Commenti dal sito Fantasy Story :
da anjiinsan2003 (26 set 05):
E' un bel racconto. Semplice, lineare, chiaro. Il tema che hai trattato io lo sento particolarmente. Penso che nella vita non ci siano soluzioni, ma solo scelte, che vanno comunque e sempre pagate, e questa è la cosa difficile. Ma il tuo racconto non è poi così pessimista..anzi il protagonista è fin troppo altruista. Peccato che io non creda molto nella bontà, ma quando capita è una bella sorpresa!
Cris
da Astfelia (27 set 05):
Ciao Leonardo,
trovo che il tuo sia un bel racconto breve, ben scritto e suggestivo nella descrizione del negozio magico con tutte le sue ampolle colorate. Mi ha ricordato un po' il mondo della luna ariostesco. Quanto al personaggio, sembra un angelo più che un umano, data la sua scelta, e getta una luce ottimistica sulla bontà dell'umana natura che sinceramente non condivido molto. Ma questa è una considerazione del tutto personale che nulla toglie al tuo gradevole testo. Alla prossima, ciao,
Ast
da Brethil (27 set 05):
Interessante come idea... però secondo me dovresti allungarlo. Descrivere meglio lui, meglio la drammaticità della scelta, e forse approfondire un pochino di più il dolore, benchè salvifico, del sacrificio di sè. Perchè c'è un motivo se è tanto difficile morire a se stessi! e soprattutto anche il fatto che molti, nonostante il tuo sacrificio, ti continueranno a respingere... non tutti vogliono essere salvati... il libero arbitrio è
anche questo! :)
Questa è una mia idea ovviamente...! E carino come racconto, ma forse è un po' troppo breve! Allungalo un po'!
baci
pat
da Elfwine (03 ott 05):
Ciao Leonardo,
con poche parole sei riuscito a descrivere un mondo completamente onirico e pregno di significati, e già questo di per sè è un gran pregio del tuo racconto; ma secondo me quello maggiore è aver dato voce e consistenza ad un uomo o un'entità sicuramente fuori del comune, e lontano dai tanti modelli che si presentano in giro...complimenti..!!
da nydrali (08 ott 05) :
Ciao, bel racconto, stile incisivo, poetico e struggente che prende bene e scivola via veloce. Però... dai! una scelta troppo prevedibile! troppo " buonista ", scontata e " politicamente corretta ". Intendiamoci, non sono una guerrafondaia che, spada alla mano, grida di sterminare i popoli, ma nemmeno incarnate Madre Teresa è mai stata la mia aspirazione. E poi, dopo tanta paura di perdersi ed annullarsi, il protagonista decide di passare la sua vita a curare gli altri? bella, per l'amor del cielo, come ispirazione. Non so cosa darei perchè ci fossero molte più persone così, ma sinceramente dobbiamo essere obiettivi: non ce ne sono. O quanto meno sono molto pochi. Sinceramente, non so cosa avrei chiesto, viste le mie inclinazioni probabilmnete il potere di viaggiare nel tempo: cambio le cose con non vanno, salvo comunque vite e popoli, ma ho anche risposto ad un mio desiderio, ho ascoltato davvero quello che voglio io, e non solo quello che so necessario. INtendiamoci, sono un tipo che farebbe qualunque cosa per molti, non mi ritengo egoista, ma nemmeno buonista e politicaly correct in questo modo! dai, su, fa troppo finale struggente alla Walt Disney! Detto questo, se davvero questa sarebbe stata la TUA scelta, se sinceramente credi che tu avresti fatto così, che avresti dato tutto per poter aiutare gli altri, beh, ne sono felice, significa che sei una delle ultime persone completamente buone a questo mondo...
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da lonelylady (21 dic 05):
Ho letto tutto d'un fiato il tuo bel racconto. Mi è piaciuto ,è scritto molto bene in un linguaggio chiaro, scorrevole e avvincente. La scelta finale rivela grande generosità d'animo. La condivido .
Ciao.
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dalla redazione (13 gen 06):
Gentile sig. Colombi,
abbiamo letto il suo “La scelta”. Si tratta di una storia molto lineare ed essenziale, nonostante lo scenario e l'avvenimento così fantasiosi. Certamente questo aspetto rappresenta il punto di forza del racconto, che senza preamboli ed introduzioni mette il lettore di fronte ad uno scenario surreale per ammissione dello stesso protagonista, il quale non si caratterizza particolarmente se non nel finale, quando si interroga sulla
sua scelta. Ben reso è l'altro personaggio dal volto scuro ed anche la descrizione della scaffalatura con le ampolle dello stesso colore. In definitiva il racconto, molto curato anche nella battitura, ci è piaciuto e vorremmo pubblicarlo nella sezione “storie”.
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da nihil (10 settembre 2006):
ottima scelta Leonardo, l'unica possibile e di immenso valore. Nihil
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da pattystyle (12 aprile 2007):
ma sei meraviglioso! hai scelto il meglio! bellissima, complimenti..finale a sorpresa. grazie
da adrianna (13 aprile 2007):
Di sicuro il dono ce l'hai! Grazie per il sorriso che mi hai regalato!
da obbi59 (14 aprile 2007):
Leggendoti cercavo di pensare a cosa avrei scelto per me...mi hai surclassato!
da orchideanera (15 aprile 2007):
..ottimo...titty
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da franca (2 maggio 2007):
Hai fatto la scelta giusta, Leonardo. Ma per fare questa scelta non c' è bisogno di magie. Basta volerlo. Ciao. Franca.
