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INVIDIA
Ciascuno di noi si identifica
solitamente con la parte educata e razionale di sè e rifiuta di riconoscere come
propria la parte passionale, della cui attivazione è responsabile l’altro. É
sempre qualcuno o qualcosa che ci ha fatto arrabbiare...
In realtà, la rabbia è una passione che fa parte di noi e che dovrebbe indurci a
guardarci dentro con più attenzione. Se qualcuno ci fa arrabbiare, infatti,
questo significa che in noi c’è qualche cosa di irrisolto, c’è una disarmonia.
In caso contrario non ci arrabbieremmo, ma affronteremmo la difficoltà con
calma, moderazione e logica.
Invece tutti abbiamo qualche cosa che ci fa arrabbiare perchè tutti abbiamo
delle intolleranze, delle debolezze o qualche vecchia ferita non completamente
rimarginata. Spesso infatti quando ci arrabbiamo non è per il fatto contingente,
ma per qualche cosa d’altro, di più “antico”, dimenticato forse. E così, la
classica “goccia che fa traboccare il vaso” ci fa esplodere. E allora cosa fare?
Reprimere la rabbia? No. La rabbia, come le altre passioni, è una dinamica del
corpo che lo danneggia sia quando è eccessivamente compressa, sia quando è
scatenata senza limiti.
L’ira compressa, nella migliore
delle ipotesi, genera frustrazione e mal di stomaco, così come il suo
scatenamento aumenta la pressione e può generare un colpo apoplettico. Tutti i
filosofi hanno sempre pensato che la salute del corpo e l’equilibrio della mente
non si mantengono con la repressione delle passioni o con la loro rimozione, ma
con la loro “misurata espressione”. Socrate raccomandava di “arrabbiarsi con la
persona giusta, nella misura giusta, nel modo giusto, nel momento giusto e per
la giusta causa”. Sembra facile…
Le manifestazioni della rabbia
C’è chi, piuttosto che esprimere direttamente la propria rabbia, preferisce
chiudersi in se stesso (prerogativa soprattutto femminile, si veda la vignetta
sul
Le soluzioni per combattere l'ira
La soluzione per vincere la nostra rabbia consiste nel farci carico delle nostre
passioni. Invece di comprimerle come il senso comune, l’ipocrisia e una cattiva
scuola religiosa ci hanno insegnato diamo loro espressione avendo cura della
giusta misura. Inoltre, quando la rabbia è passata, guardiamoci dentro per
capire cosa ha scatenato in noi quella reazione. E quando c’è qualcuno o
qualcosa che in particolare ci infastidisce e ci fa arrabbiare, non evitiamolo,
ma affrontiamolo. "Conosci il tuo nemico" recita un antico proverbio; conoscilo
e l’avrai per metà vinto. E il "nemico", il più delle volte è dentro di noi...