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da Bhelemoth (15 aprile 2007):
Magnifico sopratutto il finale...sarò più vicino o per semrpe lontano da tutto ciò che amo...
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da Luigi Pinzardi (17 aprile 2007):
Quasi mi pento di non aver visto il film, forse mi avrebbe aiutato a comprendere questa poesia. Certo, esprime una frattura, intensamente, e rivela nella frattura il momento di vuoto in cui si perde il senso dell'orientamento. Il momento in cui i sogni, le speranze, i valori perdono consistenza e identità e si viene presi dalla paura. Allora volentieri si delegherebbe ad un altro sè stesso il compito di risolvere i quesiti. Purtroppo tocca sempre a noi ritrovare la strada, anche se poi questa può portare "per sempre lontano/da tutto ciò che amo".
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da Daniele Simioni (01 maggio 2007):
Weather man? Qui al di la' della Manica il tempo oggi e' meraviglioso: un sole caldo mitigato da un vento a volte impetuoso che vela l'effetto della calura; la gente corre e non si ferma nemmeno un attimo ad osservare la bellezza di un cielo tanto limpido quanto sempre pronto a cambiare rapidamente. La vita nelle grandi metropoli ci mette a contatto con qualcosa che questa poesia ben esprime: abbandoniamo i ritmi del tempo per allinearci con i ritmi dell'economia, con le norme dell'ambiente che ci circonda. Diventiamo estranei a noi stessi, vorremo dei cloni per "sbrogliare fardelli" per "ripartire dal via" con piu' ampio respiro.Caro Leo, complimenti per i tuoi versi. Un solo neo: all'inizio la poesia manca di quella tensione che fa sua solo verso la fine per poi liberarla totalmente nell'ultima strofa. Se tale tensione fosse presente sin dall'inizio sarebbe una perla. Complimenti comunque, merita attenzione e riflessione.
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da maya (03 maggio 2007):
"Mentre scivola il tempo Divorato al fast food del presente" questa è la frase più bella e tu sei BRAVISSIMO.
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da fioravanti (06 maggio 2007):
Riflessioni sopra la propria esistenza, espresse in chiave poetica... Un testo ammirevole... Vittorio Fioravanti, Caracas
da pierfrancesco (06 maggio 2007):
Un altro giro e... vedremo.
Commenti ricevuti su Club Poeti (novembre 2007 - gennaio 2008):
da casti85 (21 novembree 2007):
Non ho mai visto l'omonimo (ma senza "?") film con Nicholas Cage, ma prima o poi lo guarderò. Questa mia ignoranza al riferimento (se voluto) non mi farà, credo, gustare appieno il testo.
Il quale tuttavia non riesce a prendermi, errori a parte ("se" invece di "sé" e l'ultimo verso che non riesco sintatticamente a leggere) lo trovo troppo acerbo nello stile (più riflessioni in versi). Però la metafora di fondo è simpatica e intelligente, quel "Via" rimanda immancabilmente a Monopoli.
PS: anch'io vorrei un altro me stesso a sbrogliare fardelli, soprattutto d'ordine burocratico, in questo ti sono vicino! Ma senza clonarmi: più spesso penso a un omino-folletto agilissimo e zelante nei gorghi burocratici. Poi mi ricordo che dovrò sbrigarmeli da solo, ma sarà per me motivo di grande orgoglio, date le mie incapacità pratiche quasi scandalose :-)
Un saluto, con simpatia,
da gramuglio (21 novembree 2007):
allora non sono l'unico che ha pensato subito al monopoli..
anch'io dichiaro la mia ignoranza riguardo alla citazione insita nel titolo, che quindi non riesco a collegare col testo; in generale però non sono rimasto molto colpito.
alla prossima!
da joe (21 novembree 2007):
Una buona poesia, commento pignolo a parte. Ci sono anche gli errori di battitura...
Joe.
da Immacolata (22 novembree 2007):
a parte gli errori di battitura che anch'io faccio, alcuni versi mi sono piaciuti.
da pippibi (22 novembree 2007):
Non vorrei proprio clonare me stessa, credo che il mondo non spravviverebbe ad un'altra me (il mio mondo fatto da chi mi sta attorno) però in un altro "continuum" dare la possibilità ad un'altra me di tornare al via non sarebbe male (però non dovrei ricordarmi nulla di chi sono stata qui altrimenti sarei sempre ferma un giro nella prigione del Monopoli) Ciao
da Titta (22 novembree 2007):
Un poetare limpido con se stessi, col mondo circostante che oggi più che mai non ci ascolta perchè è troppo impegnativo fermarsi. Come lo è dare un nome a tutto ciò che ci è caro. Bellissima la chiusa, Leo.
