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-=Introduzione=- |
07 marzo 2006: finalmente, eccomi qui a scrivere. Sono stanco morto e gli occhi chiedono pietà ma ciononostante non voglio desistere. La composizione che segue nasce tra il 4 ed il 5 marzo 2006, recentissima quindi visto che è di un paio di giorni fa. Potrei dedicarmi ad altro ma visto che il tempo è tirannosauro ho optato per una composizione che sento ancora vicina (ma su cui dovrò ritornare). Il titolo sta per “Il mondo al contrario”: geniale, no? Tutto è partito da alcune riflessioni personali e suggerite sull'attuale situazione italiana. Le elezioni sono alle porte e la verità continua a sfuggire anche grazie alla censura imposta a chi ha tentato di informare la gente e, di conseguenza, imposta a chi ha cercato per davvero di occuparsi di politica. Vedi Beppe Grillo, vedi Luttazzi e allo stesso tempo vedi il modo di (dis)informare la gente. A ben pensarci, considerando certe dinamiche, il mondo sembra ruotare al contrario: la giustizia, la politica, l'economia…il buon senso viene meno…e se pensiamo che sono di questi giorni le “scuse” di Tanzi a tutti i risparmiatori coinvolti nel più grosso scandalo economico della storia economica occidentale….beh…lasciamo perdere…Come sempre ^__^ buona lettura!
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-=Odnom=- |
Sorge ad ovest
Il sole
Del nuovo mondo.
Si spengono
Sogni di libertà
E muoiono parole
Di giustizia decomposta.
Al rogo l'eretico!
Al rogo il folle
Che farnetica
Di un mondo nuovo
Sano
Migliore.
La follia è il rimedio,
l'unico:
Economia schizzata
Contro allucinanti
Visioni di buonsenso.
Libertà sepolte vive
E ovvie guerre di pace,
oppressione e plagi
mentre decidono
le nostre libertà.
Il diritto che ne consegue
Accompagna i vagiti
Di ingiuste
Nazioni economiche:
premiamo i truffatori
esaltiamo
i debiti imposti
facciamo nostri capi
condannati e mafiosi!
Il sole sorge ad ovest
E scrosciano gocce
Di pioggia all'insù.
Si condannano
I dirigenti popolari
Mentre ballano
I nostri dipendenti
Accampati
In Parlamento.
In una libera dittatura
Bombardamenti sovversivi
Distraggono dal vero:
non c'è più niente
che mi dica dove andremo.
Muoio in lista d'attesa
Derubato
Deriso
Mentre se la spassano
I miei truffatori
Mentre giunge il perdono
Mentre cadono
Colpe ormai evase.
Sorge ad ovest il nuovo giorno
Il polo occidentale
(inesistente)
Illumina il pianeta
Mentre libere dittature
Si impongono alle masse.
Arretrano le onde del mare:
rivelano profondità
ignote fino a prima
Mi chiedo se davvero
C'è bisogno anche di noi
Estromessi come siamo
Distanti
Distratti e affamati
Su di una nave
In balia del mastro
Cuoco di bordo.
Nessun comandante
Nessun marinaio
Mentre ci illudiamo
Che si disperda la tempesta:
cantiamo più forte
e non ci sentirà!
Alla deriva
Osservo il mare che arretra
Su poetici riflessi
di un tramonto orientale.
Ho scoperto qualcuno
Deciso
A darsi da fare.
Voi che farete?
Ammaliati
Da un mondo capovolto
Schiavizzati
Da un sole al sangue nero
Disimparate
E nuovamente cercate
Molteplici visioni
Di una realtà complessa.
Se piove all'insù
Forse
Camminiamo al contrario.
Quel sole invece
magari è solo un neon.
E' tempo di cambiare
È tempo di smettere
Di lasciarli fare.
Leonardo Colombi
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-=Commenti ricevuti=- |
Commenti ricevuti su Scrivendo :
da racnai (03 aprile 2006):
E' un testo originale, puntuale.
Purtroppo la poesia politica non e' un genere che mi entusiasma, ma l'idea del mondo capovolto e' molto buona.
da azzurra (06 aprile 2006):
Complimenti! Mi piace la tua poesia . Un invito a riflettere sugli errori piccoli e grandi della realtà politica attuale ,a scuotere l'indifferenza , a risvegliare le coscienze , ad agire per costruire un mondo migliore , una società di uomini veri non di robot senz'anima .
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