22 febbraio 2008 : la poesia che vado a proporvi risale al 27 dicembre 2007. Un testo che nasce dalla constatazione che è elevato assai il numero di volti che incontriamo, la quantità di persone che incontriamo e che molto spesso rimangono solo volti. Presenze insomma, poco meno di persone che incrociamo solo al bar, in treno, al lavoro…volti che talvolta scorgiamo una volta sola ma che rimangono impressi, incontri e scontri che costituiscono il nostro presente e a cui, spesso, diamo rilevanza superficiale. Anche perché rimane pur sempre difficile il contatto o trovare l'occasione per approfondire e conoscere chi ci sta attorno. Buona lettura!

 

 

Sono uno di passaggio e

mi accontento

di sfiorarti solamente.

Sono un sorriso,

un volto di sfuggita

immortalato per sbaglio

nella foto del presente.

Sono chiunque e nessuno

mentre attraverso quella vita

così gelosamente tua.

 

Potrei esserti nemico

un buffo compagno di viaggio,

diamante da scoprire

o l'anonimo araldo dell'oblio.

Un amico forse,

potenziale,

una parola o una carezza,

pochi spiccioli nel barattolo

l'automobilista stanco

quell'uomo solitario

che porta a spasso il cane.

 

Sono un volto,

uno in più nella fila,

una presenza che sguazza

nel mare del presente.

Sono uno come tanti

alla ricerca di storica

giusta collocazione,

scomodo

accattone di compagnia,

germoglio

d'amicizia assai preziosa.

 

Sono solo di passaggio

destinato a transitare e poi svanire,

un solco sulla sabbia,

messaggio nella bottiglia,

qualcuno da ricordare ma

già fin d'ora

dimenticato.

 

 

Leonardo Colombi

 

Opera proposta sotto una Licenza Creative Commons.

 

 

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