da grigio (22 novembree 2007):
Anch'io leggo nel titolo un riferimento a "L'uomo delle previsioni" da te utilizzato ad effetto piuttosto che per una effettiva attinenza con il testo. Piuttosto i tuoi versi parlano di una ripartenza dopo un repentino ritorno al via (ecco, dunque, che sembra pertinente il riferimento fatto dagli altri al gioco del Monopoli, come metafora della tua vita). L'idea della clonazione, invece, non mi trova d'accordo in quanto, se rifletti, clonare significa "replicare" dunque con annessi e connessi tutti gli errori o i torti di cui ti lamenti.
da Riccardo Vandoni (22 novembree 2007):
Sembra una semplificazione della teoria della reincarnazione con quell'assillante ritorno al via. E' utile ripartire? Solo con le esperienze fatte, però!
Ci sono alcune immagini piacevoli (ad esempio il fast food del presente) in un insieme che a me appare piuttosto confuso. ric
da puffetta156 (22 novembree 2007):
Apprendo da Casti che c'è un film (con quale titolo?) con nicholas Cage? Io lo adoro....è così.....così....così....va bè...
Leonardo, ti dirò, verso per verso ciò che mi è piaciuto...
eppur c'è vita dopo la sconfitta
eh eh eh eh eh, io lo so.....
quell'anima che abbiamo,
gelosamente nostra
per sempre sconosciuta.
E' vero, diamine, l'anima è sconosciuta, in perenne evoluzione, incasinata, complessa, ci sbatte al muro e subito dopo si invola! Versi molto belli.
e sarò più vicino o per sempre lontano
e poi la chiusa...nel trambusco dei suoni, però, io credo ci si allontani(nella prima fase, che è di ammortamento), ma credo anche che dopo ci si avvicini al proprio corpo...
E qui mi viene in mente lo stato stazionario dell'economia, il modello di Solof....tutto torna all'equilibrio, almeno sulla carta,
ti saluto, bravo, per me.
da Prometeo (22 novembree 2007):
Indubbiamente scritta bene ma non mi conivolge!!
Alla prossima!!
da MacWalt (22 novembree 2007):
Magari ritrovarsi al via
, all'inizio o ad un altro inizio
....invece la vita si dipana
forte giocosa o dolente
, dai soliti endroit: dove ci chiude
, dove rimaniamo fermi o scaraventati
. E l'esperienza ci aiuta magari
a ricominciare, o una nuova conoscenza
una new entry che può far ripartire.
- Meteoropatico (?) che aspetta il bel tempo
le buone cose per sentirsi vitale
...suivant?
, questa tua lirica da ricomporre..
. CiaO
da chilleus (22 novembree 2007):
Su tuo esplicito invito nel curriculum, ho fatto una capatina alla tua home-page. L'impressione avuta è di grande intraprendenza, proliferazione letteraria, ma tenendo conto dei propri limiti. Per questo ti ho apprezzato e mi sei piaciuto, la poesia qui esposta un po' meno. Mi sembra confusa e poi c'è il riferimento al film (prontamente notato da casti) a complicare le cose. Ho letto però poesie migliori sul tuo sito!
Con amicizia, Achille
da che guevara (23 novembree 2007):
Una poesia da ricomporre e non da clonare. Alla prossima.
da Alleluhia (23 novembree 2007):
Dice l'Illuminato che le vite sono sette. Dunque per sette volte passeremo da quel via, clonazione o non.
Non mi è affatto dispiaciuta, però da rimettere in ordine. Ciao.
da fra (24 novembree 2007):
Non mi convince del tutto, ma qualche spunto c'è.
da BlackSoul (25 novembree 2007):
Una buona poesia, con l'unica pecca di un paio di errori di sintassi e di un appesantimento nella parte centrale.
da ablablabla (25 novembree 2007):
Davvero vorrei
Davvero vorrei
clonare me stesso
cosi potresti averne
due tutti per te.
da Stefania Convalle (25 novembree 2007):
Nelle tue poesie, caro Leonardo, c'è sempre quel velo di tristezza, insoddisfazione, inquietudine...Però allo stesso tempo si sente come provenire da 'dentro' una voglia prorompente di 'vita', di amore, di speranza... A me è piaciuta molto questa tua poesia in particolare per quel 'ripassare dal via'...
da paola sagrado (25 novembree 2007):
Su tutti, mi hanno colpito questi versi:
E all'improvviso ti ritrovi al via
dove tutto comincia e ogni cosa finisce.
Forse è solo un gioco questo mondo reale;
eppure c'è vita dopo la sconfitta.
Alle prossime, sempre volentieri.