Sorride languida nell'osservare l'obiettivo.
Sensuale rimane in posa quale moderna immagine di piacere.
Ora sul letto, distesa su candide lenzuola, a mostrar un corpo sinuoso e perfetto: una mano a coprir il seno, l'altra a ravvivare i capelli mentre, complice, ammicca all'obbiettivo.
Implacabili piovono gli scatti le luci del flash sul suo corpo caldo, morbido, languido. Si accarezza lentamente. Sul suo volto espressioni di piacere, rapidi scorci di intenso godimento.
La sua immagine sarà ovunque emblema di moderna bellezza.
Sarà il sogno di ogni maschio, la nera invidia per ogni donna. Passerà in secondo piano ciò che rappresenta. Rimarrà l'immagine di un'effimera sensuale perfezione, di provocanti forme fisiche e lascivi sorrisi…
E quando il tempo è ormai scaduto, l'incantesimo si rompe. Quel segreto gelosamente custodito non giungerà alle masse. Mai. Sarà la loro dea, la meta irraggiungibile.
Il fotografo l'aiuta: le porge l'accappatoio, le si accosta e la solleva da quel letto di seta.
Pazientemente l'aiuta a posizionarsi sul suo seggio regale.
Lo ringrazio, per un attimo un fugace sorriso. Poi, la giovane modella si ravviva i capelli chiari, sposta in basso le braccia e smuove i freni posti a bloccar le ruote.
Una spinta e dirige la carrozzina verso il suo camerino, verso il mondo reale nel quale non è la playmate dell'anno o il sogno erotico dei calendari.
Lentamente ritorna ad essere una paraplegica come tante, una sconosciuta di cui il mondo ha vergogna.
Il suo passato, la sua salvezza e la sua condanna.
Era una modella fin troppo quotata. Poi l'incidente, la paralisi. Ingenti gli sforzi di chi su di lei contava: i soldi di multinazionali al servizio di quel corpo perfetto. Il segreto comperato per tutelare accordi e assecondare i desideri di masse troppo stupide.
In un mondo ariano, lei è l'eccezione.
Bramata e cercata solo perché ai media non è dato di divulgare la verità sulla sua sorte mentre, innamorate di quegli scatti, le masse vivono all'ombra di quel trucco che ora, lei, lentamente cancella dal suo viso.
Ma non scompare quel sorriso che appare in quelle foto, in quei clip girati per reclamizzare un profumo o quei gioielli che tanto ama.
E' una finzione, una falsità.
Lei, lo sa bene.
Ma la bellezza in fondo è solo un gioco, un modo come un altro per distrarre, per giocare con gli istinti di chi vive superficialmente. La bellezza è una moda passeggera, una passerella lunga un respiro appena.
Milioni quelle che potrebbero essere al suo posto, moderne veneri schiave dell'apparire. Milioni, quelle che vorrebbero essere, per un istante appena, adorate come lei.
“Essere come me”, lei sorride al pensiero mentre l'ascensore s'assesta e interrompe la sua corsa.
Ora, uscirà dall'edificio. Di nascosto, scortata e sorvegliata, ma pur sempre in carrozzina. Anonima nella vita, una dea su quei poster che ovunque, nel mondo, vendono concetti di ariana perfezione.
Dedicato alla falsa immagine di bellezza che, onnipresente nelle città di oggi, slegata dal reale, ne vuol esser il falso emblema.
Leonardo Colombi
Opera proposta sotto una Licenza Creative Commons.