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-=Introduzione=- |
26
luglio 2008: ebbene
sì, di tanto in tanto la politica entra anche nella mia poesia. Non
conosco le vostre inclinazioni politiche ma l’attuale governo non
mi piace, così come non mi piaceva quando Silvio Berlusconi era
presidente del consiglio tempo fa. E’ corrotto fino al midollo,
falso, con un sacco di processi pendenti. Ma la gente ci casca lo
stesso, ogni volta. Anziché tirar la cinghia e riflettere sul reale
andamento del Paese, anziché informarsi e sforzarsi per pretendere
un cambiamento, torna indietro. Anzi, corre dal primo leader che
parla di togliere tasche e di dispensare felicità. La gente accorre,
esulta, vota. E poi, eccoci qui, con leggi ad personam nuovamente,
leggi proposte votate ed approvate in tempi record e che minano le
fondamenta stesse della Repubblica (immunità giudiziaria per i
politici, processi sospesi per un anno…) mentre i veri problemi del
Paese…beh…ci penseranno…io nel frattempo annoto e scrivo. Ah,
questa è del 18 giugno scorso.
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-=Gens italica=- |
Basta
il sorriso
e
la “bella”
presenza,
verità
contraffatte
e
l’ignoranza farà
tutto il resto.
Basta
poco a farli
fessi, credimi,
a
far passar per vero
insensate
follia
sociali.
Un
miraggio alieno, ecco.
In
fondo sono solo un
gregge
bravi
solo a parole
generali
bellicosi
in
calzamaglia e
ciabatte,
con
in mano il futuro
ma
vigliacchi quando
serve.
Leonardo
Colombi
Opera proposta sotto una Licenza
Creative Commons.
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-=Commenti ricevuti=- |
Commenti ricevuti
su Club Poeti (settembre 2008 - novembre 2008)
da Elakhos Phobos (07
settembre 2008):
Dirti che non sono d'accordo sul contenuto non ha importanza. Dal punto
di vista poetico non mi colpisce, mi spiace. Forse l'assenza di pathos
si deve al tema affrontato, non dei più emozionanti. A rileggerti
presto. Elakos Phobos. da Ishtar2000 (07
settembre 2008):
E' vero che le cose stanno andando sempre peggio, ma non è un problema
nazionale, è un trend globale. Non amo chi fa di un popolo un
atteggiamento standard - come dire che i tedeschi sono tutti nazi, gli
inglesi tutti brutti e i francesi tutti poseur... Moralismo a buon
mercato, a buon mercato la resa stilistica. da gramuglio (07
settembre 2008): anch'io non sono d'accordo sul contenuto, ma trovo che il tema ti abbia
risucchiato in uno stile asettico, che è la trappola più grossa in
questi casi. è il motivo per cui non riesce ad emozionare chi legge, a
mio parere.
a rileggerti, con stima e solidarietà di vario tipo (età, studi ecc) da scollo salvatore (07
settembre 2008): Filippica che non si distingue per originalità.
da spessotto (07
settembre 2008): “bravi solo a parole” …ma neanche quello mi sa…
Odio chi fa di un popolo un popolo.
Odio un popolo che popolo non è.
E odio ancora di più chi parla di odio e di popolo messi assieme
o in momenti differenti. Perciò ti dico mi infastidisce,
dal titolo pretenzioso al quando serve…
p.s. odio di più darti ragione da roberto minardi (07
settembre 2008): Come dice Ishtar, non è che sia solo un popolo in ogni caso...e fare di tutta l'erba un fascio non è carino...
da imaginaire (08
settembre 2008): Chiaramente i testi di denuncia perdono molto in poesia, ma a me non
dispiace questo genere, se non altro può provocare un dibattito,
l'avrei addirittura intitolata; happy end italia
da Macwalt (08
settembre 2008): . Questa lirica scorre
in differenti piani di lettura
La resa poetica secondo me, c'è e si sente
l'interpretatio umana e l'appartenenza
vedo che suscita uguali commenti
Toccati nel vivo c'è chi si lascia andare
tra citazioni che pare siano il mestiere
e la scoperta dell'odio che nn ha alcuna poetica
di sottofondo
. Spesso o lieve x otto volte dice
ma nn si presenta cm Poeta è il critico
criticone che nn mancava e la salsa sud-americana
nn ha prece invece, ma sospiro romantico
di quando si stava meglio quando si stava peggio, sdice
./. niente di nuovo, facile sia
un buttato-fuori ke ritorna./.
. Nell'Europa contemporanea, sn 2000 e più anni
che la gens italica alla gogna, è causa e pretesto
dell'atteggiamento curiale a stelle senza strisce
della E.U
Il silenzio generale viene interrotto
riconoscendo questa appartenenza, nn solo economica
anzi della semina dei diritti
, ma li nn ci prova alcuno
. La gens Italica ormai silente nn si distingue più
e il muscolare sopravvento moderno
è cm un ritorno indietro tribale, che feconda patrie
ma nn una comune Patria
, tu almeno indichi qualità riconosciute
specchiando qualità mancanti
I crucchi nn sn nazi, gli angli nn è vero ke nn sanno mangiare, e i franzosi nn fanno gli spokkiosi
; chi si nasconde invece dietro parole, paroloni
& parolacce in fondo è causa di questo silenzio generale
Caligae chiodate, acquedotti, tribunato della plebe
& strade che nn nascono dalla transumanza
, ma pare che ancora molti nn se ne sono accorti
. Bon Leonard tocchi corde del sociale
che molti immaginano sacrale, ma guardano il dito
appunto........bravi solo a parole
generali bellicosi
in calzamaglia e ciabatte...
