Luca Michelini


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scherma in carrozzina

volontariato

Tra le attività di volontariato che svolgo, mi occupo di scherma su sedia a rotelle.
Nel 1988, alle Paralimpiadi di Seul, dove mi ero recato come Medico della rappresentativa italiana di sportivi disabili, venni nominato Presidente della Commissione Classificatrice Internazionale per tale sport (Wheelchair Fencing Chief Classifier).
Rivesto tale carica ininterrottamente da vent’anni, nell’ambito dell'IWAS ( Internationale Wheelchair and Amputee Sport Federation) e dell’IPC (International Paralympic Committee).

In questo ruolo ho collaborato all’organizzazione dei Giochi Paralimpici di Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 .

La scherma su sedia a rotelle è stata una delle prime discipline sportive praticate da atleti disabili, fin dalle prime esperienze introdotte da L. Guttman dagli anni ’50; tuttavia a livello internazionale, rispetto ad altre discipline, è relativamente poco diffusa, probabilmente anche a causa dei costi della attrezzatura, superiori alla media degli altri sport. Come nel basket, è possibile la competizione integrata con gli sportivi normodotati, a condizione che essi accettino di gareggiare stando seduti.


Le regole fanno riferimento allo stesso regolamento internazionale che utilizzano gli schermidori normodotati, con l’aggiunta di alcuni adattamenti.

Gli atleti salgono con le carrozzine su alcune speciali pedane, isolate, angolate tra loro di 110°, che consentono il fissaggio della carrozzina, che deve risultare solidale con la pedana, e che non deve poter compiere oscillazioni in nessuna direzione.

L’attuale sistema di classificazioni per la scherma in carrozzina è stato introdotto ai Giochi paralimpici di Seul 88. La versione finale presentata alle Paralimpiadi è una sintesi del sistema già proposto dalla tedesca Strohm, ai Campionati Europei di Glasgow 1987, ed in seguito parzialmente modificato in collaborazione con lo scrivente.
Si tratta di una classificazione integrata, che consente ad atleti affetti da disabilità differenti (amputazioni, poliomielite, cerebrolesioni, paraplegia, ecc.), di competere insieme.
Come per altre discipline, ai fini dell’attribuzione della classe
vanno considerati:

Forza muscolare / Mobilità articolare / Coordinazione motoria

NON vanno considerati:
Abilità schermistica / Equipaggiamento / Carenze tecniche / Allenamento scadente
La valutazione comprende sia dei test funzionali specifici sia una valutazione clinica, definita dall’IWF
bench test in quanto, analogamente ad altre discipline, prevalentemente condotta sul lettino per le visite mediche.


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