15 marzo 2009: il testo che segue è stato scritto il 29 gennaio scorso a seguito di una riflessione sull'informatica, sul fatto che in fin dei conti sia solo illusione. Logica, elettromagnetica, ma non è nulla di concreto a tutti gli effetti. Eppure, al contempo, quanto critica è la perdita di dati? Il venir meno di sistemi software, gli errori che causano inceppamenti ai programmi o, peggio ancora, la compromissione di archivi storici. Parlo per esperienza, ovviamente … Oltre a ciò una riflessione su quanto, oggi, ci sia di informatizzato: anche la musica è in realtà frutto di modulazioni elettroniche e traduzioni di dati informatici. E - chi può saperlo? – addirittura la vita potrebbe essere un'esperienza virtuale, qualcosa di simile a quanto raccontato nel film “Il 13° piano”, oppure in “The Matrix”.

 

 

Che vuoi che sia?

Se all'improvviso tutto scompare,

che vuoi che sia?

 

Sono solo illusioni, matematiche,

bugie magnetiche,

ricordi di una vita e poemi:

nemmeno puoi sfiorarli con le dita,

sono solo sfuggenti

imitazioni del reale.

 

E all'improvviso non ha più senso

un messaggio vuoto e quel timore:

svanite,

per sempre svanite.

 

Uno zero uno zero zero uno

anche le sinfonie,

rapido linguaggio tecnologico

a complicare forse

agevoli comunicazioni e nuove

offerte di mondi in saldo

irreali.

 

Esplorazioni immobili, ora,

e non lo so più se lo siamo,

non lo so più,

dominatori di caos armonici

oppure vittime.

Soltanto dati e cifre,

consuetudini numeriche

a raccontar le nostre vite.

 

Sotto strati e strati

di cieli blu renderizzati,

l'uomo è solo un simulacro

avatar

per giocatori sovrannaturali.

 

 

Leonardo Colombi

 

Opera proposta sotto una Licenza Creative Commons.

 

 

In attesa di commenti...

 

Nome / Nickname :
Titolo opera :
Commento/critica :
Indirizzo mail a cui rispondere: