Maneggiate quindi l'assieme tenendolo sempre per la fusione principale e non sospeso per l'asse.

Reinserite quindi la nuova girante dopo aver lubrificato albero e placca.

Per rimontare la cassa, lubrificatela leggermente lungo il perimetro interno, inseritela dall'alto sull'albero motore, abbassatela sino a toccare la girante, quindi ruotate l'albero motore in senso orario e spingete contemporaneamente verso il basso la cassa, in modo che le palette si flettano gradualmente e si assestino all'interno.

 

 
Links correlati
- La girante by Luigi
- Sostituzione della girante (Yamaha) by POGO
- Sostituzione girante Johnson 5 cv 4t - By Paltos
- Sostituzione girante Yamaha 115 - By Isla
 

Camillo

Last revised 12.11.2007

Copyright Enrico Dinon © 2004, All rights reserved.