11. Dimmi Bologna

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-=Introduzione=-

 

[01 maggio 2006: questa composizione nasce l'11 aprile. Quel giorno mi ero recato a Bologna presso la GME , una casa editrice che voleva conoscermi e propormi un'offerta per la pubblicazione di un libro che raccogliesse alcuni miei racconti. Ero molto contento e mi aspettavo molto dall'incontro con la responsabile che mi aveva contattato. Avevo già ricevuto, in precedenza una proposta editoriale per una raccolta simile ma avevo rinunciato a causa dei costi necessari alla creazione e diffusione del libro. E purtroppo stesso destino è stato anche per questa mia seconda proposta…in pratica mi avrebbero pubblicato e avrebbero provveduto alla diffusione dell'opera ma avrei dovuto sostenere i costi di tutto il processo. Più o meno si aspettavano di riuscire a vendere almeno duemila copie dell'opera e di farla pervenire a qualche critico letterario ma purtroppo mi mancavano e mancano tuttora i fondi da investire in un progetto simile…Inutile dire che ero deluso: il fatto che avessero chiesto un incontro mi aveva fatto ben sperare ma nuovamente mi son dovuto scontrare con l'assurdità di un sistema editoriale che taglia le gambe ai giovani autori più che aiutarli ad emergere. Ad ogni modo non mi perdo d'animo, sfogo la mia delusione e ritorno a guardare fiducioso al futuro: prima o poi l'occasione arriverà!]

 

 

-=Dimmi Bologna=-

 

Dimmi Bologna

Quanto costa un sogno?

Asfalto e pioggia

Lavano speranze

Scolorano

Trepidanti attese

 

Solo calcoli

Puri

Così freddi

Nel rammentare al cuore

Le leggi vitali

Dell'umana realtà

 

Solo il denaro

L'unica differenza

Tra rimpianti

E sogni rimandati?

 

In attesa

Di tempi migliori

Nuovamente scrivo.

E non demordo

 

I sogni prima o poi

Divengono realtà.

 

 

Leonardo Colombi

Creative Commons License
Opera proposta sotto una Licenza Creative Commons.

 

 

-=Commenti ricevuti=-

 

Commenti ricevuti su Francamente:

da daniele locchi (14 novembre 2006):

bravo Leonardo, hai fatto la cosa giusta. scrivere!
:-)

un abbraccio e un saluto

da formato (14 novembre 2006):

bravo Leonardo, hai fatto la cosa giusta. scrivere! :-)

un abbraccio e un saluto

da Franca (14 novembre 2006):

Tieni duro, Leonardo. Ciao. Franca.

da Renzo (19 novembre 2006):

Le case editrici, oltre a obbedire alla logica del profitto, hanno anche le mani legate da un sistema che impone il peggio come se fosse il meglio. Uno sfogo naturale, il tuo, e che di certo dopo ti avrà fatto sentire meglio.

Renzo

 

Commenti ricevuti su Scrivi:

da deutrasio (15 novembre 2006):

speriamo! ma intanto codiamoci il concesso....

 

Commenti ricevuti su Club Poeti (febbraio 2007 - ???):

da simbad (06 febbraio 2007) :

Un ritratto spietato e vero della città che condivido. Bravo.

da Odiessea (06 febbraio 2007) :

non posso dire che sia mal scritta, sebbene in alcuni passi mi pare retorica.
L'unica cosa che non comprendo è quel Bologna.
Questa poesia poteva intitolarsi anche "dimmi Reggio"

Bah.

da Teodora (06 febbraio 2007) :

"I sogni prima o poi
divengono realtà!" Ne sei sicuro?
allora .. In attesa
di tempi migliori
nuovamente scrivo e non demordo, anche io..

da fra (06 febbraio 2007) :

Contenuti che possono essere condivisi, ma trovo la poesia un po' "asciutta".

da Poetessa (06 febbraio 2007) :

Non so perchè Bologna in queto caso mi rimanda ad un noto personaggio del nostro panorama politico. a rileggerti

da federico lisi (06 febbraio 2007) :

Contenuti che condivido anch'io ma che purtroppo non trovano espressione felice nei tuoi versi forse troppo nudi.Un cordiale saluto.

da Casti85 (07 febbraio 2007) :

Concordo con odissea. La poesia è condivisibile nei contenuti ma mi pare un po' anonima, priva di spina dorsale ecco.

