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Centrale geotermica Centrale geotermica o geotermoelettrica. Sfrutta l'energia termica che proviene direttamente dal sottosuolo. Questo tipo di tecnologia ha avuto un rilancio nell'ultimo decennio in particolare come rimedio ai prezzi crescenti dei combustibili fossili usati nelle comuni centrali termoelettriche. In Italia operano gli impianti di Larderello, in Toscana, che utilizzano i vapori sotterranei uscenti a 200 ºC. Questo sviluppo è avvenuto anche in altri paesi dotati di risorse geotermiche, quali, per esempio, gli Stati Uniti, il Giappone e la Nuova Zelanda, oltre a molti paesi dell'America Centrale. Gli Stati Uniti hanno superato l'Italia per quanto concerne la potenza installata. Negli anni Novanta le centrali geotermiche in Italia coprivano circa l'1% del fabbisogno elettrico. Il loro contributo nel mondo era pari allo 0,6% dell'energia prodotta, con in testa il Nord America (6 tonnellate equivalenti di petrolio), l'Asia e l'Oceania (con 3 t.e.p), l'America Latina (2) e l'Europa (1). Permane il primato italiano nell'esperienza di progettazione e fornitura di impianti soprattutto a paesi esteri (per esempio, Nuova Zelanda e Nicaragua). Nel contesto italiano importante è inoltre un nuovo tipo di progettazione degli impianti, detta “unificata a moduli”: i vari fornitori di turbina, condensatore, compres sore si attengono a caratteristiche tecniche modulari unificate nell'interfaccia onde permettere all'ente elettrico nazionale la composizione di un impianto (a modulo) completo mediante macchine prese da qualsivoglia fornitore che opera nel sistema secondo le specifiche e l'interfaccia indicati. Diffusione crescente ha inoltre la pratica dell'uso diretto del calore geotermico per riscaldamento urbano. |
Sommario: Introduzione Turbine a vapore Centrale geotermica Versione Stampabile |
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