[26 dicembre 2006: il testo che segue nasce da un'immagine ben precisa registrata dalla mia mente l'11 dicembre scorso. Io ero in autobus, a Padova, mi dirigevo verso la stazione ferroviaria. Essendo vicino al finestrino potevo osservare fuori e così l'ho visto, con le mani in uno dei cestini dei rifiuti, un uomo cercava qualcosa. Non era vestito all'ultima moda e di certo non sembrava passarsela bene… Ho scritto quanto segue ispirato da quell'immagine. Non pretendo di riversare tra le mie parole più verità di quella che io conosca ma credo che sui vagabondi, sui barboni o clochard si dovrebbe spendere qualche parolina in più durante tutto l'anno. Soprattutto se si considera che ad ogni telegiornale minimo dieci minuti li si spende a parlare di vip e calciatori, notoriamente poco facoltosi. Buona lettura! ]

 

 

Con le mani tra i rifiuti

Cerco

Quella vita che ho perduto

Sono solo resti

Gusci vuoti di ricordi

Mentre rimescolo il passato

Di un uomo ormai morto.

 

Solo,

tra gli scarti di un mondo troppo preso.

Non si accorge di me

Un fallito senza età e senza nome

per sempre marchiato,

perdente nel nuovo millennio.

 

Mi rivolgo a te,

grande città del Nord

che vegli su noi poveri figli

sconfitti dalla vita!

 

E in questo freddo io muoio

Sotto colorati simboli di Natale

Fra i cori di chi si prodiga

Ad accalcar doni per i poveri…

Già, quelli in Africa oppure là

Nel caos dell'Iraq

 

Ma io rimango qui

Volto anonimo tra la folla

Odore nauseabondo

Da scacciare con odio

 

Non c'è posto per me

Testimone di moderna ipocrisia:

Non c'è niente,

Tra i rifiuti non c'è più niente…

Solo il freddo

Solo il vuoto…

 

 

Leonardo Colombi

 

 

 

Commenti ricevuti su Scrivi:

da okkiverdi (04 febbraio 2007):

tristissima... ma secondo me c'è molto cuore

 

Commenti ricevuti dal web:

da niber (18 febbraio 2007):

Buono l'argomento; tuttavia alcune immagini sono troppo retoriche e scontate.

 

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