BOLOGNA

Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli
col seno sul piano padano ed il culo sui colli,
Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale,
Bologna la grassa e l' umana già un poco Romagna e in odor di Toscana...

Bologna per me provinciale Parigi minore:
mercati all' aperto, bistrots, della "rive gauche" l' odore
con Sartre che pontificava, Baudelaire fra l' assenzio cantava
ed io, modenese volgare, a sudarmi un amore, fosse pure ancillare.

Però che Bohéme confortevole giocata fra casa e osterie
quando a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie...
Oh quanto eravamo poetici, ma senza pudore e paura
e i vecchi "imberiaghi" sembravano la letteratura...
Oh quanto eravam tutti artistici, ma senza pudore o vergogna
cullati fra i portici cosce di mamma Bologna...

Bologna è una donna emiliana di zigomo forte,
Bologna capace d' amore, capace di morte,
che sa quel che conta e che vale, che sa dov' è il sugo del sale,
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita...

Bologna è una ricca signora che fu contadina:
benessere, ville, gioielli... e salami in vetrina,
che sa che l' odor di miseria da mandare giù è cosa seria
e vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perchè sa la paura.

Lo sprechi il tuo odor di benessere però con lo strano binomio
dei morti per sogni davanti al tuo Santo Petronio
e i tuoi bolognesi, se esistono, ci sono od ormai si son persi
confusi e legati a migliaia di mondi diversi?
Oh quante parole ti cantano, cullando i cliché della gente,
cantando canzoni che è come cantare di niente...

Bologna è una strana signora, volgare matrona,
Bologna bambina per bene, Bologna "busona",
Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto,
rimorso per quel che m' hai dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato...

(F.Guccini)

Un saluto,

da Serenella (07 febbraio 2007) :

Non credo sia una poesia su Bologna. Bologna è solo la città ospitante le
speranze e le delusioni del poeta.
Io l'ho trovata piacevole poesia.
Ciao

da Riccardo Vandoni (07 febbraio 2007) :

Ha ragione odissea. Piove a Bologna come a Borgorosso di sopra. ric

da Molasses (07 febbraio 2007) :

Mi viene da pensare che Bologna sia in questo caso lo specchio di un tuo vissuto: il che legittimerebbe la scelta della suddetta città invece di Roma, Milano, Firenze ecc. Il problema è che tutto questo non emerge, la poesia resta su un piano così generico da viaggiare di pari passo col retorico.
Da parte mia aggiungici pure Reggio (l'altra), anche se devo dire che proprio Bologna è una città che mi tocca il cuore. Ciao

da grigio (07 febbraio 2007) :

Condivido il pensiero espresso da Odissea ( e lo allargo a quello a suo tempo da me lasciato per "Le donne del Delta" che tanto scalpore ha fatto, non essendo stato recepito nel giusto senso);versi generici che appesantiscono la loro leggiadria con quel loro andamento retorico che potrebbe essere attribuito a qualsiasi altra città dove, si capisce, ciascuno di noi ha potuto lasciare parte delle proprie aspettative. A prescindere da tutto, la poesia mi è piaciuta.

da giannix (07 febbraio 2007) :

Mi accodo: non c'è nulla di nuovo nella tua Bologna...purtroppo ciò che scrivi potrebbe andar bene anche per la mia Pordenone. E anche nella forma non trovo che sia granchè. Una stella per l'incoraggiamento

da Carelli (07 febbraio 2007) :

La poesia è bella, non conosco bene bologna e i bolognesi per poter condividere il tuo pensiero, spero comunque che tu ti sbagli e che il tuo sia solo uno sfogo di circostanza

da Paolam (07 febbraio 2007) :