. CiaO
da scorialindustrial (08
settembre 2008):
Volendo analizzare il contenuto non sono d'accordo con le critiche dei
più, anzi abbastanza stranamente, concordo con MacWalt....per non
mettere a tacere l'unica cosa che alla Gens Italica rimane: le parole,
visto che ormai le azioni-reazioni sono una triste utopia ed una cosa
della quale ci hanno ben istruiti a vergognarci...il processo di
vergognarsi pure delle parole di dissenso è in corso e NOI lo stiamo
percorrendo con dignità direi.
Purtroppo, in questo caso, pur facendo io parte di quella minoranza
attiva che ha fatto sentire la propria voce e fatto valere le proprie
azioni di protesta, mi trovo tristemente discorde sul fatto che non
bisogna generalizzare. La minoranza è TROPPO in minoranza e la voce NON
SI SENTE...per questo, specie se vista dall'esterno, e penso sia questa
la chiave della poesia, già dal titolo si intuisce, ahim-è, passa il
concetto che La Gens Italica tutta ha ampiamente dimostrato di sapersi
ben prendere nel di dietro la supposta, neppure più tanto INDORATA....e
neppure a parole , ahime, avviene più la protesta, il linguaggio è
quasi sovvertito e per la maggioranza FURBIZIA=DELINQUENZA. E' doloroso
dirlo, ma purtroppo il guaio è che alla maggioranza và bene così.
Perché si dovrebbe protestare per una cosa che và bene????????
Leonardo, penso che se tu avessi dato altra forma, più velata, più
nascosta, (come avviene nei paesi affetti da dittatura, morbida o dura
che sia), allo stesso contenuto, saresti stato riempito di elogi.
Stessa cosa, anzi, ancora meglio, se invece di usare il LORO avessi
usato il NOI, guardando le cose dall'interno e non dall'esterno.
Insomma, non che la poesia mi abbia fatto impazzire per modo e forma,
ma in questo periodo dove tutto tace, neppure mi sento di condannarla.
da Rose Bazzoli (08
settembre 2008):
Avresti potuto dire le stesse cose con ironia e sarebbe stato diverso.
Questo "sparare nel mucchio" è di per sè sgradevole ... e non per
campanilismo. Simpatica l'immagine dei "generali bellicosi in
calzamaglia e ciabatte". :-)
da Riccardo Vandoni (08
settembre 2008): Eccolo là, lo sapevo, hai provocato un po' di prediche e costruito
qualche pulpito. Se posso dire la mia, questa cosa è brutta, aldilà di
quello che dici. Manca di anima, è fredda e sembra frammista di
prosopopea. La prosopopea di chi si sente eletto e fuori dal "mucchio".
Se vogliamo entrare invece nel testo ed in quello che dici, credo che
non esista al mondo un popolo con tante risorse come l'italico. Siamo
venuti fuori, e quasi sempre soltanto con le nostre risorse di
"capoccia", da mille casini politici e non. Abbiamo dalla nostra
cultura e tradizioni che ci aiutano nei momenti topici, buon senso,
paletti morali che altri non hanno e capacità di adattamento. In un
periodo in cui si parla di società multietnica credo anche di poter
affermare che siamo il popolo meno razzista che io conosca. Con quello
che ci succede tutti i giorni, altri sarebbero andati proprio fuori di
testa. Per quanto riguarda la reattività (ne accennava scoria) non è
che siamo diventati biechi pecoroni ma un popolo che sta vivendo degli
importanti affanni economici (forse i più gravi degli ultimi anni) e
che al momento sembra preoccupato dal proprio futuro. ric
da Gipo (08
settembre 2008): Fratelli d'Italia....? da casti85 (08
settembre 2008):Mi spiace ma sono d'accordo con Ishtar, soprattutto sul moralismo a
buon mercato, e con altri per l'aria da pulpito e il moralismo (che non
è eticità) facile e spiattellato. Sarà per la prossima, da simone ricciati (08
settembre 2008): Posso? Solo un taglietto... non cambio nulla!
I POETI
In fondo sono solo un gregge
bravi solo a parole
generali bellicosi
in calzamaglia e ciabatte,
con in mano il futuro
ma vigliacchi quando serve.
da Simone Balbi (08
settembre 2008):
se c'è uno a cui piace parlare male dei vizi italiani e del nostro
popolo (forse anche troppo), bè quello sono proprio io (sto diventando
esterofilo a livelli indicibili). Però gli spunti che hai tirato fuori
sono secondo me poco sviluppati e non sufficientemente emblematici; e
tra le tante modalità d'invettiva che si potevano adottare, ne hai
scelte alcune che non sono abbastanza caustiche per il mio sentire.
Bè alle prossime
simone
da nuzzo 1985 (09
settembre 2008):
Sinceramente la trovo appena abbozzata... sia in forma che contenuto.
Perdona il parere di un pocotecnico commentatore
sarà per la prossima
ciao :-)
da marzo65 (17
settembre 2008):
Ecco una didascalia perfetta alla fotografia dell'oggi.Condivisibile.Un
filetto di paprika in più avrebbe dato maggior gusto al tutto.
da Mihro (20 settembre 2008): io non la trovo così male come a catena hanno più o meno scritto...ciao Giorgia
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