Commenti ricevuti su Club Poeti (ottobre 2007 - ???):
da grigio (12 ottobre 2007):
Conscio della stima che nutri nei miei confronti, sono lieto di essere il primo a commentarti. La mia sincerità, come sempre, desidererei che non fosse condizionante per gli altri. Io, solitamente infatti, proprio nei confronti delle persone che stimo maggiormente finisco con l'essere ipercritico. Dal mio punto di vista è una sorta di dono speciale che intendo fare all'autore ma, ahimè, nella più parte dei casi finisco con l'essere equivocato. Ma veniamo al mio parere. Il tuo racconto è una sorta di rivisitazione della "Lampada di Aladino"; in quel caso, se non ricordo male le scelte erano soltanto tre. Tu invece con grande acume fantastico non poni limite ai desideri umani e lasci che il tuo personaggio possa guardare in ogni tipo di ampolla alla ricerca del "sogno" più appagante. Inutile dissertare sulla credibilità della scelta finale:far del bene agli altri dovrebbe essere il sogno di tutti gli esseri umani e per realizzarlo, credimi, non occorre vincere il I° premio alla Lotteria della Fantasia ma basta corredarsì di umiltà e di buona volontà. Va da sè che tu hai fatto fare al tuo protagonista una scelta di nobiltà che, naturalmente, esprime quella che in fondo deve essere la tua indole. La cosa ti fa onore nella misura in cui altri sarebbero tentati a scegliere una lunga vita piena di ricchezze e senza affanni di sorta. Insomma un giusto assemblaggio di fantasia e di appropriata scrittura. Unico neo, purtroppo appariscente, è il modo di scrivere,( forse nervoso,nell'intento di conseguire presto la compiutezza del tuo pensiero)che ti porta a soverchie, direi eccessive, ripetizioni.
da Titta (12 ottobre 2007):
A parer mio, non hai avuto fretta di chiudere: avverto piuttosto un grosso turbamento. Qualcosa di grande è accaduto nella tua vita e tu hai una gran voglia di raccontarlo al mondo intero. Questo luogo singolare nel quale si aggira il protagonista è un pò inquietante,ma tu sei stato preciso ed efficace nei dettagli. A rileggerti
da Paolam (12 ottobre 2007):
Affascinante questo viaggio che hai compiuto con la fantasia .Molto onorevole la scelta che hai fatto, sicuramente è quello che ami fare anche nella tua vita. Io avrei scelto di poter volare...troppo bello
da che guevara (12 ottobre 2007):
Fantasia e bravura,un binomio vincente,in questo racconto quasi perfetto.Bravissimo!
ciao
da pot (12 ottobre 2007):
Ci sono molti validi spunti, il racconto può essere arricchito e ne guadagnerebbe molto. Se è autobiografico sono molto incuriosita.
A rileggerti presto.
da StefaniaConvalle (13 ottobre 2007):
Un bel racconto, Leonardo un racconto che fà riflettere su ciò che conta nella vita. Bravo!
da argeta brozi (13 ottobre 2007):
Buona la scelta e buono il racconto che ti tiene incollato al testo fino all'ultimo rigo.
da mimma (14 ottobre 2007):
Bel racconto, scritto bene ed efficacemente espresso. Hai scelto bene.
da pippibi (14 ottobre 2007):
Caro Leonardo, che piacere leggerti!!! Allora non sono la sola che scrive di f.s. o fantasy. All'inizio mi hai fatto pensare, subito alle Armi di Isher di A.E. Van Vogt (The Weapon Shops of Isher, 1951) e, credimi, non è poco. E' un racconto teso, nervoso, scritto senza fronzoli. Verso la fine, quando scopro che dono hai scelto mi ha fatto invece pensare a "Un medico" pezzo che tratta la storia del dottor Siegfried Iseman che vuol curare la povera gente di F. De Andrè da "Non al denaro,non all'amore, né al cielo" e anche questo, credimi, non è poco. Molto contenta di averti letto. Con tanta simpatia.
da Mitla (15 ottobre 2007):
Sai, hai fatto una scelta che include molti altri "poteri".
Non voglio sembrarti cinica è solo una considerazione; il tuo personaggio si può arricchire curando (e lo fa realmente, non come tanti sedicenti maghi), ottiene potere, ottiene immortalità (se non altro per le sue gesta) ...
Credo che un potere così forte e completo sia realmente gestibile solo in aurea di santità.
Scelta davvero difficile.
Un bel testo Leonardo e condivido l'opinione di chi t'incoraggia a svilupparlo.
da Riccardo Vandoni (16 ottobre 2007):
Con sincerità ti dico che raramente ho letto una cosa più retorica di questa. La scelta finale è la bontà, la disponibilità verso gli altri e la consapevolezza di essere parte del tutto? Dovrebbe essere questa una regola di vita e non una possibilità da "lampada di Aladino"! Ti dico altresì che se effettivamente a ciascuno venisse data quella possibilità nessuno, ma proprio nessuno, opererebbe la tua scelta. Ho forse una visione pessimistica della vita e dei miei simili? ric
da alman (18 ottobre 2007):
Così doveva finire il racconto e così è finito, non fraitendermi la scrittura è scorrevole e piacevole ma forse manca del "guizzo" della perdizione.