Succede d'interrogarsi , d'interrogare la propria città, sicuramente è un momento di riflessione , in cui non hai risposte e le chiedi alla tua città carina

da che guevara (07 febbraio 2007) :

da trimacassi (07 febbraio 2007) :

Bravo.A me è piaciuta molto.
Si nota il disappunto per qualcosa di negativo.
Cmq versi e idee ben scritte.
Un saluto.

da carabinakid (07 febbraio 2007) :

Io avrei iniziato "Dimmi anonima città" perchè quel che dici retoricamente si adatta a tutte le città.
Bologna e ben cantata da uno dei grandi cantautori del nostro periodo, vedi commento Casti85, PROVA ad ascoltare qualche sua canzone.
Ciao

da giulio ghiani (07 febbraio 2007) :

Se il poeta si rivolge a Bologna non vedo quale sia il problema. Bella così come è. Ciao

da macondo (07 febbraio 2007) :

poesia asciutta ma accettabile. 27 anni fa, frequentando l'università proprio a Bologna, scrivevo:

Bologna
Le vetrine sono tutte addobbate,
piene di regali e gioielli
e le foglie sulle strade alberate
volano in cielo come uccelli,
sollevate da un vento malandrino
che trasporta strani odori
dai banchi di un mercatino,
illuminato da mille colori.
Vedo ragazze sorridenti
abbracciare il loro amore
e i barboni battere i denti,
piangendo in Piazza Maggiore.
Ci sono ragazzi intenti a fumare,
sotto i Portici illuminati,
senza nessuna voglia di parlare,
con i loro occhi spalancati.
Bologna vive nelle sue osterie
dove si alzano tanti bicchieri
per abbandonare le malinconie,
gli affanni e i tristi pensieri.
Dipingo con la fantasia
il tuo volto sopra una vetrina
e sul mio viso scivola via
una piccola goccia di brina.
Giocando con le mie emozioni
vedo addormentarsi questa città
illuminata da antichi lampioni
e dalla luna che è ancora metà.
Non è bella ma in quei tempi rifletteva un mio particolare stato d'animo.
Ciao

da scrawler (07 febbraio 2007) :

Io la condivido! Vivo a nemmeno un'oretta dalla tua Bologna ed anche alla mia città dedicherei versi così! Mi piace!!

da db (07 febbraio 2007) :

Ha ragione Odissea nella prima riga.
Che poi sia Bologna o Reggio non fa differenza. Quindi va bene Bologna (o meglio andrebbe bene, se fosse buona la poesia).

Un bolognese contorto

da J.S. Ritchie (07 febbraio 2007) :

il pobblema di Bulaggna (Nota di Leo: credo intendesse Bologna) è quel cinese del sindaco, dammi tempo e uno di questi giorni lo sistemiamo noialtri.

da minosse (08 febbraio 2007) :

Ma non è una dedica a Bologna! Lui era a Bologna e ha scritto Bologna, ecco tutto. Se era a Reggio scriveva Reggio. Non c'era bisogno di scomodare tutte le canzoni e le prose sulla mia piccola obesa Capitale. Qualche immagine mi ha colpito: una stella.

da Bitman (08 febbraio 2007) :

Mi piacciono i primi 4 versi. ciao, bit

da Alleluhia (09 febbraio 2007) :

Comincia bene poi è come diluita. Ma non demordere! A rileggerti presto, ciao.

da Trillo ( 28 febbraio 2007) :

i sogni sono già belli in sè...e condividerli con gli altri non è poi così male. grazie per i tuoi bei versi e per il commento che mi hai fatto (anche se mi dispiace che mi hai conosciuto nel mio testo meno felice) un saluto

da marinella62 ( 28 febbraio 2007) :

I sogni diventeranno realtà....non era il finale della canzone di Cenerentola?...Magari fosse....a volte i sogni si realizzano e allora diventano progetti. Il più delle volte sono destinati a restare quello che sono, uno stimolo per continuare a vivere. Auguri

da nellabernardi ( 05 aprile 2007) :

sei molto bravo e raffinato, ciao Nella

 

 

 

 

 

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